lunedì 15 novembre 2010

L'Italia dell'Harakiri

Ieri abbiamo assistito all'ultimo atto di un campionato mondiale di F1 condotto splendidamente da un pilota con le palle come Fernando Alonso, vanificato dalla visione scellerata di una dirigenza che dovrebbe starsene a casa a fare la calzetta. Neanche per un minuto hanno pensato che bisogna guardare la luna e non il dito che la indica: mentre pensavano stupidamente a marcare anche al cesso Weber, perdevano di vista la matematica dimenticando che l'altro pilota, Vettel, stava vincendo la corsa..!Pieni di sè, hanno buttato alle ortiche un vantaggio che non poteva ammettere una sconfitta e per di più così cocente.
Berlusconi, vincitore delle scorse elezioni con un vantaggio stupefacente, distrugge tutto per una politica insulsa. Chiama politicanti di mestiere gli avversari confermando la sua insipienza: voleva diventare il padrone d'Italia, quasi riuscendoci, senza saper rinunciare agli stravizi ed all'arroganza di potere, perdendo in un sol colpo tutto quanto guadagnato.I professionisti della politica, quando si saranno sbarazzati dell'inconsistente Bersani, vero alleato del primo ministro, non riesco proprio a scrivere con la maiuscola, schiacceranno questo milanese da bere riducendolo in frattaglie così minuscole che non sentiremo più parlare di lui. I sondaggi lo danno vincente, hanno ancora la maggioranza...chiacchere, Berlusconi è finito, se non lo fosse continuerebbe a governare, mentre è con le spalle al muro e si è consumato tutti i bonus.
E' evidente che in questo paese di grandi uomini, noi ragioniamo con i più piccoli scambiandoli per quelli di prima, togliamoci dalle scatole questi signori inetti e ricominciamo.
Stativi buoni.

Roy