Questo signore era in Italia dagli anni novanta, ieri è stato espulso dal Paese e con un aereo l'hanno spedito in Marocco, suo territorio d'origine.
Siamo bravissimi, anzi cattivissimi ma non troppo: fra quindici anni potrà ritornare...!
Bello, istruttivo, assolutamente per idioti!
Assistiamo da anni a un'invasione lenta, continua e progressiva di clandestini che per ovvie ragioni legali, abbiamo provveduto a cambiare in profughi...
L'Italia è famosa per le sue forbite elucubrazioni di specie;
a tutto c'è rimedio!
Hai bisogno di uscire dalla galera?
Beh, sei la nipote di Mubarak...!
Berlusconi deve essere condannato per falso in bilancio?
E che ci vuole, non poteva non sapere...
Vogliamo incarcerare qualcuno, ma non ci riusciamo?
Associazione esterna di stampo mafioso...!
Insomma siamo incredibili, e mentre accogliamo senza freni, monitoraggi o identificazioni, rimandiamo il solito Imam che come tutti, pubblicamente, rinnegava l'Isis, per poi predicare morte a tutti gli occidentali nei suoi sermoni arabi in Moschea, a casa sua.
Mi raccomando, non ti permettere di tornare, saremmo inflessibili, pensa col suo piccolo neurone, Angelino nostro, ma quello già sta qua, sicuro: basta poco che ce vò?
Poi c'è l'imprenditore buono che si fa fotografare con il nero, perdonate la nostra scarsa propensione alle cazzate, mentre sorridono felici;
chissà com'era il sorriso di quegli afgani che hanno tagliato la gola a padre Jaques Hamel nella chiesetta nei pressi di Rouen: non è guerra di religione, ha detto il Papa che però è scivolato a terra mentre si preparava a dire messa...!
Il Dilofosauro, nel libro di Michael Crichton e successivamente nel film di Steven Spielberg, nonostante i suoi sei metri di lunghezza e due metri e mezzo di altezza, si presentava come una cucciolotto affettuoso, terzo da sinistra nella foto, mentre si avvicinava alla preda;
quando questa era a portata d'attacco si trasformava espandendo una specie di collare: l'espressione iniziale diventava aggressiva e minacciosa.
Bene, chi vuol capire capisca.
Stativi buoni.
Roy