Pil da 0,4 a 0,2%, che ripresa, che salto di qualità:
le grandi riforme di un capo del governo fanfarone, fanno acqua.
L’unica è l’autocelebrazione,
con enumerazioni, cose fatte in venti mesi, ma pensate da venti anni e via
così: qualcuno spieghi a questo cartone animato che la realtà è un’altra cosa,
ed il libro dei sogni può appassionare solo i suoi parlamentari speranzosi che
dal cilindro esca un coniglio che non li avvii a casa.
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L’Italia che sopporta
ancora tali pantomime, non merita altro dal proprio futuro;
De Luca non mollare
(?) gridano i suoi sodali di partito, quasi come se si fosse trovato là contro
la sua volontà, per spirito di servizio, dimenticando che ha fatto carte false,
mò ce vò, pur di non perdere la poltrona di governatore della Campania.
Anche se questo sceriffo sprezzante ed arrogante, lo
trovassero con un coltello che affonda nel petto di qualcuno, dovremmo
aspettare l’esito delle indagini, perché il Pd, da quando è diventato punto di
riferimento penale della magistratura, è di un garantismo smodato: ai tempi di
Berlusconi era il contrario, ma si sa, in politica la coerenza è solo una
parola, quello che conta sono i cazzi propri…!
Enzo, vai avanti, gridano: ruba,
imbroglia, truffa, Enzo caro, ma ci raccomandiamo…vai avanti…!
Beh, questo è il Pd e questa è l’italietta delle banane di
cui Renzi è il degno rappresentante.
Stativi buoni.
Roy
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