Matteo Renzi non ne indovina una;
l'assoluta politica fallimentare che Istat alla mano, nessuno può interpretare, a parte qualche pasdaran come il solito giornalista Rai, Alberico Giostra, o l'ex assessore del sindaco Marino, Esposito, non sarebbe potuta nascere da menti illuminate.
Dal primo momento, iniziando da Enrico Letta che amava prostrarsi alla Merkel con la devozione di un prete di campagna a Papa Francesco, ogni mente scevra da credo fideistici assoluti, propri di questo Pd da incubo, aveva capito che se si è ragazzo e ci si comporta da tale, allora sono guai grossi.
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Ah, e per completare la figurella, si è portata dietro Angela Merkel che si sarà fatta un sacco di risate per la dabbenaggine di questo provincialotto di Rignano sull'Arno.
Se il governo dovesse organizzare il gioco dei quattro cantoni, beh, siamo sicuri che rimarrebbe nel mezzo!
Allora, visto che siamo degli incapaci, abbiamo pensato di fare tabula rasa dei bravi: giù botte al M5S...!
Hanno mentito sull'avviso di garanzia che ha colpito l'assessore Muraro, non sanno governare, si facciano da parte...
Gridano quelli che hanno banchettato per anni sulla pelle dei romani, quelli di mafia capitale, tutti coloro che ritengono, appunto, che governare sia uguale a rubare.
Da quale pulpito;
fino all'ultimo, come i camorristi che in manette vengono tradotti in carcere, che minacciano chiunque si trovi ad assistere...!
Ad Avellino, piccolo capoluogo campano, hanno sintetizzato quanto accade a Roma;
ormai gli avvisi di garanzia del sindaco Pd, Paolo Foti, non si contano: otto o forse dieci...!
Lì nessuno urla, nessun sinistrorso ritiene che il primo cittadino debba dimettersi, anzi grande solidarietà a chi ha governato senza sapere, speriamo per lui, che le partecipate fossero un coacervo di affari e ruberie.
Avvisi di garanzia a gogò, anche per il presidente del consiglio comunale, Livio Petitto, un poliziotto in attività, mentre si mandano i vigili urbani a intimare, udite udite, l'occupazione del suolo pubblico al deputato Carlo Sibilia, componente del direttorio del Movimento Cinque Stelle!
Un consigliere comunale, fedelissimo al sindaco, tale Mario Cucciniello, accompagnava la pattuglia che doveva sanzionare Sibilia per il totem che portava in braccio (!), mentre manifestava contro la palificazione selvaggia di un'improponibile filovia anni '30.
Ventiquattro milioni per un progetto nato vecchio, che mette a repentaglio anche la sicurezza dei cittadini.
I pali, ormai una selva fittissima, oltre a impedire la deambulazione sui marciapiedi, e pensiamo agli invalidi, agli anziani e alle carrozzine con bimbi, per non parlare della bruttura di un simile intervento, sono di facile scalata per entrare nelle case.
Nuova figuraccia per l'amministrazione che non ha potuto procedere per l'evidente stupidità del pretesto.
Stativi buoni.
Roy