Obama a Milano, gli 850 euro di
biglietto non frenano l’evento che
è quasi esaurito.
E chi non potrà esserci,
pur avendo le pezze al culo, sarà
comunque gratificato di far parte del Pd,
un'elite di intellettuali.
Lì, il bla bla bla
si sposa con il nulla cosmico.
Termini astrusi verranno vomitati in
faccia a qualsiasi interlocutore, la
ragione sarà sostituita da una forma di
follia lucida e i fatti,
tutti circostanziati,
saranno sorvolati da pacche sulle spalle,
facce di gomma e sorrisi da bambolotti
di porcellana, quelli con l'espressione
sempre stupita e poco presente.
L'anti intellighentia in realtà, che
scimmiotta qualcosa, è sparita
insieme ai veri salotti borghesi.
Questa gente che mette il grasso sotto ai
tappeti e ci scivola sopra, questa gente
che osanna Obama, facendo finta o anche
ignorando, chi sia in realtà quest'uomo e
cosa abbia rappresentato:
guerre, morti, globalizzazione,
arretratezza, povertà,
disoccupazione.
Nessun altro ex Presidente americano ha
continuato a essere considerato così in
auge a fine mandato;
chiedetevi il perché
e cosa sia cambiato in questi ultimi anni!
Immagino il provincialotto
Renzi e l'entourage, come si sentiranno in
codesta riunione per pochi.
Come quei personaggetti da Repubblica
delle banane, o come quei sindaci di
sperduti paesini che ricevono la stellina
di turno e s'incarnano in divinità ascese al
cielo.
Si teme il fascismo giustamente, ma a
me queste cose ricordano il periodo
cinematografico del neorealismo
italiano, quello anteguerra però...!
S. Dominici
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