La famiglia reale italiana: Giulio e Giorgio Napolitano |
L’INFANTO D’ITALIA.
IN OGNI MONARCHIA CHE SI RISPETTI, C’È IL PRINCIPE EREDITARIO.
A NOI È TOCCATO GIULIO NAPOLITANO, CON IL REAL PIEDINO IN TUTTA LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, DALL’UNIVERSITÀ ALLO SPORT, DAI MINISTERI AL COMUNE DI ROMA...
Una pioggia di consulenze pubbliche, incarichi e poltrone per il figlio del Presidente della Repubblica,
che scrive leggi, studia riforme, diventa giovane professore nell’università dove rettore è lo zio.
I suoi protetti, Zoppini e Martone, non hanno brillato come sottosegretari, ma nulla oscura la stella di Giulio…
Matteo Renzi ha trasformato i 100 giorni per le riforme in 1000, sempre mettendoci la faccia, sia ben chiaro, come se dicendo questa frase le cose diventassero vere: un pò secondo la moda del momento...detto questo.
Ogni idiota in televisione assevera da sè quanto dice, impedendo il contaddittorio, con "detto ciò o detto questo".
Trovo assolutamente irritante seguire opinioni da copione, quello stesso che ci impone la vergogna delle mani sul Paese che ognuno di questi signori ritiene cosa propria.
Si afferma e si rinnega; sono stato frainteso ha detto il Prefetto di Perugia, dopo che tutti abbiamo ascoltato l'arrogante requisitoria televisiva.
Così fan tutti, e noi subiamo Prandelli che parla di rispetto per l'Italia dopo essersi fatto aumentare lo stipendio a 1,7 mln, e continuiamo a sopportare che personaggi condannati per tangenti come Aracu, ex Forza Italia da 22 anni gestiscano federazioni sportive.
Questa è un'Italia malata che ha sostituito il berlusconismo con il renzismo, perchè sotto sotto sa che senza le panzane che ingoia non sopporterebbe la propria condizione di ultima della classe, e senza alcuna prospettiva, basti pensare che dal 1946 abbiamo avuto 57 governi in 56 anni di Repubblica, quello più corto di 9 giorni con Andreotti ed il più lungo di 1317 con Berlusconi, per una media di un governo ogni 311 giorni...
Altro che grande Italia, o Paese delle meraviglie: noi siamo questo, quindi ci meritiamo Matteo Renzi e Giorgio Napolitano.
Stativi buoni.
Roy