Papa Francesco: “La Chiesa deve camminare, edificare e confessare”
Dopo
la visita di questa mattina alla basilica di Santa Maria Maggiore, il
nuovo Papa nel pomeriggio ha presieduto la messa nella Cappella Sistina,
dove ha pronunciato l'omelia in italiano, a braccio, a differenza di
quanto fatto dal suo predecessore Benedetto XVI.
Non si è seduto sul trono dorato, nè ha indossato la croce d'oro, ha rifiutato la scorta, ha celebrato in italiano...se questi sono i segni di un inizio, trovo che sia un bel iniziare.
Benvenuto rigore, benvenuta umiltà;
Giorgio Mario Bergoglio, mi pare abbia da subito instaurato regole diverse e difficili da attuare per un clero secolarizzato qual è la Curia vaticana.
Se il buongiorno si vede dal mattino, Bertone e Scola sono avvisati: niente sarà come prima, e chi non si adeguerà, non credo avrà vita lunga.
Lo Spirito Santo è entrato prepotentemente nella vita vaticana e di noi tutti e se un ateo, stamane alla radio, ha confessato la sua commozione e la confusione che gli ha generato Francesco, ho buone speranze per il nostro futuro.
Stativi buoni.
Roy