Il complotto fu pensato ai tempi di Matteo Renzi
che prometteva ogni prebenda allo sceriffo.
Nonostante le fritture di pesce e lo scambio di voti che la Procura sta vagliando, Enzo De luca superava gli ostacoli a piè pari, arrogantemente sicuro delle sue protezioni a Palazzo Chigi che attendevano le contropartite.
Eccone una:
Bus Italia, viale dei Mille 115, Firenze...!
Na bbotta due fucetole, si dice in Campania, governatore sceriffo, e lei restituiva
all'ormai ex amico fiorentino il piacere della sua nomina a commissario
della Sanità regionale, donando la migliore partecipata campana, l'Air, a Bus Italia e contestualmente togliendosi dalle
scatole Dino Preziosi, a lei inviso ma pericolosamente apprezzato dalla gente.
Cedere CSTP Salerno, la società trasporti di casa, ormai alla canna del gas, è stato un bell'affare mediatico e di ritorno elettorale, presidente;
ha risolto il rischio disoccupazione per un pò, almeno fino alle prossime amministrative.
Poi si vedrà...!
Però ora diventa
tutto più difficile.
Avellino,
nonostante gli assenti
(sindaco e consiglieri regionali irpini)
non rinuncerà senza versare
il sangue, alla sua
azienda d'eccellenza;
non rischierà
l'ennesimo tracollo industriale mettendo sulla strada circa cinquecento persone
che con l'indotto familiare, aumenterebbero di almeno quattro o cinque volte.
Pensiamo inoltre, all'altro indotto, quello dei servizi che opera
intorno a questa azienda piena d'energia e di potenzialità.
Beh, solo una mente criminale avrebbe potuto pensare di alienare l'unico gioiello nella bruttura di questa Regione.
Ferrovie dello Stato, un altro morto che cammina, controlla questo miracolo del trasporto nazionale a nome Bus Italia che dovrebbe uniformare ferro e gomma
Avellino-Salerno, come si dice in gergo.
Ma, domandiamo molto umilmente, per conoscere gli orari dei treni e quelli degli autobus, uniformandoli, è un progetto così impegnativo...?
Il fatto è che con un interlocutore come Dino Preziosi, che ovviamente, non ci sta a prestarsi a questi giochetti di campanile del noto pescivendolo, bisognerà camminare in punta di piedi:
le protezioni governative si sono affievolite e forse annullate.
Allora il punto è pararsi le spalle fornendo al pubblico la panzana del socio forte.
Infatti le Fs, sempre sull'orlo della bancarotta, sono un pozzo senza fine che deglutisce i nostri soldi, altro che grandi aziende.
Impedire al Dg irpino di partecipare alle gare è la svolta che chiarisce il disegno di estromissione.
Ma la storia, caro amministratore Air agli ordini di De Luca, non finisce qui, perché, come lei saprà, le pentole del diavolo sono senza coperchi...!
Continua...
Roy
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