giovedì 30 dicembre 2010

il 2011

Chiudiamo un anno malevolo per tanti versi, pronti ad iniziare il nuovo sulla stessa falsariga.

Credo che la notizia che contraddistingua il 2010 sia Wikileaks, ma per noi italiani forse Pomigliano prima e Mirafiori poi.

La forza del denaro in barba ad ogni libera espressione di modernità e progresso, riduce alla barbarie ogni atteggiamento riformista; si torna al feudalesimo, chi vuole mangiare si attenga alle regole del padrone, chi vuole continuare a vivere prostituisca se stesso ed i propri cari.

Possiamo usare poi tutte le terminologie idonee e meno amare, ma la sostanza è questa. Sergio Marchionne è il nuovo padrone d’Italia, tutti si sono abbassati i calzoni davanti a questo nuovo re sole: camuffando una scelta cieca per incapacità manageriale, quale adeguamento a logiche imprenditoriali che ogni mercato sta abbandonando, lasciamo che stupri lavoratori, governo e sindacati. La forza dello Stato si misura anche dai comportamenti di un signore di nome Lula, che come Geddafi o Putin festeggiano con il re degli anfitrioni dal sorriso smagliante, per poi fare ogni cosa senza considerarci minimamente, tanto si sa, gli italiani sono spaghetti e mandolino.

Un occhio, ‘mo ci vò, al cieco di Gallipoli, seguito per giorni da una squadra d’attacco della Finanza, che, udite udite, è riuscita a a sconfiggere dopo 40 anni, un falso invalido che truffava € 400, 00 mensili…! Ora che abbiamo messo fine allo scandalo di un poveretto che viveva con una pensione da fame, abbiamo risolto i problemi italiani.

Per ultimo lo IOR Pontificio, finalmente, dopo anni di attività criminose, Benedetto XVI mette una toppa e chiede il carcere per chi perpetrerà le nefandezze finora scoperte dai magistrati, ma sempre coperte dal Vaticano.

Ricordiamoci che il 1° non è una porta che si chiude sul passato, ma è una data inutile da festeggiare.

Stativi buoni.

Roy

lunedì 27 dicembre 2010

Il Sindaco di Sperone

Salvatore Alaia è al 4 giorno di sciopero della fame, a Natale quando il Presidente Caldoro festeggiava con la famiglia, si abbracciava dando auguri di felicità, Alaia era al freddo ed al gelo, dimenticato: al male non c'è limite. Caldoro mostra con i comportamenti una faccia in netto contrasto con quella fisica di bravo ragazzo. Già nei preludi delle elezioni regionali scorse, descrivendo l'atteggiamento servile di questo presidente sul palco, in occasione della venuta di Berlusconi, ebbi una gran brutta impressione: quello che accade con il sindaco all'addiaccio è la conferma.
Qual'è la solidarietà di cui parliamo e che tanto si riconosce nella storia di questa regione? Dove sono i compagni di partito? Dove sono tutti?
Buone feste


Roy

domenica 26 dicembre 2010

Natale 2010

Vorrei scrivere che quest’anno il Natale si sia contraddistinto per la sua vera essenza spirituale: abbiamo finalmente riscoperto che il 25 dicembre nasce Gesù nei nostri cuori, la vita sarà diversa, ci occuperemo della sofferenza, ci interesseremo agli sfortunati.

Purtroppo non è così, i ciechi non parleranno come i sordi, tanto per parafrasare una canzone di Dalla; la realtà, se vogliamo, peggiora, siamo e restiamo abbarbicati al nostro, non sopportiamo nulla che ci smuova, “vada a fanculo il mondo intero purchè lontano da me”.

Ho un magone, nonostante ogni preghiera, gli operai della Vinyls, della Tirrena, della Federal Mogul, della Thyssen Krupp ed altre realtà piccole e grandi subiscono la logica nefanda di quel 10% ricco che trattiene il 50% della ricchezza di questo paese, insensibile oltre la propria vita di quella degli altri, assente ad ogni richiesta d’aiuto, sordo ad ogni lamento. Maledizione.

Maledizione per quei ragazzi che dormono nella scuola a Palermo, al freddo che uccide gli invisibili o gli extracomunitari che si ricoverano di notte nelle stazioni del treno, maledizione per i carcerati, i malati, i bistrattati. Maledizione.

Gli auguri riempiono lo spazio degli sms, belle parole, frasi altisonanti, poesie gratuite che nulla costano, anche un minimo impegno del nostro preziosissimo tempo: buon Natale ipocrisia, felicità codardia, serenità a tutti noi che non meritiamo un guaito di dolore di tanti animali abbandonati per la loro incapacità di tutelare i nostri divani.

Vorrei piangere.

Roy

martedì 21 dicembre 2010

Padoa Schioppa

E' vero che ogni morto diventa un eroe, ma che La7 lo voglia ancora vivo è proprio troppo.
Al TG di oggi durante la panoramica sugli intervenuti al funerale dell'ex Ministro, mentre andavano i primi piani di volti "sconvolti" del repertorio politico, ad un certo punto è passato anche Padoa Schioppa, sorridente, forse per l'occasione che gli veniva concessa: partecipare al proprio funerale. Ennesima dimostrazione di come veniamo turlupinati dalla televisione, è stato un errore da poco per gli interessati, ma poco ci vuole per imbrogliare il telespettatore, che ancora dice: l'ho sentito al TG.
Figuriamoci ora le prese di posizione contro Wikileaks che trasmettendo documenti ufficiali, deve essere crocifisso: non chi ha fatto ma chi lo scopre.
Queste le logiche di un mondo finto, dove Fini si spaccia per una brava persona che insabbia, appena gli danno occasione, la morte di Calipari; dove Casini, accortosi che perdeva pezzi rispolvera il suo senso civico, e crede nella durata della legislatura. Insomma basta, ma toglietevi di torno.
Buona serata.

Roy

lunedì 20 dicembre 2010

Il Santoro furioso

Ahimè la sinistra italiana ha perso i buoi e cerca le funi: il malanimo di questo giornalista è tutto rappresentato nei servizi del programma fazioso come mai ed oltremodo osceno per le ragioni ed i modi. Non è sopportabile che un signore utilizzi la televisione pubblica per perorare sue aspettative od interessi. Anno Zero, di nome e di fatto, ormai in un baratro di acrimonia, non trasmette manco per un attimo un senso di equità giornalistica, ed anzi, forte anche di rappresentazioni scellerate di uomini di destra, vedi La Russa, persegue pervicacemente un disegno che non appassiona manco quelli della sinistra più becera, tanto è esagerata ed incredibile la disamina nei servizi. Perseguitare un parlamentare che per quanto opinabile è pur sempre una persona, con una storia che per quanto difficile, nulla centra con l'azione di voto nell'ultima fiducia al governo. Controllare i conti, sfottere la mamma di 90 anni, creare zizzania nel paesino dell'onorevole, al solo desiderio di fargli pagare la mancata defenestrazione di Berlusconi, ha del grottesco oltre che dell'infame. La destra italiana mostra tante carenze in quest'occasione per la sua incapacità di fronteggiare con la stessa moneta le tante trasmissioni di sinistra, e badate bene, non faccio il tifo per Berlusconi, ma quando mi accorgo che il conflitto di interessi è unilaterale fintamente, mi capita di dissentire.
Stativi buoni

Roy

domenica 19 dicembre 2010

La madonna argentina

 






Evita Peron morì il 26 luglio del 1952; questa signora di umili origini riscattò anni di inciviltà e di mal governo nella sua patria, l'Argentina.

 Donna bellissima, fu amata dal popolo che aveva aiutato oltre le proprie forze, così teneramente da essere paragonata a Maria. 

Evita fu statista vera, tutto fu sacrificato al bene comune, perfino la sua salute, che non le consentì di vivere oltre 33 anni. 

Il pensiero che va, in un momento di riflessione interiore aiutato dal periodo d'Avvento, raccoglie attimi di spiritualità così intensa da dimenticare la pochezza che ci circonda: quelli che contano sono mal rappresentati da un'orda di figuri che interpretano un ruolo che non gli si addice.


Gli uomini di governo e d'opposizione mi disgustano; nessuno e ribadisco nessuno, riesce a volare alto, nessuno rappresenta realmente le istanze della povera gente, degli indifesi, dei malati, degli indigenti, degli invisibili. Nel 2010 muoiono nella civilissima Italia per il freddo, persone all'addiaccio; giovani mettono a fuoco la Capitale, 5000 auto restano 18 ore in autostrada senza che nessuno presti aiuto, bruciano vivi in casa perchè non possono permettersi un pò di calore: ed i nostri rappresentanti stanno a guardare, pensando alle elezioni o ad accordi interessanti per il prosieguo della legislatura. Non c'è niente da fare, purtroppo, il demonio ha terreno fertile, ed Evita che ci guarda forse è felice d'essersene andata così in fretta.
Buona giornata.

Roy

giovedì 16 dicembre 2010

Le alchimie inventate da Mastella

Vi ricordate come nacque l'UDEUR? Improvvisamente, nel 1999, Clemente Mastella uscì alla ribalta parlamentare con quattro gatti in cerca di visibilità ed egli stesso di potere contrattuale. L'espediente ha consentito al buon Clemente di tirare avanti fino al 2008 quando dietro ispirazione berlusconesca, fa cadere il governo Prodi con i suoi tre felini che poi diventano due, ma guadagnandoci uno spazio con la destra al parlamento europeo. Questo è il massimo raggiunto dall'inventore dell' imbroglio, però diamo atto alla fantasia partenopea che ha lanciato l' ignobile moda. Tutti coloro che meditano il diritto di un posto al sole hanno fondato un partito senza voti di cui sono divenuti segretari nazionali, un pò come se a casa mia mi nominassi colonnello, mio fratello capitano e mia madre sergente. Ma loro ci credono, avvertono l'importanza del ruolo, si organizzano, creano nuovi soggetti politici, si imbellettano e pensano di essere diventati qualcuno: finalmente i giornali verranno a chiedere i risvolti del futuro politico del Paese. Noi li abbiamo eletti, li abbiamo rimpinzati economicamente, e loro tronfi, organizzano cazzi che non sono nostri. Il popolo italiano fatto di pecore e beccaccioni, tardivamente si sveglierà e trovandosi al cospetto di questi ridicoli, si contorcerà dalle risate. Amare, però nel momento in cui penserà che se Fini, Rutelli, Berlusconi, Bersani, Casini sorvolano, le aliquote fiscali sono ai massimi europei, il debito pubblico è salito ancora di più come la disoccupazione; gli "onorevoli" che vanno in TV soffrono i problemi economici del povero cittadino che non riesce ad arrivare al 15 del mese, come se fossero determinati da una malattia, non dall'euro fortissimamente voluto e mai contrastato.

Vulitivi bene.

Roy

mercoledì 15 dicembre 2010

La Campania eccellente

Napoli sinonimo di lassismo, incapacità di governare, ruberia e spazzatura. Quando leggiamo della città più bella del mondo, proviamo una stretta al cuore per come si riesca, per l'azione di pochi banditi, a distruggere anche la storia, la cultura, la bellezza. Arrivare su via Caracciolo, fermarsi a pranzo in un ristorantino lungo mare, godere del profumo luminoso del sole di Napoli è un'esperienza che per quanto possa ripetersi, resta sempre unica, come unico è il napoletano, compendio di cuore ed intelligenza, saggezza ed arguzia. In un mare di negatività disegnata, fa piacere sapere che la Campania ha inventato un'operazione di rilancio del trasporto pubblico acquistando treni e mezzi di trasporto che possono essere utilizzati con il biglietto Unico, idoneo alla fruizione di qualsiasi opportunità di movimento pubblico sul territorio regionale. Altre regioni stanno copiando il sistema che ha dato grandi risultati al pendolarismo campano, problema irrisolto in molte zone d'Italia. Salerno, altra perla italiana ha fatto scuola con la propria organizzazione amministrativa, tanto che funzionari di amministrazioni settendrionali hanno fatto stages nel Comune del sindaco De Luca. Smettiamola di piangerci addosso e liberiamoci dalla mala erba come la Iervolino per esempio, dotiamoci di politici capaci ed onesti, scremiamo il pubblico impiego dalle metastasi degli imbroglioni perdigiorno, sinteticamente: vulimmoce bene.

Roy

martedì 14 dicembre 2010

Vincenti e perdenti

Definizioni in uso fra coloro che hanno avuto il piacere di trovarsi in situazioni sociali vantaggiose per capacità o per fortuna: o meglio per tutte e due, se è vero che l'una non esisterebbe se non ci fosse l'altra. Una vita condizionata da un benessere selvaggio, fa perdere di vista l'essenza stessa del reale, una permanenza forzata nell'agio non ci rende migliori, anzi, causa una paralisi parziale del cervello che non riesce a discernere il bene dal male assoluto, ma solo quanto serva per migliorare la propria situazione economico sociale, unico bene capace di far dimenticare la noia del quotidiano, così diversa dall'ansia generata dai disagi della vita vissuta.
Ieri ascoltando un intervento del direttore del Giornale, Sallusti, mi sono accorto che il berlusconismo è veramente un malanno ai cui virus è difficile reagire.
Mario Adinolfi, PD, giornalista, lamentava che lo Stato non permette che un cittadino operaio, se pure fortunato ad avere un lavoro, possa pagare tranquillamente il fitto o, ancora più difficile, il mutuo, e questo capita anche a persone 40enni: Sallusti tagliava corto definendo, con disprezzo, fallito chiunque si trovi in queste condizioni. Una volta un Vescovo in un'omelia domenicale, definì Gesù Cristo il più grande fallito della storia; fallire nonostante l'impegno, non è sinonimo di meschinità, è atto di sofferenza dura, è provare sempre più la resistenza, mettere in dubbio il carattere, discutere le capacità. L'uomo è tale per la voglia indistruttibile di rialzarsi, di mordere con forza la vita, di perseguire i propri ideali senza scoraggiamenti, di riprendere a combattere anche da posizioni di netta inferiorità. I cosiddetti vincenti devono dimostrare tutto ciò, e, credetemi, ho visto solo suicidi quando questi signori sono caduti.
Stativi buoni.

Roy

lunedì 13 dicembre 2010

la caduta dei sindacati

Nessuno si accorge o nicchia apposta, che stiamo ritornando ai tempi dei latifondi o delle industrie americane che facevano della propria forza economica la logica della contrattazione operaia: cioè nessuna contrattazione, o bere o affogare. Questo bel tomo canadese, perchè mi pare che di italiano non abbia niente, in due botte, in pochi mesi ha annullato secoli di lotte operaie, secoli di scioperi cruenti, di bastonature, uccisioni, minacce. La gente che ha combattuto sacrificando la propria vita, quella dei familiari, degli amici, dei compagni, si trova in un attimo tutto vanificato; un'azienda, la più prestigiosa ed anche la più sostenuta da sempre, la FIAT, si mette di traverso sfruttando vilmente un momento drammatico per gli operai a rischio continuo di licenziamento, e fa valere la propria forza di preminenza sui poveri: attacca senza dichiarare guerra, come fecero i giapponesi a Pearl Harbor, sfruttando l'incapacità di reazione per manifesta inferiorità. I giapponesi vinsero la battaglia ma persero drammaticamente la guerra; Marchionne, invece, quando si accorgeranno che è un manager finto, potrà essere al massimo defenestrato, con principesca buonauscita che gli farà dimenticare presto il dolore di essersi ritrovato un idiota. Purtroppo non gli potremo scaricare nessuna bomba addosso, tanto per fargli provare un pò di affanno come capita agli operai che già non riuscivano a tirare avanti con il poco, a confronto con la realtà nuova determinata dall'AD FIAT. Prima che le strategie in risposta ai dictat torinesi possano incanalarsi su una strada di violenza, sarebbe bene che il governo entri in gioco rimediando alle brutture cui stiamo assistendo; prenda posizione e dimostri una volta per tutte che nessuno può arrogarsi, di punto in bianco, il diritto di annullare anni e anni di battaglie sindacali, generatrici di lutti e tragedie in virtù di un traguardo incommensurabile: la dignità.

Stativi buoni.

Roy

domenica 12 dicembre 2010

facciamo il listone degli schifati

Non se ne può più, ma dove mi giro giro trovo squallore, nessuno è all'altezza di questo paese, chiunque arriva in alto si fa i cazzi suoi: nell'ultima storia del Padrino, Al pacino si confidava con il Cardinale che poi sarebbe diventato Papa Luciani, raccontando che più saliva nella gerarchia sociale e più aumentava il fetore. Non voglio parlare più di nessun politico, a destra, centro e sinistra, c'è il nulla: personaggi da operetta che si spacciano per umani. Noi stiamo a guardare, ma io non mi sono mai sentito spettatore e basta di ciò che mi riguarda, che riguarda il mio paese, i miei figli, i miei amici, tanti che non sanno difendersi. E' ora che ci riuniamo sotto una bandiera di umanità, un'effige che ci faccia riconoscere quali assertori del diritto e della giustizia, lontani dai magistrati corrotti che abusano del potere, dai politicanti che si impegnano esclusivamente di argomenti utili a se stessi, di amministratori che favoriscono parenti o amici, di forze dell'ordine incapaci e supponenti: basta! Sottoscriviamo un documento propositivo per la sussidiarità alle esigenze dei cittadini, e con esso racchiudere quanto sia indispensabile alla vita onesta e disinteressata di uno Stato; puniamo una volta per tutte coloro che non sanno fare il proprio lavoro, fra questi anche chi punisce deve essere giudicato e diamo finalmente valore ai sentimenti etici che saranno i traghettatori delle nostre scelte. Per esempio vorrei far capire che la FIAT dopo anni di sfruttamento di questa Nazione non può consentirsi di minacciare, ma sarà essa stessa minacciata di requisizione per un bene superiore : ma così non ci sarà più imprenditoria se si dovesse pensare che la propria industria possa essere confiscata, chi verrebbe ad investire da noi correndo questi rischi? Tanti, certamente coloro che non hanno riserve mentali, coloro che vogliono portare sviluppo agli altri oltre che a se stessi, tutti quelli che non hanno il piano B come Marchionne che io arguisco: prendi la borsa e scappa. Uno Stato forte con i forti, al contrario di quanto fa ora, comprensivo con i meno abbienti è quanto si era pensato con i primi raggruppamenti. Uno Stato che ha a cuore le esigenze dei cittadini, uno stato che consideri quali possono essere i disagi e quindi legifera in tal direzione: non un mostro che fa pesare sulle spalle dei consumatori il carico della lex, dura lex, anche se palesemente ingiusta. In America quando durante un processo penale l'accusato rifiuta di rispondere per il 5° emendamento, automaticamente perde ogni garanzia sociale, fosse anche l'assicurazione sanitaria; non ci si aggrappa al sistema inadatto che consente a Tanzi di godere 18 anni di reclusione a casa, perchè anziano: questo signore ha determinato parecchi suicidi e stati di disperazione, e sa che comunque andando avanti con i gradi giudizio, presto sarà fuori. E' l'ingiustizia che genera reazioni incontrollate nel cittadino, è la dipendenza dal denaro che costituisce condizioni di illegittimità, è l'istruzione subliminale dei mass media che costringe le coscienze.
Fatimi sapè.

Roy

venerdì 10 dicembre 2010

un parlamento fantastico

Viviamo un'Italia meravigliosa per quanti si adoperano per il nostro bene: il Parlamento si chiude 10 giorni senza possibiltà di lavoro, per noi, per noi c'è la compravendita dei voti, sempre con uno sguardo al bene degli italiani Fini fa il doppio mestiere di Presidente della Camera e capo Partito, il partito creato dopo aver condiviso fino all'ultimo le azioni con Berlusconi. Ora tutti si impegnano per creare un altro "utile" al paese spingendolo in nuove elezioni ma con lo spirito di aiutare il paese, denunce incrociate sull'acquisto degli "onorevoli" che devo dire, fanno scalpore solo quando da sinistra vanno a destra e mai viceversa. La crisi imperversa ma le assunzioni private vanno alla grande, a Roma come in tutta Italia; l'esempio berlusconiano ha attecchito splendidamente per cui vediamo esseri insulsi e ridicoli, onorevoli, accompagnarsi con splendide fanciulle destinate ad importanti impegni nella pubblica amministrazione. Allora sopportiamo i Cassano che in virtù del conto in banca aggrediscono il prorio presidente di società, i reali d'inghilterra che scoprono gli umani che soffrono la quotidianità con sbigottimento, gli investigatori che non saprebbero scoprire dove hanno parcheggiato l'auto, un nobel che non può essere ritirato dal premiato, capi di stato che per logiche di mero interesse dimenticano l'etica ed i valori di cui si fanno paladini, Marchionne che continua a fare quello che vuole sulla pelle della gente e la Marcegaglia ci spiega i perchè: ah si incontrano a New York, Rienzi invece non deve incontrare Berlusconi ad Arcore...? Continuo? Forse basta così, per oggi. Stativi buoni.

Roy

gli extracomunitari e l'italiano

Ogni tanto mi piace raccontare la barzelletta del lupo e la tigre: qualunque cosa facesse il lupo in favore della tigre, questa lo picchiava, semplicemente perché il lupo le era antipatico.

Così gli italiani del nord che, dimenticando vigliaccamente di essere un popolo di emigranti, cerca in tutti i modi di disfarsi degli extracomunitari, necessari e forse indispensabili per la nostra economia. Già 30 anni fa dei politici di razza spiegavano che ormai l’italiano anche se ridotto alla fame, rifiutava i mestieri poveri e duri, da cui l’utilità dei cittadini africani o dell’est europa. Ed invece, ecco istituire prove d’entrata mortificanti per la loro stessa esistenza, permettere allo straniero l’accesso solo se in possesso della lingua parlata in Italia, come se questa povera gente si potesse trastullare nel proprio paese frequentando scuole d’italiano, se esistessero, invece di scappare da un’esistenza drammatica e disonorevole. Quando mai i nostri antenati o i nostri ragazzi che sono andati all’estero per lavoro, hanno subito una prova del genere: solo una mente retrograda, pari a quelle malate di alcuni capi di stato dispotici dell’entroterra africano, magari dediti al cannibalismo, poteva architettare questo vile espediente. Chiedere a chi chiede è forse la definizione di turpitudine. Siamo un popolo malato, non conosciamo la solidarietà, solo a chiacchere o se pensiamo di averne un tornaconto: la carità fa più bene a chi la fa, pensiamoci.

Stativi buoni.

Roy

giovedì 9 dicembre 2010

Wikileaks

Julian Assange è un individuo strano, certamente con un carattere straordinario, alla Robin Hood: forse poi scopriremo che è un criminale, ma al momento i criminali sono altri.

Gli americani sono il popolo della contraddizione per eccellenza, fanno della morale una bandiera, poi operano odiosamente nell’universo politico tanto da generare un disprezzo così profondo che difficilmente potranno mai sradicare. Wikileaks è una dimostrazione di quello che fanno gli USA, certo gli altri non sono da meno, ma almeno non si nascondono dietro un alone di santità; finalmente è venuto allo scoperto almeno in parte, il multigiochismo di questi stati capaci di qualsiasi misfatto in nome di una logica che si plasma a seconda delle esigenze. Putin, sappiamo, è un dittatore che non ha mezze misure nel sopprimere chiunque si frapponga fra lui ed il potere incontrastato, ma il nostro primo ministro lo sdogana continuamente perché fa affari con lui; in Francia abbiamo visto di quel ragazzo italiano imprigionato ed ucciso dopo aver subito mutilazioni. Potrei fare un elenco che non finisce, ma ora che sono stati sputtanati dai loro stessi documenti, vogliono togliere di mezzo Assange, qualche senatore americano ha chiesto la pena di morte…! Confucio ammoniva di non distruggere tutto quanto ci è superiore per sentirci migliori. Ora viene segregato senza possibilità di cauzione perché è a rischio di fuga: ma non si è consegnato da solo? L’atto scellerato gravissimo è uno stupro ad orologeria. Proprio così, Assange ha dei rapporti con due “signore” che dopo qualche tempo, proprio quando qualcuno le ha aiutate a riflettere, hanno ritenuto di aver subito uno stupro. Ma come, una donna subisce uno stupro e se ne accorge dopo, dopo i saluti, gli inviti a rivedersi, i baci e gli abbracci? Bene, questo è il pericoloso criminale fondatore di Wikileaks, capace delle più efferate nefandezze. Lui o chi l’accusa?

Stativi buoni.

lunedì 6 dicembre 2010

Siamo circondati

Belpietro, direttore di Libero pubblica nomi ed e-mail dei cosiddetti traditori: novella lista di proscrizione che tradisce il punto di vista dei "liberali" del PDL. Chiunque non serva Berlusconi , il signore di "una certa età, la star" come si autodefinisce, sarà messo all'indice. Sono dati pubblici, si schermisce, ed allora perchè perde tempo a riproporli? Vabbè qui siamo tutti con l'anello al naso e questo signore dall'aria saccente con il sorrisetto di chi ti vorrebbe prendere per culo, la sa più lunga di tutti, secondo lui. Intanto l'Eni fa affari anche in Irak dove Berlusconi con José Maria Aznar volle fortemente intervenire in spregio al volere italiano e del Vaticano: ma davanti al denaro non c'è Papa che tenga. Oggi sappiamo con Wikileaks che Berlusconi intasca tangenti dall'Eni; sappiamo anche che il parlamento mentre si discute sulla riforma della scuola approva, zitto zitto, una leggina che aggira un parere TAR della Sicilia che annullava un concorso farsa per l'ammissione di circa 400 presidi, evidentemente correlati a tutti i partiti . Ancora la giunta del Senato, sempre all'unanimità, questa volta senza l'IDV, annulla il processo contro Mastella e famiglia, Adams. Eurodeputato della destra, deve essere salvaguardato; Silvio c'è. Ma ora che ha raggiunto una certa età, 75 anni sono ancora certa età e lascio da parte ogni commento, stabilisce chi sarà il suo successore al Governo: ma fa tutto da solo? Vendola, in Puglia, con i soldi del capitolo libri, paga la buonauscita dei consiglieri trombati alle ultime elezioni: € 10.000,00 euro di pensione. Ultima sottolineatura per l'esclusione europea della lingua italiana nella commissione brevetti; sono anni che fuggiamo dalle espressioni di madre lingua perchè fa moda dire " intelligence, stalking, welfare..." ed ora di che ci lamentiamo, prendiamocela... e zitti: vorrei solo ringraziare di cuore quanti hanno lavorato negli anni contro noi stessi.
Quando voteremo mi dite di chi dovremo fidarci?
Stativi buoni.

Roy

sabato 4 dicembre 2010

amore

Un rapporto profondo di amorevole dedizione è come racchiudere la vita in una clessidra che allo stesso tempo scandisce il tempo prezioso dei momenti proteggendo e preservando dalle meschinerie delle azioni umane. Questo è il racconto di due persone che unendosi in una esistenza dolorosa e disagiata, hanno fatto opposizione forte e determinata alle vicende del quotidiano. Mai una volta è stata messa in discussione l’unione perché difficile e foriera di enormi difficoltà, mai una volta la santità dell’animo di lei ha mostrato sfaldamento, anzi, come se trovasse nuova linfa dall’ oscurità e si caricasse continuamente di nuove energie. Ah è proprio vero che la forza di una donna è incommensurabile, Maria volle sopportare la sua essenza di mamma subendo il dolore immenso di vedere il proprio figlio martoriato fino alla morte, ha resistito, quella resistenza che molti non hanno abbandonandosi con il capo reclinato alle onde che li sommergono. Questa donna incline al dono dell’amore è forse illuminata dal Signore che l’aiuta nel pensiero e nelle azioni. Una donna forte ma mite, determinata ma ragionevole, volitiva ma diplomatica, capace di unire fortemente con il sorriso che sua prerogativa, disunisce e disorienta creando soggezione e tranquillità. Quanto accade non può essere una casualità, questo è uno dei miracoli evangelici che colpiscono continuamente l’umano. La difficoltà è rendersene conto.

Grazie.

Roy

Mi sveglio la mattina...

ed osservo il nuovo dono della vita, qualche cane abbaia in lontananza, il vento rumoreggia fra le foglie degli alberi avvertendomi su quanto promette il tempo, mentre il buio lentamente lascia il posto ad una luce tenue di una giornata che forse sarà uggiosa ma ugualmente giusta. Quanto accade di brutto invece solitamente non è determinato dalla natura ma dall'uomo che fa di tutto per rendere sgradevole la vita. Accusa, truffa, fa finta di fare il proprio lavoro, quando c'è, provocando nefandezze ed atrocità: perchè la vita che interessa è la propria ed a volte manco quella. Ora se fossimo realmente umani, degni della definizione cesseremmo immediatamente di essere ignobili infanti. Pur di ottenere, siamo pronti a rinnegare il Presidente della Repubblica, pur di sfogare la nostra ira repressa, dimentichiamo chi siamo, che cosa facciamo. Berlusconi dice che Fini e Casini vogliono il potere, ed è vero, e lui che vuole? Fini è un traditore, è vero, e lui non ci ha traditi tutti con promesse mai mantenute? Con scelte di candidature dettate da sue basse esigenze, con commistioni opinabili, con atteggiamenti scurrili, con affari discutibili? Ah, meno male che la vita prescinde e continua nel suo perfetto svolgimento, dove tutto ha una ragione conseguenziale, e qualunque cosa accade è giusto che sia.
Stativi buoni.

Roy

venerdì 3 dicembre 2010

IL Marchionne cinese


Questo corpulento signore un po’ flaccido, dotato di grande fantasia imprenditoriale, lo si nota dalle sue scelte d’abbigliamento sempre così diverse nella loro univocità, ha scoperto che se fa incazzare la FIOM se la toglie subito dai piedi. Lui si sente forte per avere il coltello dalla parte giusta, vigliaccamente si avvale di una posizione dominante determinatagli dall’incapace mancanza di volontà del governo di essere reattivo. Il sindacato della CGIL ormai è diventato una macchietta nelle mani di questo manager dall’atteggiamento dispotico tipico dei politici di Pechino: o così o così. I sindacati e devo dire gli stessi operai, in considerazione di uno stato di subalternità grave, con un governo complice della FIAT, hanno dovuto cedere ai dictat torinesi se volevano che si continuasse a mettere il piatto a tavola, ed anzi il buon Marchionne si sarà dispiaciuto di non aver tolto di più, certo comunque di rifarsi successivamente. Il momento è arrivato, Mirafiori deve cedere all’arrogante figlio di puttana che scavalca anni di lotte sindacali e dispone che si osservino le sue direttive o lui va via: ma dove vai? La FIAT ha approfittato per un secolo dei finanziamenti italiani, lo Stato ha subito le cassa integrazione finte ed umilianti di un’azienda che appena non lucrava quanto si era prefissata, chiudeva le fabbriche e provvedeva a licenziamenti epocali, ed ora se ne va se non si fa quello che vuole. Il governo, conflittualmente interessato, non crea precedenti che poi il proprio capo potrebbe pagare con le sue aziende, e quindi non interviene con forza e determinazione. Gli sta bene che le aziende comandino col ricatto dei licenziamenti o, peggio, della chiusura degli stabilimenti. Purtroppo questa è una conseguenza del conflitto d’interessi di cui gode Berlusconi, proprietario di banche, assicurazioni, case editoriali e quanto fa lucro: ovviamente si guarda bene dall’imporre comportamenti idonei al benessere di tutti. Praticamente assistiamo quotidianamente al teatrino dei ladri di Pisa che la mattina si picchiano e di notte rubano insieme.

Stativi buoni.

Roy

La Libia ci mortifica

Un altro peschereccio sequestrato, l'amico italiano colonnello Mu'ammar Geddafi ci tratta come degli imbecilli, e fa bene perchè tali siamo: dopo tutte le prepotenze di questo beduino, noi ci stendiamo a pelle di leone, lui ci rioffende e noi gli doniamo sei imbarcazioni armate con le quali continua a sequestrare pescherecci italiani. E così via, altro che considerazione internazionale, questo governo ci carica di brutte figure, anche Fini che acconsente a chiudere la camera per 13 giorni solo perchè gli interessi superiori non sono i nostri ma i loro risultati parlamentari, fottendosene dei problemi del quotidiano. Ma di chi vogliamo parlare, ci vorrebbe sì un governo di salute pubblica ma senza Fini, Berlusconi, Casini, Rutelli e tutti questi turlupinatori che sono in parlamento.Dovremmo avere degli uomini veri che stanchi dei comportamenti fin qui tenuti, prendano le redini e ci trasportino in un'Italia migliore, o almeno diversa.
Stativi buoni.

Roy

martedì 30 novembre 2010

Il ministro senza cultura.

Bondi è proprio l'essenza del nulla: ex comunista ora estremo lecchino di Berlusconi. Dopo il cedimento della casa del gladiatore, non si è voluto dimettere perchè non si è sentito responsabile, ha provveduto a sistemare i suoi parenti e nelle more ancora non ha effettuato un intervento di messa in sicurezza a Pompei. Intanto crolla pure la casa del moralista ed il finto prete latita. Aveveamo proprio bisogno di circondare l'Italia di gente così: Zaia, Rotondi, Bondi, Bossi, Calderoli...niente. Gli italiani attendono risposte che non avranno, si continua a giocare, si straparla, i bravi studenti, alla stregua di chi li opprime, opprimono gli altri con azioni illiberali. Noi dobbiamo capire loro ma loro se ne fregano di chi lavora, di chi va in autostrada, di chi prende il treno. Se soffro io, soffri di più tu. Questo è lo spirito democratico che pervade queste logiche di sinistra che poi fanno del male alla politica. Gli studenti che rispondono al ministro Gelmini dandole del tu con arrogante scostumatezza, lanciano messaggi inquietanti di comportamento; sicuri di non essere strumentalizzati ed altrettanto certi della giustezza delle proprie azioni, senza infingimenti, senza un momento di dubbio, senza incertezze: anche il generale Custer era uomo certo e deciso quando mandò al macello migliaia di soldati per suoi errori di valutazione. Beati questi superuomini di nuova generazione che hanno tutto ben delineato nella propria mente, sicuri della ragione.
Ho sempre diffidato di chi ha solo certezze nella vita.
Stativi buoni.

Roy

Il ministro senza cultura.

La riforma di Maria Stella

Mi piace molto il doppio nome per una donna, la rende importante, perchè tali sono le donne specialmente per chi capisce che sotto sembianze delicate c'è forza e determinazione, a parità di condizioni, credo superiori a quelle del maschio. Molte volte mi è capitato di sperimentarlo e per mia fortuna ne ho tratto sempre benefici. Questa signora dall'aria trasecolata, mostra un carattere tosto, ha presentato non certo da sola, una riforma universitaria di rottura, con le sue luci e qualche opacità, forse, queste ultime, determinate da una visione sbagliata delle priorità di una nazione del ministro Tremonti, ma che con i giusti accorgimenti non penso peggiori la situazione scolastica nazionale. Da sempre il denaro attribuito alle università viene speso male e mai a favore degli studenti, la Gelmini lo ha stigmatizzato certo non per ridurlo ma per utilizzarlo meglio, ed ecco che Tremonti ha preso l'occasione al volo ed ha ridotto gli emolumenti: ora università che avevano corsi con un discente vengono penalizzate, giustamente, ma i baroni strumentalizzando i ragazzi, fanno la rivolta con il classico" armammoce e iatece". I finiani hanno imposto, da bravi politicanti, di togliere l'articolo che prevedeva risultati qualificanti per poter avere migliorie di stipendio, così da salvaguardare, evdentemente qualche amico. Nella media europea e mondiale le nostre università sono indietro, manco nelle prime 200, quindi produciamo poco e male, abbiamo raddoppiato le sedi per far posto a nuovi docenti che non hanno a chi insegnare. E' la solita storia, si toglie il pane dalla bocca di chi era abituato a sguazzare. Una mia ex mi disse quando chiedevo in tempi magri economia: ma a casa mia siamo abituati... Così con le clientele dei governi democristiani e socialisti abbiamo creato posti che non c'erano: pensate che De Mita in Campania per accontentare tutti si è inventato il doppio primariato negli ospedali e la doppia gestione negli Enti con società parallele...sic!
Non siamo mai contenti perchè alla fine ci sta bene quello che abbiamo.

Stativi buoni.

Roy

lunedì 29 novembre 2010

Il delirio d'onnipotenza di Berlusconi

A questo punto credo che il capo del Governo usi qualcosa di chimico. Wikileaks ci apre i top secrets amricani in cui viene descritto come un irresponsabile malato sessuale, incapace di governare lucidamente, e lui ride, lo subalternano ad un altro malato ex KGB qual'è Putin, e lui ride: non basta sfiduciare un individuo così, ma bisogna internarlo. Oggi non ride più ed accusa: le prostitute con le quali si accompagna sono state pagate. Certamente lo sono state, sono donne a pagamento, ma il problema è questo o la subalternità a Geddafi ed a Putin? L'inconsistenza politica internazionale o le sue esibizioni a culo nudo? Questo signore purtroppo vive in una dimensione determinata dai soldi e dal potere, ormai è tanto al di là del reale che sarebbe inutile fargli capire l'ovvio; la gente soffre e non vuole conoscere i particolari delle cazzate, sa solo che quest'uomo non era quello che pensava, questo squilibrato deve lasciare il passo a più persone che almeno si salvaguardino a vicenda, perchè credo anch'io come Feltri che non c'è al momento ricambio.
E dire che gli avevo creduto.
Stativi buoni.

Roy

sabato 27 novembre 2010

Giorgio Bocca l'antitaliano

La rubrica di Bocca sull'Espresso di questo mese canzoneggia i presunti lamenti del sud, mai ricco, sempre inferiore al nord, con autostrade e sviluppo che noi ci sognamo. Dimentica che l'Italia era Napoli e la Sicilia, dimentica che i rifiuti radioattivi ed inquinanti che hanno determinato l'inutilizzo delle discariche che lui menziona, sono anche suoi e dei suoi compaesani, dimentica che la prima autostrada italiana è stata la Napoli Pompei, dimentica, inoltre, che se fa ridere lui ed i suoi paesani dalle scocche rosse, la costruzione eterna della Salerno Reggio, lo si deve anche alle imprese nordiche che lavorano male. Anche le industrie sudiste vengono attaccate perchè incapaci di stare su un mercato e quindi, destinate al fallimento, mentre la FIAT chissà se sarebbe progredita se non avesse avuto uno Stato compiacente che le copriva le magagne a suon di quattrini dei contribuenti, anche sudisti, caro Giorgetto. Lo storico De Cesare che ci accusa di immobilismo industriale, non considera, ma come potrebbe se è uno storico, che la politica dei governi volle annullare lo sviluppo territoriale fondato su attività esigibili quale l'agricoltura, il turismo per privileggiare proprio il nord che privo di risorse si era inventato industrie che lo penalizzavano in Europa dovendo approviggionarsi all'estero della materia prima.
Le aziende di "ignoranti" contadini del sud che vivono in condizioni bestiali possono essere d'esempio nel mondo per l'organizzazione e la resa sui mercati. Credo che staremmo meglio se non fossero mai nati individui come questo giornalista, astioso e bugiardo.
Stativi buoni.

Roy

venerdì 26 novembre 2010

Berlusconi deve restare

IL problema non è Silvio, ma coloro che gli lasciano mano libera; è come un bambino che vuole raggiungere le sue aspettative che solitamente non combaciano con le nostre, quelle serie di chi si deve confrontare quotidianamente con la vita, quella dura che non ti lascia margine d'errore, altro che le cazzate di chi non soffre i problemi e che come si dice "spulletrea", nel senso che fa il galletto che si crea le ragioni dell'esistenza perchè ha tutto e si annoia. Ora dobbiamo assistere all'avvento di un'altra realtà iper: Luca di Montezemolo, altro rampollo illuminato che si sente capace, pure lui, di risolvere la crisi italiana, figlio dell'altra Italia, quella del godimento a iosa. Anche questo signore che non sa manco quanto costa un litro di latte, saprà farsi carico di disagi che non conosce.
Allora spartiamocela questa nazioncella tanto chi oserebbe opporsi alla forza del denaro, non c'è speranza che un umano vada al governo capace di sentire l'ansia del domani, l'angoscia del presente, e forse se pure accadesse quanto durerebbe? Dopo un pò " puro 'o police ce vene a toss.." ed il nuovo capo del governo imparerebbe e se non lo facesse resterebbe poco a cavallo. Credo, quindi, che se il governo restasse sotto controllo di qualche oppositore a Palazzo Chigi, come insegna la storia stessa di questa sede austriaca, ritornerebbe una forma di irredentismo storico atto a riportare l'Italia agli italiani, quelli veri. Un rispasto con la nomina di ministri veri e non pupazzi ridicoli che ogni tanto come fa la Gelmini si immedesimino in un ruolo che non è il loro e tentino perfino di firmare un futuro che non gli appartiene. Hanno scoperto che Fini e Casini si sono accordati per prendere in mano Governo e Quirinale; embè? Tutti fanno conti e conticini, mica è osceno se qui, quo e qua abbiano le legittime aspirazioni, l'importante è che non succeda.
Stativi buoni.

Roy

mercoledì 24 novembre 2010

il nord solidale.

Chiunque pensi che da solo riuscirà a gestire meglio il quotidiano non è di questo mondo: è di oggi la dichiarazione di Luca di Montezemolo che volendo entrare in politica ritiene che bisogna fare squadra, da soli non si raggiungono grandi obiettivi. Il Veneto, la Lombardia, il Piemonte, la Liguria, il Molise ritengono di fregarsene delle sofferenze altrui, anche il cattolicissimo Formigoni, abituato agli imbrogli elettorali per raggiungere i suoi fini, non ha pietà, la carità che legge nel Vangelo domenicale gli scivola addosso. Tutti siamo Cristiani e Cattolici, anche i preti pedofili, tutti amiamo la famiglia e riteniamo che sia fondamentale per la crescita e l'unione di uno stato salvo poi circondarci di amanti e tradire bellamente il sacramento matrimoniale. Insomma siamo un popolo di mendaci assertori dell'ovvio che messo alla prova dà il peggio. Quest'Italia che festeggerà i suoi 150 anni di unione è pervasa da una striscia di odio razziale legata alla roba ed al benessere ad ogni costo, crepi chiunque purchè gli affari vadano sempre meglio, non mi interessa se muore il figlio di un altro purchè non sia il mio: ma veramente pensiamo di essere al riparo da ogni bruttura? l'esperienza ultima del Veneto avrebbe dovuto far riflettere, ma niente, i rubicondi contadinotti " non ne fanno stima" come si dice da noi.
Bene, il sud ce la farà perchè l'Italia è il sud, e questi signorotti con le scocche rosse saranno ancora i nostri vassalli.
Omaggio a Formigoni e Zaia, esempio di se stessi.
Stativi buoni.

Roy

L'euro, un mostro

Quando Prodi gioiva della sua capacità di farci entrare nell'euro tutti sapevano che fine avremmo fatto, ma nessuno ci ha salvato. Già questo ci dovrebbe far capire da che razza di uomini politici siamo rappresentati, di destra o sinistra sono degli inetti: qualunque nome facciamo da Bersani a Bossi, da Casini a Fini, non possiamo rilassarci un attimo, questi fanno vergogna.
Tutti al governo, tutti distruttori di questa povera Italia e noi con essa, da quando è stato utilizzata questa moneta iniqua siamo stati penalizzati del 50% per gli stipendi e chiunque avesse già un reddito misero oggi si trova nella più bieca povertà.
Berlusconi interviene a Ballarò per difendere le sue scelte, con veemenza ed arroganza, offeso per le bugie, secondo lui: ma quando mai ha preso posizione contro i problemi seri dei poveri cittadini? Non ha mai sofferto la gravità dell'offesa prodiana, cambiare un euro con quasi lire 2.000, ridurre alla disperazione i cittadini senza intervenire preventivamente su quanto sarebbe accaduto. Già nella conversione immediata si sapeva che tutti avrebbero arrotondato, poi l'arrrotondamento sarebbe diventato aumento ed infine raddoppio d'equivalenza: la Fiat Panda che nel 1999 costava lire 9.000.000, nel 2001 € 9.000,00. Nessuno dei nostri governanti, Berlusconi in testa ha pensato che cambiando semplicemente gli stipendi senza adeguarli e permettendo ai commercianti ed allo stato di trasformare ogni biglietto da lire 1.000 in un euro, saremmo sprofondati nel dramma. Sono sorti i "compro oro", le finanziarie, i vecchi banchi di pegno di epoche tristi del passato. L'usura è decollata e mentre i poveri aumentavano a dismisura, i ricchi diventavano sempre più ricchi. Tutto questo ha fatto comodo a Berlusconi che ha lucrato con le sue aziende come non mai, i suoi utili sono raddoppiati, le accise salivano, le assicurazioni e le banche festeggiavano: ma fino a quando? Il limone spremuto non si può rispremere, i nodi sono venuti al pettine, il debito pubblico è salito alle stelle ed il PIL è sceso, in Europa i segni evidenti di Grecia, Portogallo, Irlanda e piano piano verrà il turno di tutti. Credo ci voglia un calmiere governativo per tutto con minimo e massimo e mantenerlo fino ad una ripresa vera in cui la pizza tornerà ad essere il cibo dei poveri di una volta.
Stativi buoni.

Roy

lunedì 22 novembre 2010

La voglia matta di Casini

Il bluff ante elezioni scorse di voler correre da solo fu visto ed il buon Pierferdinando si trovò spiazzato, fuori dal governo, alla luce dei fatti odierni con grandissimo disappunto. Le vicende ultime le conosciamo, si sta inventando di tutto pur di sedersi con Berlusconi, e sì che tutto quanto inventa ogni giorno con denominazioni ad effetto pare non colga, anzi si sta giocando quella piccolissima credibilità donatagli dal Vaticano: oggi siamo al governo d'armistizio...! Ma è scoppiata la guerra? Siamo nel ridicolo, qui ormai si spara di tutto, ed anche una giornalista come Lucia Annunziata si presta all'infantilismo di questo pseudo politico e chiede a Maroni un pensiero poetico sull'armistizio. Il Ministro sogghignando risponde divertito ad una domanda non domanda, ma seriamente afferma che da che mondo è mondo governa chi vince le elezioni e non il contrario. Mi pare giusto, ma dovendosi confrontare umanoidi si fanno proposte da ritardato e, chissà, vuoi vedere che qualcuno abbocca? Io penso che basterebbe sedersi ed aspettare, Silvio è entrato tanto nel pallone che ormai fa tutto da solo, si castra, si violenta, si autodistrugge. E' la parabola della discesa irrefrenabile che renderà tutto compiuto e finalmente non sentiremo più parlare di quest'ometto ridicolmente aggrappato alla patta dei pantaloni.
Stativi buoni.

Roy

venerdì 19 novembre 2010

sarà difficile scegliere un governo

La lega si pubblicizza degnamente in tv, pagano tutte le tasse nel paese, vogliamo affrancarci da queste sanguisughe dell'Africa del nord: Castelli chiede, ma stabilisce che il sud deve risolversi i problemi da solo.
Gli abitanti del nord non chiedono ma pretendono, in maggior ragione per il fatto che si è dato un aiuto perfino ai meridionali, loro mantengono l'Italia, noi siamo dei mangiapane a tradimento.
Poi dobbiamo assistere alla saga Saviano che controlla come due scolaretti Fini e Bersani che da bravi leggono, badando a non fare errori, il dettato. Bocciati.
Formigoni da onesto ciellino, in pieno spirito caritatatevole, asssurge con la declamazione dell'indisponibilità lombarda ad aiutare Napoli e chiarisce che Vendola deve vergognarsi nell'associare la 'ndrangheta e la mafia al nord, territorio di brave persone che nulla hanno a che fare con la malavita: loro sono solo gli evasori per antonomasia, quelli che non pagano gli stipendi ed i contributi come il Bologna calcio, quelli che uccidono mamme, padri, figli, cani, gatti e chi più ne ha...Il Ministro Raffaele Fitto per il rapporto fra le regioni si è permesso di chiedere collaborazione alle altre amministrazioni territoriali, ricevendo sprezzanti dinieghi;
ecco finalmente chiara ed inequivocabile la vera faccia dei contadinotti settentrionali, legati alla roba descritta da Giovanni Verga, vogliono fucilare sul posto gli sciacalli, vorrebbero uccidere chiunque tocchi i loro interessi e vadano a quel paese i poveri ed i negri, muoiano tutti ma dateci i soldi. Ma che bell'Italia ci ritroviamo, questo è il federalismo, la secessione, l'allontanamento forzato dei meno fortunati, l'aberrazione dei rapporti umani e solidali.
Voglio il federalismo, ma ricordiamoci di queste manifestazioni quando fra qualche anno i paesanotti verranno a chiederci il lavoro come hanno sempre fatto nei tempi che furono.
Stativi buoni

Roy

giovedì 18 novembre 2010

avevo un amico spacciatore

E' un ricordo di quando ero giovanissimo, il periodo in cui eravamo tutti amici ed in un paesotto com'è la mia città non si poteva fare certo gli schizzinosi, eravamo pochi e quindi ti prendevi quello che passava la parrocchia. C'era uno di noi che era sempre informatissimo sui prezzi della droga, delle differenze fra di esse, dove si poteva procurarla e così via;
quando gli chiedevamo come potesse conoscere tanti particolari ci faceva fare la figura dei retrogradi; non chiedevamo più. Un giorno scoprimmo che era lui stesso uno spacciatore.
Vedendo Saviano in tv provo sempre un disagio, quell'aspetto sofferto, credo artatamente, fa parte del personaggio, l'abbigliamento dimesso fa sì che possiamo anche compatirlo perchè i soldi che gli piovono addosso e che chiede alla RAI non si avvertono: lui soffre e noi con lui...! Lui è un grande scrittore ed anche paraculo, ci ha trascinato con il suo Gomorra nello squallore più infimo e sì che bastava ogni tanto ricordare quanto di maestoso ci fosse a Napoli ed in Campania, ma niente, andava meglio così, le turpitudini si trovano a Milano, Verona ed in qualsiasi interland degradato del mondo: grazie a lui la realtà criminale napoletana annulla la fantasia.
Bravo, ogni detrattore ha attinto a piene mani, le pubblicità degli altri paesi europei sconsigliano il turismo campano, la spazzatura è solo la rappresentazione di ciò che siamo e guai ad aver pietà: se ci conosci ci eviti. Ecco quindi il buon Robertino che partecipando a trasmissioni fiume in Rai indottrina antimafia, polizia e carabinieri: ma come fa? Non lo so, forse è della CIA o del Mossad!
Stativi buoni.

Roy

mercoledì 17 novembre 2010

Napoli ed il Veneto

Il colera napoletano si sta sviluppando proditoriamente ma sembra

che nessuno voglia preoccuparsene più di tanto, ormai siamo abituati ai disagi di questa città contraddittoria, genio e sregolatezza, osannata e vituperata e forse per questo passibile di unanime condanna.

Che importa se soffre e nostri fratelli, figli come noi, senza colpa debbano subire questa continua maledizione;

quella delle istituzioni che atavicamente approfittano di questa gente, quella dell’altra parte del paese che forse per manifesta inferiorità cerca il riscatto aggredendo e disprezzando per quanto si sono prodotto con le proprie mani.

Non è così, il popolo napoletano ha qualità e potenzialità al di sopra dell’umano, tante volte ha dimostrato quanto vale nella sofferenza e nella capacità di strabiliare per le sue intelligenze che hanno fatto storia nel mondo. Oggi il Veneto soffre, non si aspettava che potesse accadergli quanto succede a popoli meno organizzati, meno ligi, meno preparati, meno ricchi: purtroppo non è così, la malavita organizzata, quella stessa che fa parte di altre realtà, fa affari con le amministrazioni,controlla i suoi politici, sversa tranquillamente materiali radioattivi ed inquinanti, approfitta e fa profitto.

Oggi chiede aiuto, si raccolgono offerte, ma chissà se darebbe la disponibilità delle sue discariche a Napoli, se proporrebbe il suo contributo italiano, se libero dai legacci stupidi e ciechi di cosiddette logiche padane, solidalizzerebbe con i fratelli dell’unità d’Italia: vedrebbe finalmente la verità dettata dalla carità, da quella misericordia descritta nel vangelo che dona serenità e pace.

Questa è forse la colpa che imputo maggiormente a questo governo di superuomini toccati dal Signore, la sacramentazione del denaro che può tutto e che spinge tutto, grazie al quale un uomo fisicamente ridicolo, anziano ed impotente, possa pubblicamente vantarsi delle sue arguzie sessuali. L’abominio della razio comportamentale introdotta in questo paese sull’orlo del disastro economico, ci trasporterà alla distruzione morale, causa dell’annullamento dei valori familiari, fondamento del futuro di uno stato.

Come si è sempre detto i soldi non fanno la felicità ed è vero ma se utilizzati giustamente possono aiutarci ad ottenerla.

Stativi buoni.

Roy

lunedì 15 novembre 2010

L'Italia dell'Harakiri

Ieri abbiamo assistito all'ultimo atto di un campionato mondiale di F1 condotto splendidamente da un pilota con le palle come Fernando Alonso, vanificato dalla visione scellerata di una dirigenza che dovrebbe starsene a casa a fare la calzetta. Neanche per un minuto hanno pensato che bisogna guardare la luna e non il dito che la indica: mentre pensavano stupidamente a marcare anche al cesso Weber, perdevano di vista la matematica dimenticando che l'altro pilota, Vettel, stava vincendo la corsa..!Pieni di sè, hanno buttato alle ortiche un vantaggio che non poteva ammettere una sconfitta e per di più così cocente.
Berlusconi, vincitore delle scorse elezioni con un vantaggio stupefacente, distrugge tutto per una politica insulsa. Chiama politicanti di mestiere gli avversari confermando la sua insipienza: voleva diventare il padrone d'Italia, quasi riuscendoci, senza saper rinunciare agli stravizi ed all'arroganza di potere, perdendo in un sol colpo tutto quanto guadagnato.I professionisti della politica, quando si saranno sbarazzati dell'inconsistente Bersani, vero alleato del primo ministro, non riesco proprio a scrivere con la maiuscola, schiacceranno questo milanese da bere riducendolo in frattaglie così minuscole che non sentiremo più parlare di lui. I sondaggi lo danno vincente, hanno ancora la maggioranza...chiacchere, Berlusconi è finito, se non lo fosse continuerebbe a governare, mentre è con le spalle al muro e si è consumato tutti i bonus.
E' evidente che in questo paese di grandi uomini, noi ragioniamo con i più piccoli scambiandoli per quelli di prima, togliamoci dalle scatole questi signori inetti e ricominciamo.
Stativi buoni.

Roy

venerdì 12 novembre 2010

l'unità d'Italia compie 150 anni

Io mi sento italiano, ma veramente, non so chi lo avverta così profondamente, perchè vedo un'acredine furiosa nelle discussioni, nei dibattiti, in qualsiasi occasione di confronto.
Tutti contro tutti nelle situazioni topiche quando dovremmo essere uniti: un pò come fanno gli americani, mi vedrei impegnato a fare mio il problema altrui e quindi accantonare le antipatie o i preconcetti. La natura e la nostra inconsistenza ci stanno provando da tempo, i problemi sono tanti e quel popolo di bistrattati che risponde al nome, spesso offensivo, di extracomunitari o clandestini, si impegna per noi prima nei lavori umili che nessuno, anche il più povero vuole fare, e poi nel dare una mano per riaggiustare il distrutto: mi riferisco alle frane ed agli alluvioni che stanno provocando morte e distruzione. Ed allora, perchè nessuno vuole risolvere il problema spazzatura napoletano, che non è una colpa campana ma un'esigenza generata da contingenze incomprensibili? L'unione di un paese è la sua disponibilità ad accollarsi come si fa in famiglia, il problema di qualche sua parte: perchè capiamo che a chiunque può capitare un'evenienza veneta, un terremoto, un dramma ma poi non vogliamo che Napoli scarichi la spazzatura al di fuori dei suoi confini? La spazzatura è la peste che descrisse il Manzoni se non viene controllata, ma se un paese libero e forte dimostrasse la propria grandezza, basterebbe spalmare anche un camion per comune d'Italia e non buttare i soldi e la dignità in Svezia o in Germania. Si darebbe così il tempo e la possibilità di organizzare lo smaltimento in loco con quel che si decide, termovalorizzatori, thor od altro, ma senza ansie e guerre sociali.
Pensiamoci e facciamo autocritica, il 150° anniversario sta per arrivare.
Vulimmoce bene.

Roy

mercoledì 10 novembre 2010

vorrei avere la bontà di un cane.

E' di oggi la notizia di una mamma malata di diabete che è morta nel proprio bagno ed è stata vegliata dal bimbo.
La pulizia dell'anima di un bambino gli rende difficile pensare alle brutture della vita: la mamma stava dormendo e lui è rimasto lì con lei. Quest'ometto pulito aveva piacere a godere dei suoi giochi accanto alla sua mamma, perchè non restasse sola in quella strana posizione in terra, forse avrebbe avuto bisogno di lui, e lui era lì. Lo sguardo di uno dei tanti randagi che incontro in strada mi apre il cuore, proprio come quello di un bimbo che attende le decisioni della propria mamma o dell'adulto di turno: il padrone lo picchia e lui gli lecca la mano, qualunque sia la cattiveria che gli facciamo subire la perdona immediatamente ed anzi è pronto ai sacrifici più incredibili per chi lo fa soffrire, ma nulla è più importante per lui della speranza di una carezza, di uno sguardo.
Non dimentichiamo quanti animali abbandonati dalla cattiveria del padrone donano il proprio amore a chiunque lo richieda, quante veglie accanto al cadavere del padrone o quanti giorni all'addiaccio sempre allo stesso posto perchè il suo carnefice lo ha abbandonato. In abbruzzo nel dopo terremoto per giorni e giorni abbiamo visto in tv un cane fermo in attesa accanto ad una chiesa danneggiata, quante volte abbiamo saputo di cani che portati a diversi chilometri di distanza anche dopo mesi di viaggio hanno ritrovato la casa dove avevano riposto il proprio amore, dove come dei bimbi innocenti ed ingenui speravano di ritrovare affetto. La misura degli uomini si ha dalla capacità di essere caritatevoli, solo attraverso la dedizione agli altri siano essi umani o animali o vegetali si percepisce la grandezza: solo l'amore, quello che non chiede per sè ci rende veramente unici.
Vi voglio bene.

Roy

lunedì 8 novembre 2010

la novità: Fini...

Ieri abbiamo ascoltato l'ultima scempiaggine: Fini si erge come il famoso gallo sullo iazzo a salvatore della patria sciorinando cazzate galattiche a difesa di una scelta che altro non è se non la ricerca di nuovi spazi per i propri tornaconto. A questo punto sono seriamente in imbarazzo, l'Italia crolla, le intemperie la fanno da padrone, la cultura viene messa all'angolo, i ladri imperversano, il cognato si intesta una casa di proprietà AN, la gente povera sta sempre peggio e lui..? Lui si propone nuovo primo ministro e chiede al socio Berlusconi di dimettersi.
Ma come, non aveva promesso in tv le sue dimissioni quando si fosse scoperto che il suo degno cognato è il proprietario dell'appartamento a Montecarlo?
Quindi ora dobbiamo, da bravi bambini, associarci alle decisioni di questi signori che ci trattano come ritardati, Bersani continua nella sua inconsistenza, Ventola non si capisce che vuole, Di pietro alla stregua di Bossi sta a guardare perchè comunque vadano le cose diranno " l'avevo detto", Casini è l'ambiguità fatta uomo, un colpo qui uno là e vedrete che cadrà ancora in piedi con quella sua miseranda percentuale che gli consente di perpetrare i propri interessi. Chi altri....ah dimenticavo l'uomo che lavora tanto e quindi dobbiamo concedergli qualche evasione, qualunque sia, perchè lui lavora...
Presidente, ridicolmente dimentica che altri esseri umani, certamente più di lei vorrebbero lavorare senza averne possibilità, lo farebbero senza infingimenti ed una volta a casa starebbero con la propria famiglia e la propria anima.
Stativi buoni.

Roy

domenica 7 novembre 2010

le assicurazioni

Compagnie, alcune importanti, stanno disdettando contratti atavici con clienti che non solo non hanno prodotto sinistri ma che in tempi di vacche magre hanno contribuito a sostenere le imprese stesse.
Questo bel paese, pieno di poesie come Marchionne a capo della Fabbrica Italiana Automobili Torino, grande e capace di retribuirlo come fosse un emiro, deve la propria fortuna ad uno stato prigioniero dei vecchi sindacati che lo ricattavano continuamente, e pertanto elargiva miliardi a pioggia perchè questa azienda non creasse ulteriori problemi al sociale.
Gli Agnelli ci hanno marciato da sempre, non ci hanno mai rimesso un forchettina d'argento per pagare gli stipendi di chi lavorava per la loro "grandezza", mettevano immediatamente tutti in cassa integrazione e ci pensavamo noi a pagare le loro perdite. Non hanno mai avuto a cuore il benessere di qualcuno ma solo ed esclusivamente il proprio: hanno utilizzato le rottamazioni chieste a gran voce per poi aborrirle quando il super manager, sbagliando, ha ritenuto di non averne più bisogno, come per dire noi non abbiamo bisogno di voi, semmai è il contrario. La casta delle assicurazioni ebbe la capacità di rendere obbligatoria l'RCA automobilistica ma solo per l'automobilista alla mercè delle Compagnie che fanno e disfano a proprio piacimento, aumentano i premi, evitano la clientela scomoda, pongono condizioni capestro. Ma come funziona? La legge è uguale solo per gli indifesi? L'utente deve assicurarsi per forza, ma l'impresa può rifiutarsi o imporre ricattatoriamente prezzi inammissibili. E' la vecchia storia di questa nazione abituata a spremere il cittadino figlio di un dio minore, è il drago che ci azzanna e ci arrostisce, un vampiro che succhia e uccide.
Noi subiamo ma se ci rompiamo credo sia giusto ricordarsi di Terzigno.
Stativi buoni.

Roy

venerdì 5 novembre 2010

Il Veneto e Berlusconi

In quest'ultimo fine settimana è accaduto l'apocalisse, il maltempo ha colpito il fortissimo nord, il nord federale che tutto risolve da sé e che, in ginocchio, chiede aiuto come noi poveri meridionali;
certo loro si sono affrettati a chiarire che hanno fatto per bene ogni cosa mentre il governo, lo stesso del governatore Zaia, fino ad ieri ministro, non ha reagito puntualmente. Questi signori più di altri politici e politicanti che si avvicendano nei vari governi, hanno "na facc'ecuorno" come non mai: pensate che Berlusconi ancora caldo del caso Ruby, si è affrettato ad approvare una legge sulla prostituzione...sic! e Zaia che ha schifato fino ad ieri gli extracomunitari, gli stessi che stanno aiutando i nordici sconfitti, e i meridionali sempre pronti alla questua, quest'uomo di governo, si lamenta di se stesso facendo finta di nulla. Ognuno sconfessa quanto ha asserito due minuti prima, e se mi è permesso, vorrei dire che questi ladroni non sanno manco rubare. Li hanno scoperti tutti, si sono creati i problemi da soli ed ancora filosofeggiano.
Il governo nato sotto auspici inimmaginabili, dopo una legge elettorale nefanda da stato dittatoriale, con una maggioranza alla camera mai esistita nella storia repubblicana, è riuscito a scalzare sé stesso da una situazione di potere a prova di bomba: lo stato di grazia era così evidente che si era perso il gusto del rischio e quindi si è voluto creare il nemico dal nulla e distruggere quanto costruito. Ma che bravi, visto che Fini privo d'importanza e visibilità si agitava perchè spogliato del diritto di contare, lo estromettono cruentemente dal PDL creando il martire alla riscossa. Da qui in avanti gli errori sempre più marchiani di Berlusconi che aggiunge acqua bollente all' acqua calda.
Piccolo consiglio: Silviù fai l'ometto, rinnega te stesso se vuoi governare, ma se vai alle urne dopo quanto hai combinato fino ad ora, non sarai mai più nessuno.
Se mi sbaglio lo vedremo.
Stativi buoni.

Roy

giovedì 28 ottobre 2010

la bontà e l'immagine

Oggi è uscito un articolo su La Repubblica: i peggiori anni della nostra vita, resoconto dell'immagine e del volersi rappresentare ad ogni costo, oltre che utilizzare qualsiasi mezzo pur di riuscirci.
Purtroppo "avoglia" di spiegare quali siano i valori veri: già S. Agostino scriveva di come diamo importanza al fatuo e poca alle cose serie;
leggiamo di Berlusconi che continua a comportarsi da scolaretto ingenuo, abbiamo i nostri Corona o Lele Mora che si fanno leggere, un tenente dei carabinieri, ex miss abruzzo, si uccide, le condanne nella clinica degli orrori dove si operavano i pazienti senza che ci fosse bisogno e così via: ma allora siamo veramente circondati?
Credo proprio di si, anche se non lo ammettiamo.
Berlusconi è un buon uomo, ama fare del bene, € 7.000,00 di simpatia ad una ragazza bella e disponibile: l'equivalente di un anno di precariato, per una sera;
la mancanza di pudore nell'ammettere che fa il puttaniere insieme al tentativo di primo ministro, quindi lo si prende ad esempio, anzi Cicchitto lo difende quando Famiglia Cristiana lo apostrofa come un malato: è offensivo, dice il servo sciocco, mentre, evidentemente, trova educativo tentare l'approccio con una diciassettenne...!
Come dicevo siamo alla frutta, anche un imbalsamato come Cicchitto, alla sua età non trova un barlume di dignità che lo faccia almeno zittire dinanzi a tanto, ma pur di rafforzare la considerazione del padrone è pronto a dargli man forte.
E allora di che vogliamo parlare, meno male che c'è un aspetto sovrannaturale della vita che alla fine ha sempre l'ultima parola, quel Superiore che ha messo alla prova lor signori donandogli opportunità e talenti dirà la sua e, credetemi, avranno poco da controbattere.
Stativi buoni.
Roy

mercoledì 27 ottobre 2010

che cuore Napoli

Non è un caso se nel bene e nel male l'Italia vista da fuori confine è Napoli e gli italiani tanti napoletani: tutti i paesi del circondario di Terzigno stanno manifestando la propria solìidarietà e condividendo la drammaticità del momento con i vicini, arrivano a frotte, con pulman o altri mezzi per esserci. Napoli non fa il turismo macabro in Puglia, la morte è una cosa seria, parafrasando Totò, Napoli si stringe con chi, se possibile, è ancora più sfortunato, con chi non ha altra arma per difendersi dall'arroganza di chi non ha idee, se non la propria vita; non hanno dubbi i napoletani, combattono per una esistenza già difficile con la dignità che contraddistingue un popolo, e quest' Italia campana viene accolta con un boato calcistico, finalmente utilizzato degnamente, ed eccoli abbracciarsi e salutarsi come fratelli che incontrano fratelli, dove la serietà dell'umano spinge potentemente i sentimenti più veri alla ricerca di una lacrima nascosta.
Sono fiero in questo momento di essere un italiano napoletano, voglio bene agli italiani milanesi o veronesi perchè, pensateci bene, se sono italiani vuol dire che sono pure loro.....napoletani.
Vulimmoce bene.
Roy

martedì 19 ottobre 2010

I rifiuti campani

Non ne usciamo più, la Campania è l'unica regione italiana che non riesce a gestire se stessa ed abbiamo un Governatore che pare non abbia orecchie per ascoltare. Si è visto che ieri non ha ricevuto a Palazzo Santa Lucia i sindaci Irpini, capeggiati da un Senatore della Repubblica oltre che Presidente di una Provincia che è stata comoda fino ad oggi per smaltire le schifezze e le nefandezze campane. Ora, inopinatamente, ordina che si aprano alle esigenze napoletane le nostre discariche: è quanto mai idiota da parte di Caldoro inimicarsi Sibilia ed i sindaci irpini, e pretendere nel comtempo che proprio questi gli tolgano le castagne dal fuoco. Sibilia uomo popolare e di popolo ha le palle per non farsi maltrattare da questo signorino arrogante e cafone, oggi infatti sono state allertate le discariche irpine perchè non facciano passare un solo rifiuto, il super cafone regionale è avvertito, pensi che la sua è una carica non un regno, se non ha idee, come dimostra, allora faccia tesoro della situazione, scenda da cavallo e si confronti con le realtà irpine che da sempre sono state fonte di operosità costruttiva. Il suo vice, evidentemente non gli serve oppure non si parlano oppure, ancora, se ne frega del proprio territorio; allora si tenga stretto Sibilia, riconosca i propri limiti e si informi con internet come fanno gli altri al mondo a risolvere i problemi dei rifiuti, forse non ci ha pensato, ma esiste, per esempio, il Thor..!
Stateve buoni.

Roy

lunedì 18 ottobre 2010

L'Italia dei guardoni

Con l'omicidio di Sarah Scazzi si è ripetuto quanto accaduto in altre situazioni similari con omicidi più o meno efferati, in cui i media la fanno da padrone agendo sulla psiche del popolino; proprio quello che fa vincere un partito o un altro, quel popolino di "amici" con la De Filippi o altre trasmissioni che badano solo e soltanto all'ascolto, dove presentatori che nulla hanno nel cervello e nulla sanno inventarsi per rendere piacevole una trasmissione, diventano importanti trasmettitori di pensiero...! Con l'aiuto del nulla cerebrale degli ospiti, si fanno domande intime alle quali nessuno sa opporsi, già per il fatto che si sono presentati in trasmissione, dopo un avvenimento tragico, in un contesto in cui qualsiasi umano degno della definizione si sarebbe rifiutato di comparire o parlare: ma tant'è, la mamma di Sarah straparla in diretta TV ma poi non dice una parola davanti al feretro; nessuno l'avrebbe ascoltata, non c'era telecamera pronta ad immortalere per sempre l'immagine, non si sarebbe sentita diva. Immagino che ci saranno a breve altri casi emulativi, proprio ciò che cercano questi pseudo giornalisti che si fanno inquadrare mentre indicano la porta d'entrata del garage dove è avvenuto il sinistro, il guarde -reil dove si è schiantata l'auto, il citofono della casa dell'assassino: ma che schifo è? Questi sono i professionisti che a suon di quattrini si contendono le varie aziende televisive? Quando poi si sente un servizio ben fatto come quelli di Reporter in cui scopriamo le schifezze di questo o quel politico, questo o quel cammorrista, facciamo spallucce come se scoprissimo l'ovvio. Già, da questi servizi non c'è possibilità di farsi vedere mentre passiamo con i nostri bambini e moglie a seguito, non possiamo fare turismo macabro per poi immortalarci con una foto od una ripresa davanti alla porta dell'efferatezza o nel giardino del sospettato. Speriamo ardentemente che Sabrina sia veramente complice del padre, lo schifo deve aumentare per essere veramente tale, per piacere e far godere questa banda di miserabili che fa ressa tanto da costringere i carabinieri a recintare i luoghi: ma io recinterei questi turisti immondi insieme ai giornalisti che hanno causato tanto basandosi su ciò che avrebbero fatto loro stessi.
Credo che quando andiamo in Chiesa dovremmo pretendere che i lettori fossero autentici declamatori di verità, perchè si potesse con la capacità di questi signori, carpire l'attenzione per quanto si esprime, ascoltare seriamente i concetti per farli nostri; se pensassimo a quanto si evince dalle letture liturgiche domenicali, forse saremmo meno laidi nelle nostre manifestazioni.

Stateve buoni.

Roy

venerdì 15 ottobre 2010

Lo scarica barile di Maroni

Una partita della nazionale di calcio annullata per inconsistenza della sicurezza italiana, per l'atavica viltà di questo stato.
Un architetto che accompagnava i suoi bambini allo stadio di Genova ha dovuto lasciare all'entrata la bottigletta d'acqua e la maglietta del bambino perchè pericolosi attrezzi di morte, facinorosi dalla faccia terribile, pieni di tatuaggi hanno potuto immettere nello stesso stadio tronchese della grandezza di una vetiquattro ore atte ad aprire varchi nelle reti , pinze ed attrezzi contundenti, dopo aver rotto vetrine per la città: la lega a detta di leghisti delusi non è capace di amministrare le Città dove hanno vinto ultimamente, come speriamo che Maroni amministri la sicurezza italiana? Altro che vittoria otterrebbe la lega se si andasse a votare, daltronde sarebbe veramente peregrino sperare che quei contadinotti con un bel gruzzolo in banca, aridi ed astiosi, paurosi di un futuro non più facile, fossero in grado di gestire la cosa pubblica: l'estromissione dei meno fortunati e la ristrettezza di vedute per il bene privato da non distribuire agli altri, rende questo popolo del nord debole ed instabile.
Sono curioso di vedere che fine farà la lega.
Comunque il buon Maroni facesse un esame di coscienza, si ricredesse sulle sue qualità ed ammettesse, finalmente, che se ci fosse stato qualunque altro al suo posto avrebbe fatto meglio.
Questo è il governo, un altro migliore non c'è, Santoro utilizza la RAI a proprio uso e consumo e noi...? Preghiamo, è l'unica speranza : disse Papa Giovanni Paolo all'epoca della scelta di aggredire l'Iraq, Dio tace, stanco delle brutture di questa terra.
Abbiamo visto che tragedia è stata, io ho degli articoli dell'epoca, scritti da me, che aborrivano quella scelta di sangue ma purtoppo di cassandriana memoria.

Stateve buoni.

Roy

giovedì 7 ottobre 2010

ma che bello " Il Giornale"

Sallusti, direttore, e Porro, vice, indiziati di reato perchè preparavano nuovi dossier su Emma Marcegaglia, coinvolta nell'indagine sulle aziende paterne per i rifiuti tossici sversati illegalmente: certo non voglio difendere i Marcegaglia che ovviamente fanno parte di quella parte d'Italia che affamerebbe anche i Santi pur di lucrare, ma è singolare che Berlusconi continuai a gettare la pietra e nascondere la mano. E' singolare che il padre del partito dell'amore, della verità, della libertà non permetta a nessuno di contraddire le proprie scelte se non a rischio di sputtanamento mondiale.
Il padre d'Italia attraverso i propri giornali, e guardate che chi scrive si sente più vicino alla destra atavicamente per scelte, per tradizione culturale e per la propria storia, le proprie televisioni, RAI compresa, minaccia ed attua vere campagne diffamatorie per intimidire e quindi controllare chicchessia.
Badate bene non gli interessa se qualcuno delinqua, ma solo quando questi si mette contro la "patria" che è lui, deve capire che farebbe bene a sparire, perchè sventola immagini sbiadite di vecchi fantasmi che potrebbero essere resi noti.
Ma questa non è una pratica ricattatoria mafiosa? Quel Mangano che aveva in casa evidentemente non si limitava ad atti "eroici", come descriveva il buon socio Dell'Utri, ma praticava didattica comportamentale del perfetto brigante.
Quindi sintetizzando, il Governo non si interessa di poveri, di tasse che aumentano vertiginosamente, di bolli, di accise, di pedaggi nuovi su superstrade, di assicurazioni o di un elenco inverecondo di gabelle e gabelline che rendono difficile la vita delle famiglie normali, specificatamente diverse da quelle che frequenta Berlusconi, ma dei problemi personali del cavaliere.
Cerchiamo di ricordarcene.
Stateve buoni.

Roy.

sabato 2 ottobre 2010

ma come sono felice

Mi ritrovo a pensare che siamo praticamente circondati: esseri inetti se non criminali che cercano continuamente la sopraffazione approfittando del proprio stato, infischiandosene dei doveri civici, del rispetto dell'umano per prevaricare i deboli e gli indifesi. La scuola che ricca di simboli leghisti tenta di indottrinare i bimbi fino dalla tenera età alla stregua delle migliori culture sovietiche, il capo del governo che parimenti vorrebbe non ci fosse manco la Magistratura ad arginare le sue schifezze; gli assessori percepiscono le giuste tangenti, i media che secondo i propri interessi tessono lodi o denunciano illegalità per poi tradurre una bestemmia del 1° ministro quale un parola forte. Ma come va questo mondo privo di morale ed etica, dove la religione viene utilizzata, dove i laici senza vergogna la osteggiano con azioni invereconde per dimostrare la bontà della propria scelta, dove Busi a La7 elargisce le proprie verità che traspaiono continuamente di attenzione al sesso e forse solo a quello come fanno tutti quelli come lui, dove la fame del terzo mondo è un problema solo per chi ce l'ha, dove tutti straparlano ma non fanno una mossa per gli altri, dove pochi uomini giusti si impegnano per gli altri: ma che grandiosità è la morte.

Vi voglio bene.

Roy

lunedì 27 settembre 2010

l'arte di governare ovvero la politica

Fini deve avere un'idea alquanto bislacca dell'etica; l'abbiamo ascoltato a Mirabello dove chiamava con vari epiteti coloro che l'avevano perseguitato sui giornali, difendendo la propria famiglia: un mese dopo, non un anno, si rimangia tutto facendo la figura dell'imbranato e del fessacchiotto in balia di un cognatino truffaldino che ha fatto man bassa di quanto poteva senza che un volpone vecchio come Gianfri se ne accorgesse ed insieme a lui tuttti quei "galantuomini" come li chiama il Presidente...ma abbiamo l'anello al naso? Bene hanno fatto i giornali di Berlusconi a ricordargli come è difficile camminare rettamente e come è facile vedere lo stuzzicadenti nell'occhio degli altri e non vedere la trave nel proprio; ci ha ricordato da you tube che non ha mai avuto avvisi di garanzia, come se fosse un punto d'orgoglio essere onesti e non una normalità: credo che già l'asserzione lo condanni. Ma già, pensa che il mondo sia quello che immagina lui, anche se parla di bisogni e povertà in verità non ne sa molto come, daltronde, tutti i ricchi ed i potenti che si credono come i farisei di 2000 anni fa, segnalati da Dio.
L'arte di governare l'hanno confusa con quella di menare per il naso e noi soffriamo.

Ma iativenne.

Roy

sabato 25 settembre 2010

italiani svegliatevi

Non credo che tutti gli italiani siano talmente rincitrulliti da farsi ancora fare fessi dalla politica: badate bene, ugualmente a destra e sinistra. Pensiamo un attimo alla FIOM CGIL che pur di portare avanti i propri assunti, costringe i lavoratori a non lavorare, a patire la fame con le proprie famiglie: chiunque capisce che Marchionne ha fatto la parte del leone, ma anche il vangelo raccomanda di accordarsi con il nemico pur di evitare la prigione; la FIOM evidentemente non pratica, e quindi continua e persevera, come persevera Veltroni che da desaparecito africano è tornato alla ribalta più in forma che mai e, è inutile che lo rammenti, pericolosissimo per il PD che pure non trova il bandolo della matassa con il buon Bersani che prende schiaffi dovunque senza avere la lucidità di approfittare del momento no del PDL. Questo partito aziendale, personalistico, fondato per esaltare il piccolo duce, è arrivato al capolinea: è esploso per i propri limiti che se avrebbero dovuto renderlo inattaccabile in tempi di vacche grasse, quando tutti mietevano, si è rivelato un gigante dai piedi d'argilla, debole per le proprie sofferenze determinate dal diffuso costume immorale. E di moralità nessuno può parlarne, da Fini ed i suoi acooliti ad i fuoriusciti o cacciati ante litteram da AN, da Cicchitto al buon Silvio che scatena i suoi cani contro il Presidente della Camera richiamando nel contempo al buon senso ed alla misura...? Mi arriva sulla mail la notizia di "forza silvio" che gli affezzionati si ritrovano per leccare: ma a che serve questo partito che partito non è, a che serve pascolare tutti insieme aspettando ordini ed indicazioni alle quali non si controbbatte, ma veramente esiste così tanta gente che senza spina dorsale pur di ottenere qualche prebenda, si assoggetta vendendo la propria anima? Se è così io non voglio essere chiamato italiano, anzi come disse Totò al barese: villico ricordati che sei un ospite in Italia.

Stateve buoni.

Roy