giovedì 4 maggio 2017
La 7 ha dimostrato con video e sonoro la vergogna Ong.
Dal 5% al 40 % i contatti diretti fra barconi muniti di satellitare e la proprietaria della nave Ong Moas, fondata nel 2013 da due italo-americani ricchissimi (?) con sede a Malta.
Ieri un rappresentante del Moas è stato sentito in commissione al Senato, e ci ha spiegato che le migliaia di euro che spendono all'ora, sono denaro di qualche colletta o di qualche buon'uomo che gli manda un bollettino di conto corrente postale ogni tanto:
solo gesti umanitari...!
Negli Usa lo avrebbero incarcerato seduta stante, e buttato la chiave:
una vergogna...!
La domanda è:
ma chi vi ha chiamati?
Perché la vostra vita, da quattro anni, scorre nelle acque immediatamente attigue a quelle libiche con un dispendio economico infinito?
Ah, è stato Papa Francesco nel sonno, ci racconta la bella furbastra italo-americana, e immediatamente siete partiti per salvare gente che non è in pericolo, visto che li accogliete a bordo quando ancora sono nelle acque libiche, dopo che vi siete sentiti al telefono satellitare con lo scafista?
Insomma questi due signori, Christopher e Regina Catambrone, in effetti sono procacciatori d'affari e fanno parte, forse, di un'associazione a delinquere per la complicità con gli organizzatori dei viaggi.
A Malta, loro sede, molto vicina alla rotta da cui partono, come mai questi due filantropi non scaricano mai nessuno, ma tanti clandestini e forse, qualche profugo, li trasportano sempre e solo in Italia?
George Soros, l'ungherese miliardario che ha scelto di detenere (?) nelle sue mani il destino del mondo, ha deciso di finanziare chiunque provveda a agevolare un biblico esodo africano in Europa, senza distinzioni di sorta.
Provvederanno i vari governi di sinistra a inventare ragioni umanitarie per consolare le menti deboli, coadiuvati dai media (latino) allineati.
E infatti, preoccupato per la piega che stava avendo la faccenda per quell'impiccione di Zuccaro, si è incontrato a Palazzo Chigi (!) con il complice Gentloni.
Già ieri qualche organo d'informazione ha capito che il fatto ormai esageratamente incontrollabile, doveva aveva dignità d'informazione vera, dopo il periodo inverecondo dell'insabbiamento.
Il servizio poi, trasmesso da La7, in cui il giornalista si fingeva bisognoso di trasferire una famiglia dalla Libia in Italia, ha chiarito una volta per tutte come funziona il vergognoso mercato di corpi:
lo scafista carica i viaggiatori, chiama la signora Catambrone e si dà appuntamento dopo poche miglia in mare per il cambio natante.
Una ficata...!
Peccato che Mentana, che pure è un direttore a La7, non ne sia a conoscenza, avrebbe evitato di raccontare ulteriori sciocchezze:
ma tant'è, questo è il Paese che dà spazio agli idioti, basti guardare la legge che hanno approvato ieri alla Camera sulla difesa personale, per piangere...!
Stativi buoni.
Roy
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