Il Presidente del Consiglio regionale della Campania Pietro Foglia
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Questo signore già fatto oggetto da avviso di garanzia della Procura per peculato, è uno di quei miracolati della politica avellinese di cui non si capiscono le ragioni.
Da de Mita fu collocato all'ASI irpina, poi insieme ad altri miracolati si schierò contro il benefattore, per rientrare nuovamente, ed insediarsi con l'Udc demitiana nel Consiglio della Regione Campania: ultimo tradimento pagato da Caldoro con i trenta denari della presidenza del Consiglio regionale, è di questi mesi, passando all'Ncd di Alfano.
Questo il personaggio, figuriamoci se la signora Lucia De Cicco, nota ambientalista, che ieri, prima del Consiglio campano, tentando di spiegare all'ineffabile ed ai suoi sodali, che fumare in zona proibita fosse contra legem, poteva sperare in una intelligente contrizione: ne ha ricavato l'espulsione dalle sale del Consiglio.
L'arrogante signore di Baiano (Av) ha ritenuto di difendersi appellandosi ad un articolo dello statuto regionale che gli permette durante lo svolgimento del Consiglio, di espellere chiunque voglia: piccolo particolare, il Consiglio non era iniziato, e quindi qualsiasi articolo va a farsi benedire.
Spero che la signora De Cicco voglia proseguire nell'azione che l'ha vista offesa e mortificata, per vedersi riconoscere le proprie ragioni ed il rispetto della legge, della quale i signori impomatati, se ne fregano alla grande.
Pietro Foglia ha dimostrato il suo valore ancora una volta, proprio come ha fatto quando aggredì il dottore Cicalese sul Corso di Avellino in occasione delle passate comunali, imputandogli il tradimento all'Udc di De Mita: è proprio vero che il bue non ha specchi quando accusa l'asino.
Stativi buoni.
Roy