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BENVENUTI ALLA FIERA
DELL’IMPUNITÀ.
LA CORTE D’ASSISE DI ROMA
DECIDE CHE STEFANO CUCCHI SI È
LASCIATO MORIRE E HA FATTO
TUTTO DA SOLO, BOTTE E LIVIDI
COMPRESI.
UNO DEGLI AGENTI ASSOLTI:
“SONO STATO ACCUSATO DI
BARBARIE. PARAGONATO A
NAZISTI SPIETATI, IO NON
AUGURO PROPRIO A NESSUNO DI
SUBIRE QUELLO CHE HO SUBITO”.
POI PASSA IL SINDACALISTA DEI
POLIZIOTTI, CERTO TONELLI, E
INFIERISCE SU CUCCHI:
“SE UNO DISPREZZA LA PROPRIA
SALUTE E CONDUCE UNA VITA
DISSOLUTA, NE PAGA LE
CONSEGUENZE”.
LA SORELLA ILARIA: “HO VISTO
QUANTO LE ISTITUZIONI
FACCIANO MURO INTORNO A SE
STESSE IN PROCESSI COME QUELLI
PER MIO FRATELLO, O PER
FEDERICO ALDROVANDI, O
GIUSEPPE UVA. PRIMA DI TUTTO
LO STATO SI PROTEGGE, ANCHE A
COSTO DI NEGARE VERITÀ
CONCLAMATE”.
GRAMELLINI:
“PER L’ACCUSA STEFANO CUCCHI
SAREBBE MORTO IN CARCERE DI
BOTTE E STENTI. PER IL PRIMO
GIUDICE ‘SOLTANTO’ DI FAME E DI
SETE. PER LA CORTE D’ASSISE
NEANCHE DI QUELLO. NE
DOVREMMO DEDURRE CHE SIA
ANCORA VIVO. O CHE SI È
AMMAZZATO DA SOLO"
Massima fiducia nella
giustizia e nelle Istituzioni con Giorgio Napolitano garante.(?)
Sono sereno come le Repubbliche Marinare, recitava uno sconvolto e falso Mastella.(?)
Come mai le aziende straniere evitano d’investire in Italia?(?)
Sono sereno come le Repubbliche Marinare, recitava uno sconvolto e falso Mastella.(?)
Come mai le aziende straniere evitano d’investire in Italia?(?)
Due sole parole: magistratura
ipocrita!
Lenta ed ingiusta, ed i gradi
di giudizio assolutamente controvertibili.
Le sentenze, quelle che i
benpensanti asseriscono che non si discutono, molte volte non hanno alcun
ritegno al cattivo gusto, non si misurano mai con le domande che si pone il cittadino comune,
quasi avessero una “licenza poetica”.
La sentenza prescinde da
tutto, in primis dalle responsabilità siano esse penali, civili o morali,
perché la magistratura è e resta la vera casta della repubblica e guai a chi
tenta di mettersi contro.
Stativi buoni.
Roy
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