Appalti pilotati, a giudizio l’intera giunta di Adro: c’è anche Lancini, ex sindaco sceriffo
L’inchiesta della Procura di Brescia riguarda i lavori per l'"area feste" del paese, gestiti tra il 2012 e il 2013 dalla vecchia giunta. Ma travolge la nuova amministrazione uscita dalle ultime elezioni. L'ex primo cittadino venne arrestato nel novembre del 2013 con l’accusa di essere "il regista" del sistema. In precedenza aveva negato la mensa scolastica ai bambini figli di immigrati che non potevano pagare la retta
Sono finiti tutti rinviati a giudizio a poche settimane dalle elezioni: l’intera giunta comunale leghista di Adro, nel bresciano, appena insediata dopo le amministrative di maggio 2014, finirà a processo per rispondere a vario titolo dei reati di turbativa d’asta e falso ideologico nella gestione degli appalti. Tra gli imputati l’ex sindaco “sceriffo” di Adro, Oscar Lancini – che dopo la mancata elezione alle europee si è accontentato di un posto come vicesindaco nel suo paese, non potendo essere rieletto dopo due mandati consecutivi – il primo cittadino Paolo Rosa e gli assessoriLorenzo Antonelli, Giovanna Frusca e Patrizia Galli, oltre a una ventina di imprenditori e funzionari pubblici.
La vergogna ormai non ha più matrice:
impregna tutto lo stivale da nord a sud,
da est ad ovest: nessuno si salva, chi più
chi meno arraffa per quanto può, salvo poi
spacciarsi per sommo servitore dello
Stato, quello stesso che lo impingua e gli
permette l'arrogante saccenza di cui è
tronfio.
Questo "signore" poi è ancora peggio di
tutti, ruba ma è intransigente con il
povero, deturpa l'immagine di un
territorio
ma si spaccia per grande patriota.
Non ci sono parole, finchè non ci sarà una
legge che permetterà la fustigazione
pubblica, credo che non ne uscirermo mai.
Stativi buoni.
Roy
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