mercoledì 27 ottobre 2010

che cuore Napoli

Non è un caso se nel bene e nel male l'Italia vista da fuori confine è Napoli e gli italiani tanti napoletani: tutti i paesi del circondario di Terzigno stanno manifestando la propria solìidarietà e condividendo la drammaticità del momento con i vicini, arrivano a frotte, con pulman o altri mezzi per esserci. Napoli non fa il turismo macabro in Puglia, la morte è una cosa seria, parafrasando Totò, Napoli si stringe con chi, se possibile, è ancora più sfortunato, con chi non ha altra arma per difendersi dall'arroganza di chi non ha idee, se non la propria vita; non hanno dubbi i napoletani, combattono per una esistenza già difficile con la dignità che contraddistingue un popolo, e quest' Italia campana viene accolta con un boato calcistico, finalmente utilizzato degnamente, ed eccoli abbracciarsi e salutarsi come fratelli che incontrano fratelli, dove la serietà dell'umano spinge potentemente i sentimenti più veri alla ricerca di una lacrima nascosta.
Sono fiero in questo momento di essere un italiano napoletano, voglio bene agli italiani milanesi o veronesi perchè, pensateci bene, se sono italiani vuol dire che sono pure loro.....napoletani.
Vulimmoce bene.
Roy

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