- non c’è un solo testo religioso che faccia del velo un pilastro dell’islam
- e’ l’esibizione di un messaggio politico e di potere
- costrette a indossarlo per ordine di mariti, padri e fratelli istigati e appoggiati dai predicatori di alcune moschee
- in Francia dall’anno scorso c’è una legge che vieta l’uso del velo nelle scuole pubbliche
Il Niqab, il
velo che copre il viso degli islamici non è consentito, ma le donne musulmane in
Italia continuano ad usarlo, perché loro dicono di rispettare dio, ma non le
leggi del Paese che li ospita.
Questo è il luogo dove ognuno fa quello che
vuole: l’Imam ci ha raccomandato di non essere violenti (?), che volete di più?
Vorremmo che
foste trattati come accade ai cristiani in Arabia o nei paesi musulmani
africani.
Da noi bisogna pregare l’Imam se per cortesia, volesse chiedere di togliere il
niqab sui mezzi o luoghi chiusi pubblici.
Siamo veramente diventati un popolo
di invertebrati;
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chiunque ci tratta come se fossimo gli ultimi della classe.
Gli Usa con i vari casi degli aerei che uccisero gli sciatori nella cabinovia o
il caso Calipari, il Brasile e la Francia con quello di Battisti, l’Egitto con
Regeni e quanti altri ancora che fanno a cazzotti con il bulletto fiorentino
che fa il buffoncello per poi abbassarsi i pantaloni all’estero con chiunque.
L’accoglienza
ad ogni costo per ragioni politiche, non mi pare abbia avuto successo: in
Belgio dopo i fatti francesi, ancora si fanno le sfilate, pronti a scappare
appena si ode lo scoppio di una gomma o quello di un ritorno di fiamma in una
marmitta.
Siamo un occidente molle e vile per troppo tempo di pace, quello in
cui i vermi prendono fiato ed i forti devono mordere il freno.
Stativi buoni.
Roy