Ho visto il volto di Angela
Merkel trasfigurarsi davanti alle lacrime di una ragazzina libanese da quattro
anni integrata tedesca, più per la
rabbia di essersi trovata coinvolta in una situazione difficile, dalla quale
sarebbe uscita comunque perdente, che per il dolore di chi improvvisamente si
vedeva crollare il mondo addosso.
La politica, l’economia, la
finanza, “dei” di un mondo perverso al quale, fortunatamente, non tutti vogliono soggiacere: i cosiddetti
perdenti, nuova definizione secolarizzata per una scelta miope ed egoista, alla
quale non esiste appartenenza definitiva di nascita, ma solo convinzione idiota
fondata sul vantaggio momentaneo.
A Treviso si combatte contro
i profughi, c’è chi non ci sta ad essersi indebitato per pagare il mutuo di una casa “sporcata” dalla presenza
di queste persone, meno umane di chi sta meglio.
Siamo una manica di stupidi
italioti, votiamo ladri e delinquenti che ci derubano dalla mattina alla sera
senza dire una parola, con chi è più debole, invece, esce tutta la nostra forza
di codardia.
Purtroppo non c’è fine alla
vergogna, e noi siamo questo, un popolo di servi pronto a tradire per un piatto
di lenticchie.
Stativi buoni.
Roy
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