Sadiq Khan, sindaco di Londra
Finalmente gli adoratori dell’Islam sono stati
serviti: il nuovo che avanza, la civiltà,
ha benedetto Londra con il suo sindaco musulmano.
Ora la sinistra italiana ha avuto la prova del nove
che la strategia intrapresa ad oltranza di accoglienza, senza alcun controllo e
alla rinfusa, sia quella giusta: Sadiq Khan, l’avvocato pakistano trapiantato
in Gran Bretagna, ovviamente laburista e contrario (?) al radicalismo
religioso, è diventato il primo sindaco islamico della City, mentre in Scozia
il suo partito cade verticalmente.
Chi l’avrà votato questo signore se non una propaggine
musulmana di ex clandestini, condizione sociale
ormai cancellata dalla sinistra italiana, che nel tempo abbiano guadagnato i
diritti necessari al voto?
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Pertanto il Papa che continua a predicare bene ma a
razzolare una chiavica, visto che né le parrocchie né il Vaticano alloggiano
nessun extracomunitario, se non in casi sporadici, ed i partiti della sinistra,
possono dormire tranquilli: l’elettorato potenziale cresce alla grande, alla
faccia di qualsiasi pericolo per i cittadini, che a parte l’Isis è insito nella
religione islamica assolutamente autonoma e in contraddizione con lo stile di
vita occidentale.
Tutti contenti, quindi, e chiunque fiati al
contrario, è una bestia incivile che non merita di stare al mondo: basta una
sfilata mano nella mano, un grido comune da scrivere sulle magliette e sui
socials, ed ogni cosa va a posto.
Stativi buoni.
Roy
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