Una Germania truffaldina ci ha lesionato gli zebedei con
austerità, compitini, ordini e lezioncine che solo un governo di lecchini senza
dignità qual è quello di Matteo Renzi, da noi ampiamente supportato, poteva
tollerare.
E’ stato ignobile
scoprire che l’alto rappresentante della politica estera europea Federica
Mogherini, non era manco invitata alle riunioni che le competevano, ma se le riservavano Francia, nel ruolo di Paggio Fernando e Germania.
www.ilbollettinoirpino.blogspot.it
La precisione dei
tedeschi, la loro organizzazione e dedizione al lavoro, ci mortificava: loro sapevano degli imbrogli, Merkel per prima, ma chi se ne sarebbe mai accorto…?
Sono la prima
azienda automobilistica del mondo, oltretutto tedesca, chi volete che li
controlli, sono loro che controllano gli altri.
I tedeschi hanno una memoria labile che
facilmente cestina i brutti ricordi del dopo guerra, del dopo muro di Berlino e
dei 30 anni di scandali che successivamente hanno contrassegnato quest’azienda
che ha fatto scuola.
Ottenere il rispetto e la stima dei motoristi, perché
si guadagnano cavalli dove altri non riescono, è uno stimolo agli acquirenti che cercano il meglio dall’auto.
Scoprire che sono pronti a qualsiasi inganno pur di sopraffare gli altri,
dovrebbe farci aprire gli occhi, finalmente.
A Wolfsburg, quelli
della Volkswagen non si preoccupano di trarre insegnamenti dagli errori del
passato;
i festini a luci
rosse, le tangenti per convincere i
dirigenti, le speculazioni sui mercati esteri del 1987, non hanno nulla che
sposi regole e austerità che la Germania chiede agli altri, con i
ruggiti della belva in carrozzella, che dirige le finanze del governo tedesco.
Non abbiamo più
bisogno di riferimenti, perché non ce ne sono: a guardare bene, ad osservare
con attenzione, tutto si sgretola, ogni attrattiva diventa mefitica, perché
tutti mentono, o peggio...
Stativi buoni.
Roy
Nessun commento:
Posta un commento