Insopportabile la spocchia che si
trasmette in televisione con questi “unti” che non toccano per terra.
All’Aria
che tira di Mirta Merlino di “La 7”, un signore, Giovanni Lo Storto, che rappresentava l’Università Luiss Guido
Carli, ci spiegava quale sia il ruolo di un’Università alla moda che tutti
cercano perché fa curriculum.
A parte che ogni scuola ha un suo
indirizzo, ricordo che il vecchio Direttore scriveva al figlio di lasciare
l’Italia.
www.ilbollettinoirpino.blogspot.it
Anche oggi in Tv il Direttore Generale
della Luiss segue l’indirizzo: comunicazioni in inglese, sperticato sostegno
per il lavoro all’estero, servile
adeguamento agli indirizzi di Confindustria.
L’Ateneo, inventato da Umberto Agnelli
circa 40 anni fa, è una “scuola calcio” che crea personaggi su cui contare, abilmente
istruiti e catechizzati, perché possano appartenere in futuro, a quel gruppo
speciale di individui simili al Sergio Marchionne tanto caro a Matteo Renzi.
Ovviamente la scuola è importante per la
formazione: a Roma nella mia adolescenza, non fui accettato per idiosincrasia
sui miei assunti, troppo distanti dalla visione della Cattolica.
Ma tant’è; ci si adegua, ci si amalgama,
l’importante è il risultato senza temere di praticare strade strane, perché
quest’italietta delle banane, è sempre scivolata sulle convenienze, mai sulla
fede.
Stativi buoni.
Roy