Che succederebbe se uscissimo dall’Unione? Bè, io non sono un economista politologo, cioè ‘un esperto’, di quelli, per intenderci, che puntualmente sbagliano le previsioni. Forse fare una riflessione fra noi, poveri mortali, potrebbe avvicinarsi di più alla verità. Quella verità, falsa, raccontataci da Prodi, entusiasta sostenitore dell’entrata in quel girone d’inferno che ci ha condotti ad una povertà inusitata ed improvvisa: dalla sera alla mattina abbiamo visto dimezzato il potere d’acquisto degli stipendi, mutui non più onorabili, famiglie alla disperazione, offerte di 'compro oro', rivisitazione dei vecchi banco pegni, in grande proliferazione. Non basta, l’esportazione con una moneta improvvisamente forte, è diventata difficile, una disoccupazione da capogiro e chi più ne ha…Non ci vengano a raccontare che c’è una crisi mondiale, quella è avvenuta dopo, eravamo già poveri: la crisi ci ha resi poverissimi. Ma pensate, prima, andare negli Stati Uniti era per pochi, il dollaro ci uccideva; noi andavamo in Spagna, in Grecia, in Jugoslavia: il cambio era favorevole, facevamo i ricchi. Oggi gli americani sono gli italiani di prima, noi siamo più ricchi…? E’possibile diventare ricchi con un’alchimia? Abbiamo creato una Fiat 500 superiore alla Ferrari: è bastato cambiare la scritta sul cofano, che so, Mc Laren F1. Poi lascio agli analisti i vantaggi a cui andremmo incontro, lascio a loro gli arzigogolamenti più idonei per continuare ad essere presi per i fondelli. Grazie Prodi, grazie Europa.
Stativi buoni.