sabato 19 novembre 2011

La democrazia sospesa

E' chiara la sudditanza dell'Italia storicamente, se nel '500 ci sono state così tante alternanze di colonialisti, tutti accettati, nel nostro paese, non sarà stato un caso: noi italiani siamo un branco di pecoroni, e se è vero che siamo bravissimi nel disegno e la fantasia, siamo altrettanto capaci di degluttire qualsiasi rospo, siamo dei vigliacchi cazzisti. La Francia e la Germania, ultimamente, ci hanno più volte oltraggiato, noi niente, Berlusconi ci ha offeso in questi anni, noi niente, la sinistra, Prodi, ci conduce per mano in una catastrofe annunciata e noi...niente: a Todi nello scorso ottobre, il potere temporale del Vaticano batte un colpo, forte, Berlusconi viene costretto a dimettersi, con argomenti inoppugnabili evidentemente. Nasce un partito di governo con gente legata ai poteri forti rimasti in Italia dopo che ENI e Fiat sono state esautorate, uomini come Corrado Passera che guadagnano 6 milioni di euro annui, devono abbandonare i propri paradisi ed ubbidire ad ordini oscuri che restano tanto inappellabili quanto sconosciuti..forse: siamo coinvolti in un disegno terribile di associazioni innominabili ma intuitive che intervengono ufficialmente, senza temere per il proprio anonimato atavico, perchè è tempo di mettere a posto le cose. Se da una parte questa destabilizzazione improvvisa ci sorprende, dall'altra abbiamo, finalmente, la prova provata, se ce ne fosse bisogno, che le storie che si raccontano per chiarire le oscurità, sono effettivamente reali.
Stativi buoni.

Roy

Ma che volpe il Presidente Napolitano.

Siamo dei miracolati, ha asserito nel foglietto inviato a Mario Monti , Enrico Letta. Non gli pare vero che con un sol colpo hanno defenestrato Berlusconi; a fronte di quali doni non ci è dato sapere, ma certamente la giustizia ci entra: oltre ad imporre ai giudici di non rompere le palle, la giustizia dovrà recuperare i soldi persi con De Benedetti, altro che amor patrio. Questi squali non buttano tre se non prendono sei, e Silvio nostro, come dice Abate del Fatto Quotidiano, si è giocato al meglio la sua uscita forzata. Letta non ha pensato certo che l'Italia avesse raggiunto un traguardo, ma loro, il PD, hanno beneficiato delle dimissioni del cavaliere, trovandosi improvvisamente da perdenti a vincitori, padroni della squadra di governo immaginata dal Presidente della Repubblica di concerto con il Vaticano. Chiarissimi conflitti di interessi non vengono considerati ora che fanno gioco alla sinistra, Passera inquisito nel buco Parmalat non impressiona più la morale di Bersani e di Bertone: lo scorso mese, il 16/17 ottobre, da quello strano convegno di Todi sono scaturiti quattro ministri, vedi un pò, e con quale arroganza hanno emanato il comunicato finale contro il governo, certi del risultato. Il piattino era pronto, tutto era predisposto, in meno di un mese hanno effettuato un golpe bianco, le spartizioni non si conoscono. Intanto i piromani sono delegati pompieri.
E noi applaudiamo, ma che bravi che siamo.
Stativi buoni.

ROY