venerdì 31 luglio 2015

...Italia, terra di servi...

"Corriere della Sera, mercoledì 25 marzo 2015
Provincialismo. Scelte discutibili: il concorso per amministratore delegato dell'Auditorium di Roma che prevede "conoscenza di base" dell'italiano, il logo per la capitale "Rome&you" e anche il sito "VeryBello!".

Dovendo scegliere il nuovo amministratore delegato dell’Auditorium di Roma, il sindaco Ignazio Marino ha fornito una prova ulteriore della vacua anglomania che si è impadronita del nostro ceto dirigente, politici in prima fila. Data l’importanza dell’incarico (e di riflesso della retribuzione: 200 mila euro), nulla da obiettare sul fatto che si allarghi la ricerca oltre i confini nazionali, provvedendo a pubblicizzare il bando con un’inserzione sul Financial Times.

Lascia invece esterrefatti che tra i requisiti di ammissione, come ha notato Paolo Fallai sulle pagine romane del Corriere, vi sia – testuale – «possedere un’ottima conoscenza della lingua inglese e una conoscenza dell’italiano». Per la precisione, andando avanti nella lettura, si scopre che, per dirigere una delle più importanti istituzioni culturali della Capitale (e del Paese), basta avere una semplice conoscenza «di base» dell’italiano.
Siamo alle solite insomma. Per sembrare evoluti e moderni, non ci limitiamo a chiedere come è ovvio la conoscenza dell’inglese, ma che questa sia – a Roma! – nettamente superiore alla conoscenza dell’italiano. Dietro la apparente anglofilia fa capolino quel diffuso e ridicolo provincialismo che caratterizza tanti altri episodi del genere. Dalla scelta del nuovo logo della Capitale, Rome&you, all’intitolazione del sito per gli eventi legati all’Expo lanciato dal ministro Dario Franceschini: VeryBello! È un uso dell’inglese letteralmente insensato, giacché i turisti vengono da noi perché l’Italia è l’Italia, e non per certe provinciali mascherature english.
Dovremmo semmai fare in modo che, nelle nostre città d’arte, coloro che hanno a che fare con i turisti conoscano almeno un inglese di base. Ma su questo è ancora notte fonda, soprattutto a Roma. Qui può perfino accadere che una turista, avendo subìto un furto, vada in un centralissimo commissariato per la denuncia e si trovi di fronte dei poliziotti che, non capendo una parola del suo inglese, le dicano perentoriamente: «Lei è a Roma e deve parlare in italiano». Davvero uno strano modo, non c’è che dire, di favorire il turismo.
Nella speranza che il sindaco Marino riesca ad affrontare efficacemente il problema dell’inglese (non) parlato ai piani bassi, diciamo così, della Capitale, torniamo un momento a quello che giustamente richiede sia parlato ai piani alti dell’Auditorium ma – ecco il punto – a scapito dell’italiano. Torniamoci perché c’è qualche altra cosa nel bando che non convince.
www.ilbollettinoirpino.blogspot.it
All’aspirante amministratore delegato si chiedono requisiti pertinenti, tipo l’esperienza decennale nel management di istituzioni culturali, e altri del tutto vaghi od ovvi, dalla moralità necessaria a svolgere le proprie funzioni fino alla «intelligenza emotiva». Ma a suscitare perplessità è soprattutto ciò che si legge a proposito del colloquio che dovranno sostenere i candidati che abbiano superato la preselezione e tra i quali saranno individuati i cinque della rosa finale (sarà poi il sindaco a scegliere uno di loro): «I madrelingua inglesi saranno tenuti a dimostrare la conoscenza base della lingua italiana».
Si noti che non è invece previsto alcunché di analogo per i madrelingua tedeschi, francesi, giapponesi e via elencando, che pure è del tutto lecito aspettarsi facciano domanda. Tanto valeva, allora, scrivere nel bando che il prossimo amministratore delegato dell’Auditorium dovrà essere anglofono, no?
Giovanni Belarde

sabato 25 luglio 2015

Un Italia falsa e corrotta ci lascia sgomenti...

Diego Della Valle 

La cultura dell’umano dovrebbe vivere oltre il finito, una sinestesia che vorrebbe immagini diverse dagli stimoli falsi e tendenziosi che la secolarizzazione, novella dea dell’effimero innalzato a fondamento delle coscienze, crea e distrugge a seconda degli impulsi raccolti da mode ed usi che nulla hanno a che vedere con il Creato.

Dopo un avvento imperioso quanto improvviso di una cultura lontana ed irreale, che
attraverso esigenze di pochi trasfonde il falso dal vero, siamo naufragati in un mare melmoso che non salva più nessuno: restiamo vittime di ideologie personalistiche che chiedono rispetto senza darne.

Giornalisti d’immagine si preoccupano, dalle pagine di allegati del Corriere della Sera, di quanto sia ingrassato un attore, se la cellulite faccia capolino sulle cosce della bellissima d’un tempo, o di quanto incida il tempo sulle rughe di qualcun altro.

Diego della Valle, uomo ricchissimo e potente, indossa una panciera per dissimulare un ventre pingue.

Vittima di questo sistema, crede di essere un uomo libero, ma resta incatenato da esigenze globalizzate che non fanno parte della cultura di questo paese, bensì di una visione distorta dell’essere, lontana da valori e verità.

Per chiarezza:  la sinistra impone incivilmente idee di pochi che cozzano brutalmente con tradizioni ataviche ed  

 www.ilbollettinoirpino.blogspot.it

egoismi e viltà alimentano errori ed orrori insinuatisi profondamente nell’animo umano, incapace, ormai, di alcuna difesa.

Stativi buoni.

Roy



venerdì 24 luglio 2015

Un idiota alla Luiss...

Adele Brunitto di Aversa, Campania, con il papà dirigente ministeriale, ha vissuto sei anni a Washington, tornata in Italia, la poverina, si è inscritta alla Luiss, carissima università romana, per laurearsi, prima nella storia della scuola a pagamento della Confindustria, all’età di 21 anni…!

Miracolo…!

Il direttore dell’Ateneo ha così proferito: finalmente anche il sud potrà dire di avere cervelli ad alto livello…!


Devo dire di essere prevenuto con le scuole private, sempre sensibili al denaro, ai ruoli, al potere.

Considerato, pertanto,  che la Luiss creata da un organo che fa del denaro e dei rapporti al vertice dello Stato,  un punto d’onore, sia  estremamente  sensibile a chi comanda, mi sembra alquanto opinabile lo squillo di trombe per un avvenimento “Cicero pro domo sua”.

Purtroppo questo direttore è ben poca cosa nei confronti di Cicerone che difendeva la sua casa confiscata davanti al collegio pontificale, ma la gravità delle dichiarazioni di quest’individuo strano, sta nello stabilire che con la laurea in “Management”…(?) dell’esimia fortunata italo-americana-napoletana, finalmente anche la Campania e forse il sud, potranno affermare di non essere solo terra di camorra e ‘ndrangheta, ma anche produttiva saltuariamente, di qualche intelligenza…!

 www.ilbollettinoirpino.blogspot.it

Grazie signor direttore, lei si che è umano, avrebbe detto Fantozzi: ci faccia il piacere, però, vada tranquillamente dove sa…

Stativi buoni.

Roy


giovedì 23 luglio 2015

Giorgio Napolitano, la causa di tutti i mali...

A ROMA C’È LA MAFIA MA NON CI SONO ELEMENTI “UNIVOCI” PER SCIOGLIERE IL COMUNE.

IN CAMPANIA C’È UN PRESIDENTE DA SOSPENDERE MA SI VA AVANTI.

IN PIEMONTE FIRME FALSE MA PAZIENZA.

                                             LA LEGGE È UGUALE PER TUTTI?

Filippo Facci: “Roma, Torino, Napoli: va tutto bene, e infatti questo non è un articolo critico, è solo un rilievo olfattivo: cos'è questa puzza?”.

“La legge Severino funziona solo se applicata a cittadini di Arcore sotto il metro e ottanta di altezza”…


www.ilbollettinoirpino.blogspot.it

Dove ci ha portato l’incostituzionale operato di Giorgio Napolitano?

Sembrava un momento, una scelta opinabile ma da annoverare in uno scadenziario: restavamo in trepida attesa perché ‘a nuttata passasse…!

Non è passata, l’incubo continua in un mestissimo rigurgito delle regole: i magistrati decidono quando utilizzare dati in possesso da tempo per intervenire ad orologeria, interpretando le leggi che dovrebbero applicare.


Stabiliscono la loro valenza che può significare  a giorni alterni, a secondo delle esigenze di copione.

Poi ci sono le etiche di Renzi e dei suoi galoppini: se intercettano un generale (Adinolfi) che parla in segreto con il fiorentino, nulla quaestio, se Crocetta viene fatto segno di un’illazione (fino a prova contraria) deve dimettersi…

Insomma siamo vittime e carnefici allo stesso tempo: ci lamentiamo del debito pubblico in continua ascesa, della spesa fuori controllo, delle tasse, dell’assoluta strafottenza circa le esigenze prioritarie di vita, della sicurezza…però continuiamo a sostenere il Pd, un partito che ritiene preminente il problema delle unioni civili come dimostra l’apertura del proprio sito, superando ineffabilmente disoccupazione, suicidi, alloggi e disperazione…

Stativi buoni.

 

Roy



lunedì 20 luglio 2015

L'Italia di Renzi, cameriere d'Europa...


Matteo l’idiota, diminuirà le tasse, mentre nelle more, permette che il debito stratosferico italiano continui a crescere di 80 miliardi negli ultimi mesi: nei prossimi anni si dovranno coprire 100 miliardi, e nessuno sa dove s’andranno a prendere.

Allora che fa…?

La miglior difesa è l’attacco: non ci sono soldi, quindi ci s’inventa che si faranno miracoli, la “rivoluzione copernicana” l’ha chiamata…!


Mi vergogno di essere  italiano, mi vergogno che all’estero ci prendano per i fondelli a causa di Renzi: Federica Mogherini, altra decerebrata renziana,  che non conta nulla come alto rappresentante europeo della politica estera, provvede in clima d’austerità,  a scialacquare 3 milioni…per l’allestimento delle tavole da pranzo di Bruxelles: la Casa Bianca ne ha spesi € 300.000,00, 10 volte in meno.

Impegnata, com’è, da Gran Maestro di 

www.ilbollettino.blogspot.it

Casa, ai tavoli importanti c’è andata la vice, che guarda un po’, è tedesca.

Ci sfottono e ci sbertucciano senza ritegno, e questo ridicolo fiorentino scelto da Giorgio Napolitano e confermato da un Parlamento incostituzionale, continua a navigare a vista, senza un progetto inerente alle esigenze vere del Paese.

Mentre i media asserviti al governo continuano a pompare la “notiziona” delle tasse in via d’estinzione, in Libia rapiscono i nostri tecnici, i fucilieri continuano il loro purgatorio, il debito sale ed i servizi diminuiscono: ma  che aspettiamo a scendere in piazza e mandare via questi “mariuoli”... ?

Stativi buoni.

Roy





venerdì 17 luglio 2015

Un Europa egoista pensa d'essere unta dal Signore...

Ho visto il volto di Angela Merkel trasfigurarsi davanti alle lacrime di una ragazzina libanese da quattro anni  integrata tedesca, più per la rabbia di essersi trovata coinvolta in una situazione difficile, dalla quale sarebbe uscita comunque perdente, che per il dolore di chi improvvisamente si vedeva crollare il mondo addosso.

La politica, l’economia, la finanza, “dei” di un mondo perverso al quale, fortunatamente,  non tutti vogliono soggiacere: i cosiddetti perdenti, nuova definizione secolarizzata per una scelta miope ed egoista, alla quale non esiste appartenenza definitiva di nascita, ma solo convinzione idiota fondata sul vantaggio momentaneo.


A Treviso si combatte contro i profughi, c’è chi non ci sta ad essersi indebitato per pagare il  mutuo di una casa “sporcata” dalla presenza di queste persone, meno umane di chi sta meglio.

Siamo una manica di stupidi italioti, votiamo ladri e delinquenti che ci derubano dalla mattina alla sera senza dire una parola, con chi è più debole, invece, esce tutta la nostra forza di codardia.

 www.ilbollettinoirpino.blogspot.it

Purtroppo non c’è fine alla vergogna, e noi siamo questo, un popolo di servi pronto a tradire per un piatto di lenticchie.

Stativi buoni.

Roy



mercoledì 15 luglio 2015

Il Quarto Reich: sogno mai represso...

Il quarto Reich fondato sulla finanza: finalmente la Germania è riuscita dove Hitler non era stato capace con la guerra, di creare un impero tedesco che governasse i popoli.

Ma tant’è, nel conflitto del 1943, non aveva alleanze, salvo noi,  per mere ragioni territoriali: davanti al denaro gli “amici” si trovano subito, le ragioni etiche, anche…!

Il programma di riforme, imposto ad una Grecia stremata da una stupida politica, portata per mano verso l’abisso dalla Troika, che le permetteva d’indebitarsi oltre ogni misura, sicura così, d’impadronirsi del Paese, bocciato da un referendum storico, potrà mai  dare frutti…?

weww.ilbollettinoirpino.blogspot.it

L’instaurazione della moneta unica europea, in considerazione dell’imposizione "personalizzata" di cambio con le valute da sostituire, sembra quasi un disegno criminogeno messo a punto da un’associazione a delinquere, che come accade nelle famiglie mafiose, non permette che gli affiliati possano mai abbandonare, pena una fine prematura: tale e quale alla campagna terroristica e diffamatoria messa in atto contro chiunque pensi anche per sbaglio, d’abbandonare l’euro…

Le ragioni sono chiare: dal 1999 Germania, Olanda ed Austria hanno goduto alla grande, l’Italia, invece,  si è fermata nella crescita a quella data, che senza le famigerate riforme strutturali, comunque avveniva.

Beh, se gli italiani vorranno smettere di deglutire stronzate, credo che difficilmente sosterranno ancora questo disastro che anno dopo anno, ci trasporta in un baratro sempre più profondo.

La povertà assoluta, quella che ti lascia senza casa a rovistare nei cassonetti, ormai è al 6,8% della popolazione: 4 milioni di disperati che s’aggirano strisciando,  sul territorio nazionale.

Il debito cresce ininterrottamente, il governo è fatto da ragazzini incompetenti, a prescindere dall’età, ed il malaffare è in netto incremento; che cosa stiamo aspettando ancora…?

Stativi buoni.


Roy

sabato 11 luglio 2015

Alexis Tsipras, un traditore ben pagato...


NON “SYRIZA” PIÙ.

I DURI E PURI DEL PARTITO DI TSIPRAS CONTESTANO IL PREMIER:

“HA FATTO UNA COSA INCOMPATIBILE CON IL NOSTRO PROGRAMMA. È UN ALTRO PIANO DI SALVATAGGIO CON MISURE ANCORA PIÙ DURE. È LA SOLUZIONE PIÙ UMILIANTE”

Quel che non torna nel conto di Tsipras è proprio Syriza, spaccata molto più del dato numerico dei cinque parlamentari che hanno presentato una mozione dove si chiede l’addio immediato all’euro e il ritorno «alla sovranità nazionale» e dell’ex ministro dell’Economia Yannis Varoufakis…

E’ incredibile il giro di valzer di Alexis Tsipras;

lo abbiamo osannato, celebrato, acclamato, e lui che fa…?



Indice un referendum per chiedere direttamente al Paese, con uno spiccato spirito democratico, profondamente ed appassionatamente consequenziale ad una tradizione culturale, che ha fatto della democrazia il vernacolo del mondo civile, se accettare o no le assurde richieste da cravattari, di Merkel e compagni!

Vince e festeggia il consenso “bulgaro” ottenuto, alla faccia di un Europa usuraia senz’anima, lasciandoci un sapore di “new deal” umanizzante: niente di più falso, il mondo dei bifronte e degli opportunisti, ci pervade, lasciando ancora una volta quel senso di smarrimento e solitudine che colpisce gli idealisti, ormai esclusi dai tempi.

 www.ilbollettinoirpino.blogspot.it

Varoufakis si è dimesso per non lasciare alibi di stupida incompatibilità  alle sanguisughe; 

non pensava, o forse  sapeva che le “palle” di Alexis erano ad orologeria,  tempo che purtroppo…era scaduto.

Stativi buoni.

Roy





martedì 7 luglio 2015

Quando ricominceremo ad essere fieri di noi...?

Qualche giorno fa ho letto sul “Corriere della Sera” un articolo di Paolo Di Stefano sull’argomento che più volte ho stigmatizzato da questa pagina.

Il titolo era L'italiano dimenticato, un mini racconto sugli sforzi di tanti scrittori amanti della lingua del proprio Paese.

Adriano Olivetti con la “Piccola guida d’ortografia” voleva aiutare chi non avesse ben chiare regole difficili ma anche appassionanti che permettono un’espressione corretta e peculiare dell’essenza di uno scritto.

Bruno Migliorini, Gianfranco Folena, Andrea De Benedetti, hanno offerto il proprio contributo perché una lingua splendida non fosse mortificata per scelte inopportune.

Asini camuffati,  conoscitori della moda fonica, aspettano d’avere la possibilità di sparare il proprio appagante “assolutamente si…o no…”.

Ripetere appena possibile l’avverbio che dovrebbe essere utilizzato da solo, senza aggiungere gli altri affermativi o negativi, pare provochi un orgasmo potente nei “fini” dicitori, alla pari delle leggi stupidamente tradotte in inglese, che dovrebbero immetterci più compiutamente nel significato delle cose.
www.ilbollettinoirpino.blogspot.it

Ormai siamo tutti calciatori che quando vengono intervistati, parlano seguendo canoni ripetitivi che hanno imparato a memoria: il trucco sta nel saperli mischiare alla bisogna.


La Grecia, domenica, ha continuato come nei secoli, ad acculturare ed a spiegare quali siano i valori di un popolo, quelli che purtroppo, abbiamo perduto da tempo, per una sorta di rivincita dell’ottusità che la politica ha favorito in questi anni.

Stativi buoni.


Roy

lunedì 6 luglio 2015

La Grecia: una melodia per gli occhi e la mente...

Grecia: Isola di Myconos
Davide e Golia, la storia si ripete, i 300 spartani contro i Persiani: ciò che non è mai mutato nella mente e nei cuori della gente ellenica è l’orgoglio di essere popolo greco.

Ancora dopo duemilacinquecento anni, si sono ripresentate le “Termopili” finanziarie europee: uguale la risposta del popolo culla di ogni civiltà occidentale, contro la vile aggressione di stirpi che hanno conosciuto la parola democrazia grazie a Clistene, padre nobile dello spirito di 11 milioni di “soldati” che da soli hanno opposto resistenza ai 500 che li vogliono distruggere.

 www.ilbollettinoirpino.blogspot.it

La vittoria di Syriza ha scombinato i piani egemonici della Germania; la finanza di destra, mascherata da socialismo, non può imporre ancora le sue politiche distruttive atte a raggiungere con il denaro, quello che non era riuscito con la guerra.

Ora si potrà iniziare a contare di nuovo nella scala dei valori di una Nazione che per troppo tempo è stata ostaggio di politici e politiche indegne: oggi, finalmente, c’è il risveglio che contagerà quella parte d’Europa sfruttata subdolamente dagli Stati ricchi.

Non potrà esserci mai più un' Europa unita, perché le appartenenze sono tossiche: la volontà è quella della sopraffazione, e davanti a simili logiche, accordi, incontri, condivisione, restano mere costruzioni d’apparenza, che purtroppo, nasconderebbero sempre il profondo odio, di chi non ha potuto godere appieno del frutto dei propri imbrogli.



Atene stampi la sua dracma, paghi gli stipendi, rincominci la sua produzione industriale, agricola, turistica ed alberghiera; apra ad altre realtà territoriali, quali la Russia, la Cina, i Paesi Latino Americani, e si dimentichi di questa parentesi spregevole europea.

Alla fine si vedrà chi avrà avuto ragione: gli scienziati dell’economia creativa, finta e prevaricante, o il prodotto interno di un Paese fondato sul reale.

Stativi buoni.

Roy



venerdì 3 luglio 2015

Caso De Luca: il mago del gioco delle tre carte...


Questa mattina, alla lettura dei giornali, il presidente del Tribunale partenopeo, Ettore Ferrara, si è letteralmente infuriato e ha diffuso un durissimo comunicato: “In relazione a quanto pubblicato oggi da alcuni organi di stampa, e già in data di ieri anticipato da alcune Agenzie e su alcuni siti on line, con riferimento alla vicenda riguardante il ricorso del Governatore della Regione Campania avverso il DPCM che ne aveva disposto la sospensione dalle relative funzioni, a tutela dell'Istituzione che rappresento e mia personale, preciso che non uno dei termini e delle espressioni in forma virgolettata a me attribuite, è contenuto nell' asettico e stringato comunicato diffuso dalla Presidenza del Tribunale unicamente per dare notizia della decisione, nè può ritenersi mai da me o dal collega estensore del decreto pronunciato o scritto, trattandosi verosimilmente di espressioni estrapolate dal contenuto del ricorso sottoscritto dai difensori del ricorrente”.

 www.ilbollettinoirpino.blogspot.it

A volte non tutte le ciambelle riescono col buco;

se avessimo voluto provare la malafede della magistratura napoletana, sarebbe stato molto difficile, seppure evidente, ma il caso c’ha messo la sua, ed ecco che questo tanto “frettoloso” magistrato, in pieno orgasmo, pur di dimostrare la sollecitudine per una  decisione appagante le aspettative del “governatore” e del capo del governo, non ha trovato di meglio che copiare il ricorso e farlo diventare sentenza…!


Non se ne può, questa sinistra sconcia e prevaricatrice, non sa vincere senza truccare le carte:  “a voglia” di smentite, i fatti sono là, e mò ci vorrà qualche altra legge ad personam,  perché si stabilisca che la magistratura napoletana da oggi in poi è legittimamente abilitata all’interpretazione ed alla valutazione delle leggi.


“Qualora la stessa riscontrasse, a suo insindacabile giudizio, errori e inapplicabilità, potrà senz’altro annullare, variare o sospendere la legge di cui.”

Siamo in attesa perché Renzi provveda…!
Stativi buoni.


Roy

giovedì 2 luglio 2015

De Luca sospeso nella sospensione...!




L’Italia delle banane ha colpito ancora: buona notizia per i cittadini della Campania, la magistratura ha sopperito con molta intelligenza alle carenze della legge…


Le parole di un politico, Rosetta D’Amelio, consigliere anziano regionale, in ogni senso, che attesta l’inutilità di quelli che come lei fanno le leggi: in questo paese dei cartoni animati, chi parla per primo la dice giusta, i secondi…rosicano…!

Vincenzo De Luca ha vinto, il Tribunale ha accolto il ricorso…!

 www.ilbollettinoirpino.bogspot.it

Non è così, il vuoto di potere, se possibile, è aumentato, perché il governatore votato, non governerà, ma il suo vice, scelto, per una magistratura da operetta, tra i propri sodali da De Luca, quel signore che solo per essersi prestato a quest’infamia non merita di essere manco nominato.


Il vice che sceglierà l’ex sindaco non è stato scelto dagli elettori quale governatore, o no…?

Il Tribunale, ripeto, ha sospeso la sospensione…!


Nessuno vuole prendersi responsabilità da risponderne al  Csm, per cui, il magistrato, interessato acchè De Luca  governi, s’inventa una porcata tutta italiana, anzi specificatamente napoletana, dove il “vulimmoci bene” trionfa con un “congelamento congelato”…!

Ad ottobre, signori, se la Corte Costituzionale, confermerà la legge Severino, prima ottima per il Pd quando si trattava di cacciare Berlusconi, lo sceriffo se ne andrà a casa e la Regione sarà governata a telefono.

Siamo ridicoli, ma da quando abbiamo Matteo Renzi, primo colpevole da segretario del partito,  che ha lanciato sul “mercato” questo campione ‘e puorto, di cui non potevamo fare a meno, generando lo schifo che fa ridere il mondo, siamo irrangiungibili…!

Infatti,  per l’estero siamo solo pizza e mandolino, il Paese dei Berlusconi e di questi personaggi finti, bravi con i deboli, noi, ed al guinzaglio in Europa.

Stativi buoni.

Roy




mercoledì 1 luglio 2015

Ritorniamo alla nostra dignità, i compiti li faccia il piccoletto fiorentino...

1 LUG 2015 11:11  DAGOSPIA

NON LASCIATECI SOLI - IERI A PIAZZA SYNTAGMA 20 MILA PERSONE HANNO MARCIATO IN FAVORE DELL’ACCORDO TRA TSIPRAS E I CREDITORI - INSEGNANTI, COLLETTI BIANCHI E LIBERI PROFESSIONISTI PREFERISCONO IL “SÌ” AL REFERENDUM AL BUCO NERO DELL’USCITA DALL’EURO


Il popolo è incredibile, è stato affamato, vituperato, offeso, ma prega per non essere lasciato solo, i suoi carnefici…!

Ecco il significato di riunioni come quelle  dei “Bilderberger”, una casta di speculatori economici, potere e vite umane: senza alcun ritegno, proprio come si fa con i modelli murini, calcolano il ritorno di una decisione, con fredda determinazione, e con la considerazione che gli effetti collaterali possono solo disturbare i deboli, non quelli che contano e che cambiano le vicende umane.


E un popolo senza palle e decoro, non fa altro che confermare queste valutazioni, che un governo strano, di sinistra, come quella di una volta che si faceva largo nell’immaginario, ha stracciato, rimescolando le carte, senza averne donde, con quella capacità umana di persone con un cuore, una coscienza, un carattere, una dignità.

 www.ilbollettinoirpino.blogspot.it

Alexis Tsipras ha creato un alito di fresca inquietudine che vola nel tempo: gli individui alla Renzi, e Merkel,  ed il resto dei compari europei, restano destabilizzati da tanta fermezza, perché li mette davanti ai propri limiti, e proprio per questo sperano che la Grecia faccia marcia indietro, in modo da dare un esempio di terrore che difficilmente poi si riuscirà a superare.



Il regime tornerebbe alle sue bugie addomesticanti, l’Italia che descriveva il piccoletto fiorentino sarà sicurissima sotto ogni aspetto, il 41, 3% dei disoccupati giovani restano solo un espressione “non stabilizzata”…come sproloquia il ministro Poletti, il debito pubblico aumenterà, ma come se non fosse, la disperazione, invece, sarà una mera considerazione freudiana senza valore.

Stativi buoni.

Roy