So perché dò tanto credito a Dagospia.
Il fatto è che lo condivido
evidentemente, mi piace come “afferra” il problema, anche se non sono sempre d’accordo
su come lo svisceri, ma alla fine, resta che è abbastanza equidistante dagli orrori
del quotidiano che rende sorbibili senza dover guardare di traverso lo scritto,
e con un occhio solo per sopportare parole, immagini e fatti.
Oggi leggo il redazionale di Roberto D’Agostino
che con la sua visione “verace”, riesce ad essere critico su se stesso senza
giri di parole o falso pudore, attendendo gli applausi su un elaborato furbo ed
ipocrita.
E’ così che questo signore
inguardabile, sprucido, ma serenamente “tecnico” sulle valutazioni, è riuscito
a scalzare fior di pubblicazioni che barcamenandosi qua e là, a seconda del vento, non sono state attente a quanto
accadeva sul web, dove un giornalista incontaminato li sbertucciava senza ritegno,
e per questo degno di nota.
Grazie Dago per quanto hai inventato,
ci hai permesso, seguendoti, di dare un senso compiuto a quanto pubblichiamo.
Buon compleanno.
Roy