Angelo Picone, Paola e Ciro Nazzaro. |
Angelo Picone, detto ‘o
Capitano, è il giovane artista che domenica ho conosciuto in occasione di una
sua esibizione, tanto inattesa, quanto spettacolare.
‘O Pazzariello napoletano,
è una figura di grande umanità che raccogliendo nel proprio animo la potenza di
un amore estremo e drammatico per la propria terra, racconta in una poesia di
strofe in rima baciata le storie di ognuno, con l’enfasi di un grande autore ed
il sorriso di un uomo eternamente innamorato, per una passione sempre viva,
continuativamente rinnovata.
Attenziò..Battagliò…E’
asciuto pazz’ ‘o padrone…
La “Sparata” che Angelo
Picone e la sua compagnia rappresenta
nella “sua isola” di Vico Pazzariello a Napoli, ricorda la “guerra” pacifica che
già nel ‘700 imbastivano le fantasie napoletane sbeffeggiando i colonizzatori, con le divise borboniche o francesi ricoperte
da cornetti e figurine.
La napoletaneità più
vivace, dimostrava forza ed insubordinazione che giammai ha fatto un passo
indietro, e la Napoli educata, colta e smaniosa di accarezzare ed abbracciare chiunque
la ami, prepotentemente induce alla lettura delle sue pagine più belle attraverso
questi gesti che solo l’Antica Partenope riesce a trasmettere.
Un quartiere ripulito ed ornato
offre cibo, arte e cuore, con Angelo e la sua Perzechella, e quanti si adoperano
per distruggere antichi retaggi d’infiniti inganni, che da sempre tentano di annientare
qualcosa che è tanto grande da rasentare il soprannaturale con la sua bellezza,
la sua luce, la sua storia…i suoi figli.
Stativi buoni.
Roy
Angelo Picone:
www.vicopazzariello.it