Leggo del filosofo Massimo
Cacciari che fa le pagelle: Renzi è come Giulio Cesare (?), Landini un tribuno
della plebe (?) che non capisce che il mondo è cambiato, e Grillo fa parte del
passato, ed i suoi parlamentari sono destinati a scomparire…!
Sono sempre colpito dai filosofi
e devo dire, che l’ex sindaco di Venezia, solo quello, non mi meraviglia più di
tanto.
Scriverò di lui solo per una
riflessione sui saccenti che abbondano, e prima di parlare non riescono mai a
guardarsi nello specchio.
Il “cesare” cui riferisce Cacciari, è un signorino messo là cercando di fare e disfare: l’unico ragno dal buco l’ha
“cacciato” con le sue nomine indiscriminate per crearsi un futuro.
Di Giulio Cesare non ha, secondo
me, la capacità di condurre (intorno solo servi sciocchi), lo si vede nel quotidiano e nel suo semestre in
Europa, mentre dentro di sé ha certamente un’anima prevaricatrice salvaguardata
dall’ignominia parlamentare di vergognosi
poltronisti.
Il segretario Fiom è capo di un
movimento importante che fa paura;
la plebe, vorrei ricordare al
filosofo, non esiste da tempo anche se lui, progressista a tratti, non se ne
accorge.
L’uomo del passato Grillo, che
io contesto per l’arrogante piglio di prepotenza, ha creato la seconda forza politica del paese: sarà del passato,
caro Cacciari, ma anche nel presente, non se la cava male…o no?
Uva nondum matura est, nolo
sumere acerbam…in due parole:…non rosicate…!
Stativi buoni.
Roy
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