Sicilia: Caltagirone |
L’Italia del “sempre lo stesso” ci perseguita;
uno Stato debole, pieno di debiti che non riesce a scollarsi
di dosso i potentati delle famiglie italiane ed estere che ci condizionano l’esistenza.
Gli italiani che lavorano, lo fanno male, i controllori non
vengono controllati, e gli sprechi sono sotto gli occhi di tutti.
Chiunque vada al potere, dopo un pò, deve adeguarsi agli usi,
e guai se non lo facesse.
Allora che accade?
Il lavoratore si allinea, acquisisce una mentalità sbagliata
ed amorale, il furbo viene premiato anche da un immagine vergognosa che non
sembra tale ai più: se Verdini ruba, non viene additato, ma è uno potente che
se lo può permettere.
Il figlio si fa denunciare per aver rotto le ganasce che gli
bloccavano il Suv Mercedes: segue le orme di papà, uomo di “successo”, è
evidente che bisogna fare così…o no…?
Niente è migliorato, abbiamo presentato al mondo un Expo che
crolla e ferisce una ragazza nel giorno di un’inaugurazione falsa, con
padiglioni finiti solo all’esterno, mentre dentro sono vuoti, nella migliore
delle rappresentazioni fantozziane, purtroppo ancora attuali.
Le famiglie, quelle che comandano e detengono la ricchezza
italiana, mangiano caviale e vivono su mega yacht che costano una finanziaria
all’anno, mentre l’aeroporto di Linate non funziona, gli addetti alle
informazioni sono scomparsi, e le macchinette distributrici di biglietti,
rotte.
Tutt’Italia è così, da sempre e per sempre, salvando qualche
regione che non fa”primavera”: a Napoli la Cumana è sporca e non permette che
si paghi il biglietto, perché gli addetti hanno altro da fare.
Giletti ha un bel da fare la domenica pomeriggio nel
denunciare abnormità che una tradizione culturale conferma giorno per giorno.
Però ci lamentiamo, ce la prendiamo con questo e quello,
pronti a rivotarlo se solo ci fa un cenno: siamo fatti così, e se ci accorgiamo
che il Pd attua una politica di destra, annichilendo lavoratori e sindacati,
noi continuiamo a dargli credito, perché la moda va così.
Srtativi buoni.
Roy
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