lunedì 16 marzo 2015

Cacciari: filosofo nel filosofeggiare...

Leggo del filosofo Massimo Cacciari che fa le pagelle: Renzi è come Giulio Cesare (?), Landini un tribuno della plebe (?) che non capisce che il mondo è cambiato, e Grillo fa parte del passato, ed i suoi parlamentari sono destinati a scomparire…!
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Sono sempre colpito dai filosofi e devo dire, che l’ex sindaco di Venezia, solo quello, non mi meraviglia più di tanto.

Scriverò di lui solo per una riflessione sui saccenti che abbondano, e prima di parlare non riescono mai a guardarsi nello specchio.

Il “cesare”  cui  riferisce  Cacciari, è un signorino messo là cercando di fare e disfare: l’unico ragno dal buco l’ha “cacciato” con le sue nomine indiscriminate per crearsi un futuro.

Di Giulio Cesare non ha, secondo me, la capacità di condurre (intorno solo servi sciocchi), lo si vede nel quotidiano e nel suo semestre in Europa, mentre dentro di sé ha certamente un’anima prevaricatrice salvaguardata  dall’ignominia parlamentare di vergognosi poltronisti.

Il segretario Fiom è capo di un movimento importante che fa paura;

la plebe, vorrei ricordare al filosofo, non esiste da tempo anche se lui, progressista a tratti, non se ne accorge.

L’uomo del passato Grillo, che io contesto per l’arrogante piglio di prepotenza, ha creato la seconda  forza politica del paese: sarà del passato, caro Cacciari, ma anche nel presente, non se la cava male…o no?

Uva nondum matura est, nolo sumere acerbam…in due parole:…non rosicate…!

Stativi buoni.


Roy




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