giovedì 8 gennaio 2015

Il cosiddetto "progressismo" della sinistra ci regalerà un nuovo terrorismo...

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L’ipocrita sinistra continua a gestire il problema mussulmano come se fosse una risorsa.

Pur di ottenere voti favorevoli, si professa lo “Ius Soli”, l’apertura di nuove moschee ed il buonismo nei confronti di una religione che, nonostante le dichiarazioni di grande bontà ed amore degli Imam, è lapalissianamente inneggiante alla violenza.

Anche oggi dopo i fatti francesi dell’attentato a Charlie Hebdo, i mussulmani intervistati celebravano i valori opportuni davanti alle telecamere, applaudivano la strage se interrogati privatamente.

La leggerezza di Parigi è molto simile a quella italiana; il giornale già nel 2011 era stato dato alle fiamme, ma nessuna sicurezza era in atto davanti alla sede del XX Arrondissement.

Sui social c’è stata subito una presa di posizione musulmana con “se la sono cercata, meritavano di morire, l’esecuzione di chi insulta il profeta è un diritto di Allah”, mentre noi ancora ci trastulliamo sul Jihadismo di qualcuno, il califfato o chi per esso procede con il proprio progetto.

Anche con Hitler ci fu un’iniziale superficialità che gli permise di organizzarsi in tutta tranquillità: noi in Italia, finché soggiaceremo alle regole del “progressismo” particolareggiato di una sinistra che vede esclusivamente i risultati elettorali, ignorando qualsiasi effetto collaterale, potremmo trovarci in situazioni spiacevolmente irreparabili.

“Il terrore arriverà nelle case degli infedeli” dice il Califfo, e noi attendiamo per cercare di difenderci: nei combattimenti chi si difende senza attaccare, alla fine soccombe…è così…!

Stativi buoni.

Roy