Venezia |
Matteo Salvini ha deciso di
perdere il Veneto pur di far fuori il sindaco di Verona Tosi.
La guerra atavica che contrappone
Lombardia e Veneto dai tempi di Bossi nasce fondamentalmente dall’animo Dc del
nord-est, diverso da quello destrorso della Lega.
Tant’è, e forse, quell’idiota “Lady Like” della Moretti, si vedrà servita su un piatto d’argento, la presidenza della regione.
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Doppia sconfitta, anzi tripla perché,
da italiano, mi rifiuto di pensare che una sottosviluppata mentale possa governare
il Veneto, anche se ormai dobbiamo abituarci a pensare che l’Italia è quella
che permette fitti di € 25 nel centro di Roma, e contestualmente tanta gente
che vive in auto…!
Intanto passa la riforma della
Costituzione a firma della “notissima” studiosa Maria Elena Boschi (!);
forse il Senato ci salverà da
questa catastrofe morale ed offensiva: una ragazzina piena di sé, ma solo
quello, si cimenta dove personaggi di spessore si sono fermati.
Un Parlamento di amebe, con il M5S
sempre a giocare con le uscite e le rientrate alla Camera, la minoranza Pd, in
disaccordo, vota si, mentre la minoranza di Forza Italia d’accordo, vota no:
questa è la fotografia di quello che siamo, un Paese in mano a ragazzini e
gente senza dignità, che pur di continuare la bella vita romana, voterebbe si anche
lo stupro della mamma.
Stativi buoni.