“Viola la
Costituzione”.
“Tornano i processi di piazza”.
“Svilisce l’Antimafia”.
Sembrano i berlusconiani dei tempi
d’oro, e invece sono solo i renziani al tempo di Matteo Renzi.
Mentre il presidente del Consiglio
tace, i suoi compatti vanno alla guerra contro Rosy Bindi.
Neanche il tempo per il presidente della commissione Antimafia di annunciare che anche il
candidato governatore Pd Vincenzo De
Luca è tra gli impresentabili e
subito un’intera parte del Partito democratico è corsa in difesa del condannato
in primo grado per abuso d’ufficio e ineleggibile per la legge Severino.
L’Antimafia segnala che pende un
giudizio a carico di De Luca, nel procedimento per il reato di concussione continuata commesso dal maggio
1998 e con “condotta in corso” (e altri delitti, quali abuso d’ufficio, truffa
aggravata, associazione per delinquere).
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E’ inutile aggiungere altro: il Pd è carnefice di se stesso,
l’ipocrisia è la sua bandiera, ed è così potente che nonostante capisca d’aver
contraddetto in un’ora decenni di insulti a Berlusconi per molto, ma molto
meno, tanto da benedire un processo inutile e costoso come quello “Ruby”, di un
magistrato che fa dell’odio la sua stella, smontato virgola per virgola dalla
Cassazione, o d’aver proferito asserzioni circa l’utilità di mettersi d’accordo
(?) prima d’emettere sentenze sgradite, alla Corte Costituzionale, continua
imperterrito a distruggersi.
Ovviamente da un governo di “creaturielli” e da un
parlamento (minuscolo) di venduti, forti di un partito vergognoso, non potevamo
aspettarci altro, e chi ha ancora la convinzione che si possa votare per il Pd…beh,
allora, siamo veramente alla frutta…!
Stativi buoni.
Roy