mercoledì 25 febbraio 2015

Siamo un Paese sbagliato, e ne siamo pure fieri...


Insopportabile la spocchia che si trasmette in televisione con questi “unti” che non toccano per terra.

All’Aria che tira di Mirta Merlino di “La 7”, un signore, Giovanni Lo Storto,  che rappresentava l’Università Luiss Guido Carli, ci spiegava quale sia il ruolo di un’Università alla moda che tutti cercano perché fa curriculum.

A parte che ogni scuola ha un suo indirizzo, ricordo che il vecchio Direttore scriveva al figlio di lasciare l’Italia.


www.ilbollettinoirpino.blogspot.it


Anche oggi in Tv il Direttore Generale della Luiss segue l’indirizzo: comunicazioni in inglese, sperticato sostegno per il  lavoro all’estero, servile adeguamento agli indirizzi di Confindustria.

L’Ateneo, inventato da Umberto Agnelli circa 40 anni fa, è una “scuola calcio” che crea personaggi su cui contare, abilmente istruiti e catechizzati, perché possano appartenere in futuro, a quel gruppo speciale di individui simili al Sergio Marchionne tanto caro a Matteo Renzi.

Ovviamente la scuola è importante per la formazione: a Roma nella mia adolescenza, non fui accettato per idiosincrasia sui miei assunti, troppo distanti dalla visione della Cattolica.

Ma tant’è; ci si adegua, ci si amalgama, l’importante è il risultato senza temere di praticare strade strane, perché quest’italietta delle banane, è sempre scivolata sulle convenienze, mai sulla fede.

Stativi buoni.

Roy