Se non vincerà il Si al referendum, torneremo indietro trent'anni, pronosticava il toscanello di Rignano sull'Arno.
E' la maledizione che insieme a catastrofi di ogni genere avrebbero colpito l'Italia per sempre, secondo il mantra della sua campagna elettorale durata quasi un anno, dimentico di un Paese affamato, spremuto, disilluso e disoccupato...!
Il regime instaurato da un personaggio fuori dal tempo, ha fatto si che il Paese tornasse, dopo le sue dimissioni pilotate, alla vecchia democrazia cristiana, uscita dal portone e rientrata dalla finestra.
Renzi, Franceschini, Gentiloni, Mattarella, tutti ex Dc, ma democristiani della peggiore specie a tutti gli effetti, controllano il potere e quanto accadrà prossimamente.

Paolo Gentiloni, già Movimento Studentesco di Mario Capanna, il signore dell'ultra sinistra che difende a colpi di ricorsi la sua pensione d'oro, quindi Democrazia Proletaria, Movimento Lavoratori per il Socialismo che poi diventerà Partito di Unità Proletaria per il Comunismo.
Comunque passa da Realacci a Rutelli sindaco a Roma, di cui diventa portavoce;
ministro con Prodi due volte e presidente della commissione Rai nel 2005:
insomma un personaggio sempre presente che non ci pare di grandi qualità.
Pensiamo, ad esempio, alle bugie rese alla Camera (!) da Ministro, sul riscatto delle due giovanotte lombarde, Greta e Vanessa;
asserì che lo Stato non avesse mai pagato per il rilascio:
dopo qualche mese uno dei rapitori arrestato, raccontò di un riscatto di 11 milioni, e pare che le cooperanti fossero perfino in combutta con i sequestratori (?)...!
Beh, questo signore è il candidato testa di legno che deve tenere caldo il posto a Matteo Renzi, che non solo non ha abbandonato la politica, ma non si è neanche dimesso da segretario del Pd;
e mentre pensa a un suo partito, gasato dal risultato del Si, nel Parlamento si discute di legge elettorale e quale trucco utilizzare per terminare la legislatura dopo il 15 settembre, data utile alla maturazione della pensione d'oro:
a questi ladroni bastano quattro anni, sei mesi e un giorno...di non lavoro, e i diciassette milioni di poveri italiani, ringraziano..!
Stativi buoni.
Roy