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L’Italia è in deflazione;
significa che i prezzi scendono , ma non per
eccesso di domanda, bensì il contrario: nessuno compra…!
Siamo tornati indietro di 55
anni…!
Non trastulliamoci sul mal comune è mezzo gaudio, perchè quando la Germania correva, noi eravamo comunque, al palo.
Evidentemente la politica di
questa gagliarda “7a meraviglia” che
guida il governucolo, come si poteva immaginare, non sa che pesci prendere, e
forse, se non ci avesse obnubilato il
cervello con gli € 80, l’avrebbe capito anche lo stupido italiota.
Purtroppo l’italiano
“chiagne e fotte” e quindi solo dopo aver votato male, come al solito, si
dispera.
L’andamento dell’economia
reale è diametralmente opposto a quello della finanza, l’economia virtuale, che
si alimenta delle disgrazie altrui senza il minimo rischio.
Chi lavora, invece, basando il futuro su quello che
produce, è alla fame, mentre Renzi, la sua sinistra, e l’amico Berlusconi, si
preoccupano di giustizia, legge elettorale, Senato ed altre amenità che nulla
hanno a che vedere con il piatto a tavola, il lavoro, la riduzione della spesa
nel pubblico.
Intanto è bastato che il
parolaio matto facesse qualche nuovo proclama, perché riguadagnasse i punti
persi negli scorsi mesi.
Non c’è molto da fare, la storia di questo paese
parla per noi, la storia di un popolo di servi che si vendono per un piatto di
lenticchie: gli € 80 e le promesse.
Ma che razza di pover’uomini
siamo...
Stativi buoni.
Roy