Il
Partito Democratico ha perso, o forse non l’ha mai avuto, il senso del pudore;
abituato a sputare sentenze per anni e anni, mentre rosicava per non essere mai
riuscito di stare al governo, spendeva il suo tempo per organizzarsi in
ladrocini, e alla fine, quando finalmente ha raggiunto l’agognato potere
assoluto, ha dato sfogo alle repressioni ed è partito di gran carriera con il
malaffare.
Ormai
incarcerano tutti, tra poco anche la donna delle pulizie degli uffici Pd, o il cameriere che porta il caffè dal bar.
Non
passa giorno che le Forze dell'Ordine non prendano due o tre sinistrorsi, dappertutto: embé, loro
che fanno?
Pontificano!
Si,
colpevoli, incarcerati, sputtanati, schifati, ma loro…pontificano!
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Incredibile,
è come se Totò Riina ci spiegasse quale debba essere il comportamento morale da
seguire.
Questo
loro atteggiamento spregiudicato e
nichilista, oltre che saccente, li omologa radicati nel crimine profondamente;
però, basta pronunciare il fatidico detto ciò, tanto caro ai modaioli di assolutamente si e
no, ministra e sindaca, perché tutto si azzeri.
E quindi ripartono, tranquillamente, chiedendosi quando Virginia Raggi presenterà la giunta...finalmente...!
Finalmente?
Ma che
significa, c’era una scadenza?
Anche
senza convocare il consiglio comunale?
Saprà amministrare, la “bambolina
imbambolata” (dal pregiudicato di Salerno)?
Dimenticando quello che hanno
combinato, si chiedono da perfetti e immacolati cittadini, quale sarà il
livello di trasparenza…?
Sono meravigliosi;
attenti a non pronunciare la parola
Islam quando menzionano le vittime di Dacca, stanziano miliardi per
l’accoglienza di gente di cui non conosciamo nulla.
Intanto inducono al
suicidio quelli che non possono pagare l’Agenzia delle Entrate e richiedono ai
poveri la restituzione del bonus da € 80…!
Se si dice prima gli italiani e poi
gli altri, è intolleranza (una signora Pd a La7)!
Come dire che se un papà salva prima il figlio in un incendio, è
un razzista intollerante…!
Beh, signori, noi non ci ritroviamo in queste
logiche improvvisate alle quali non eravamo abituati.
I milanesi amanti delle
bugie, hanno eletto sindaco Sala, e oggi,
alla faccia di quell’altro oggetto strano nominato da Renzi, Raffaele Cantone, che si è offeso quando Davigo gli
ha raccontato che non serve a niente la sua Autorità Nazionale Anticorruzione, si ritrovano con gli arresti
dell’associazione a delinquere che ha governato l’Expo: Cantone ha preso la sua cantonata, ma tanto è sempre Pantalone a pagare...
E Alfano, con quel padre e quel fratello, deve restare al
suo posto perché il garantismo, quando viene colpito il Pd anche di lato, non è più prerogativa di
Berlusconi, inseguito per anni dalla sinistra colpevolista.
Il tintinnio di manette lo vedeva colpevole
anche quando non c’entrava: bastava si dicesse che “non poteva non sapere” e il
gioco era fatto…!
Questa
è la ridottissima sintesi del lurido momento politico, che stiamo vivendo;
e
chi ha in mente centomila scuse per giustificare l’ipocrita e familistica
gestione della cosa pubblica, bé, ce le eviti, abbia un moto di dignità, e si
taccia.
Stativi buoni.
Roy
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