La battaglia di Waterloo (Belgio) |
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Il fantastico statista toscano,
dal basso della sua arrogante visione della politica, sta preparando l’elezione
del Presidente della Repubblica come se stesse allestendo una partita al
Monopoli.
Ha preparato il suo candidato
burattino, pensando di non essere disturbato da conduttore, come se il governo
dovesse essere oramai, partita esclusiva per sè e le sue manie.
Pensa di poter replicare l’era
berlusconiana, non pensando che proprio perché questa è già esistita, non potrà
ripetersi a breve, e se lo sarà, ci vorrà un personaggio con i numeri non con
le chiacchere.
Credo che la prima Waterloo
che subirà, il nostro miracolo fiorentino, sarà proprio questa elezione.
Scoprirà, finalmente, che se
gli hanno lasciato condurre il gioco fino ad oggi, le cose sono cambiate: Berlusconi
ha avuto il tempo e la fortuna di riorganizzarsi, mentre la sua minoranza sta
diventando sempre più nutrita.
La sua stella sta per
affievolirsi, e se veramente pensa di portare a casa un risultato, beh, i fatti
mi smentiranno, ma penso che avremo un Presidente che non gli piacerà.
La seconda Waterloo avverrà
subito dopo, quando il suo governucolo cadrà, e lui, certo di restare primo
ministro a vita, non sarà mai più qualcuno.
Stativi buoni.
Roy
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