Questa mattina, alla
lettura dei giornali, il presidente del Tribunale partenopeo, Ettore Ferrara,
si è letteralmente infuriato e ha diffuso un durissimo comunicato: “In
relazione a quanto pubblicato oggi da alcuni organi di stampa, e già in data di
ieri anticipato da alcune Agenzie e su alcuni siti on line, con riferimento
alla vicenda riguardante il ricorso del Governatore della Regione Campania
avverso il DPCM che ne aveva disposto la sospensione dalle relative funzioni, a
tutela dell'Istituzione che rappresento e mia personale, preciso che non uno
dei termini e delle espressioni in forma virgolettata a me attribuite, è
contenuto nell' asettico e stringato comunicato diffuso dalla Presidenza del
Tribunale unicamente per dare notizia della decisione, nè può ritenersi mai da
me o dal collega estensore del decreto pronunciato o scritto, trattandosi
verosimilmente di espressioni estrapolate dal contenuto del ricorso
sottoscritto dai difensori del ricorrente”.
A volte non tutte le ciambelle riescono col buco;
se avessimo voluto provare la malafede della
magistratura napoletana, sarebbe stato molto difficile, seppure evidente, ma il
caso c’ha messo la sua, ed ecco che questo tanto “frettoloso” magistrato, in
pieno orgasmo, pur di dimostrare la sollecitudine per una decisione appagante le aspettative del “governatore”
e del capo del governo, non ha trovato di meglio che copiare il ricorso e farlo
diventare sentenza…!
Non se ne può, questa sinistra sconcia e
prevaricatrice, non sa vincere senza truccare le carte: “a voglia” di smentite, i fatti sono là, e mò
ci vorrà qualche altra legge ad personam, perché si stabilisca che la magistratura
napoletana da oggi in poi è legittimamente abilitata all’interpretazione ed
alla valutazione delle leggi.
“Qualora la stessa riscontrasse, a suo insindacabile
giudizio, errori e inapplicabilità, potrà senz’altro annullare, variare o
sospendere la legge di cui.”
Siamo in attesa perché Renzi provveda…!
Stativi buoni.
Roy
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