giovedì 17 marzo 2011

Vendola è un buffone.

Non si capisce come mai in Italia si tenda a premiare la gente solo per simpatia, alla faccia delle capacità o dei risultati.
Nicola Vendola fa parte di quella categoria di persone che oggi sono di gran moda: i ricchioni ed i travestiti. Poi ognuno acquista importanza di settore inglesizzando le parole o rendendole più fiche: la cameriera è una collaboratrice domestica, lo spazzino è un operatore ecologico ed i negri sono uomini di colore. Ora le puttane diventano escort e quindi hanno nuova dignità partecipando alle trasmissioni televisive che voi tradurrete con il termine giusto inglese: poi ci meravigliamo che un gruppo di tracagnotti con le scocche rosse ed il portafogli gonfio si rifiutino di festeggiare la patria in cui lucrano, fanno politica e godono della libertà che degli stronzi 150 anni fa gli hanno garantito facendosi uccidere insieme alle proprie famiglie.

Oggi il Presidente Vendola, nonostante chiarissimi risultati negativi della gestione pugliese, è al secondo mandato; gli hanno arrestato tutta la giunta, i giudici hanno salvato lui, nonostante le accuse, perchè è di moda il ricchione, ma il suo indice di gradimento sale ed anzi, trova disgustosa , da che pulpito, la trasmissione di Bruno Vespa, Porta a Porta, che io definirei asettica, se non per il fastidio fisico che mi genera la vista di Vespa, alla stregua di Emilio Fede, Santoro e Floris. Etichettare negativamente Porta a Porta sarebbe comprensibile se poi, si schifasse Anno Zero e Ballarò, ma apprezzare questi ultimi e non sopportare l'altra mi pare la dica lunga sul pensiero di quest'altro salvatore della Patria. Alla stregua del caro Saviano e di tante voci a sinistra, spero che la vita politica di questo Paese si ripulisca da quanto si calpesta per strada, e riassuma finalmente quell'aria persa tanti anni fa.

Stativi buoni.

Roy