(ANSA) - La Procura di Roma ha aperto un fascicolo in relazione a quanto pubblicato oggi dal quotidiano la Repubblica sui rischi per i conti pubblici legati a derivati accesi negli anni '90 e rinegoziati nel 2012. Il fascicolo al momento è senza indagati e ipotesi di reato.
L'indagine, che sarà coordinata dal procuratore aggiunto Nello Rossi, in base a quanto filtra da piazzale Clodio ha un duplice scopo: verificare e capire la collocazione di questi derivati e rilevare i riflessi che questo tipo di notizie possono avere sui mercati, sui titolo in borsa e sullo spread. Al momento il fascicolo è composto da articoli di stampa. L'attività istruttoria, svolta in stretta collaborazione con la Corte dei Conti, verrà affidata al nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, che ha già effettuato acquisizioni presso il ministero del Tesoro, e al nucleo speciale di polizia valutaria sempre delle Fiamme Gialle.
(ANSA) - Adusbef e Federconsumatori hanno chiesto in esposti denunce a 10 Procure della Repubblica, tra le quali Milano, Roma, Firenze, Palermo, Trani, di aprire un'indagine e "fare luce" sui derivati che avrebbero causato un buco da 8 miliardi nei conti dello Stato. Lo comunicano le associazioni in una nota. Dopo l'allarme lanciato dalla stampa in base a dati contenuti in un rapporto di 29 pagine del Tesoro "emergono risvolti allarmanti per i conti pubblici", sottolineano i consumatori chiarendo di aver chiesto negli esposti denunce di "indagare sui tecnocrati quali Draghi, Grilli, La Via" e di "sequestrare i contratti derivati i quali, analogamente a Santorini ed Alexandria del Monte dei Paschi di Siena, sono stati ristrutturati con perdite rilevanti per lo Stato".
(ANSA) - Il Codacons si costituirà parte offesa nell'inchiesta aperta dalla Procura di Roma sui derivati. "Intendiamo inserirci nel procedimento in rappresentanza e a tutela dei cittadini italiani e di coloro che possono risultare danneggiati dalle operazioni in titoli derivati - spiega il presidente Carlo Rienzi -. E' di tutta evidenza che eventuali perdite a danno dei conti pubblici si tradurrebbero in un danno economico diretto per i cittadini; per questo vogliamo sia fatta chiarezza e in tal senso interverremo come parte offesa nel procedimento". Il Codacons ricorda poi di aver avviato sullo scandalo derivati nel nostro Paese una azione risarcitoria collettiva in favore di quanti siano stati economicamente danneggiati dalla vendita di tali prodotti ad opera di istituti di credito.
Stativi buoni.
Roy