lunedì 5 maggio 2014

Un Italia di coglioni in mano ai coglioni...

IL PATTO FRA GENNARO ‘A CAROGNA E GLI ULTRÀ VIOLA DAVANTI AGLI AGENTI DELLA DIGOS.

LA TRATTATIVA È VELOCE: 

“NOI NON TIFIAMO. E VOI?”, 

“ANCHE NOI RESTEREMO IN SILENZIO”.

IL NUOVO URLO DI MARCO TARDELLI: 

“AI POLITICI IN TRIBUNA VORREI CHIEDERE: 

MA QUANDO AVETE VISTO PARLARE HAMSIK CON QUEL TIPO APPOLLAIATO SULLA CURVA, 

NON AVETE PENSATO DI SCENDERE IN CAMPO O 

ANDAR DEFINITIVAMENTE FUORI DAI COGLIONI? 

VIA DALLO STADIO, 

DA UN POSTO ORMAI IRRIMEDIABILMENTE TRASFORMATO IN ARENA, 

IN CUI SI CHIEDEVA IL PERMESSO PER GIOCARE A UN CAPO ULTRÀ E

IN CUI SI FISCHIAVA L’INNO NAZIONALE?” 

“POSSIBILE CHE DE LAURENTIIS PERMETTA

AL SUO CAPITANO HAMSIK 

DI ANDARE A PARLARE CON UN CEFFO CHE HA UNA MAGLIETTA CHE 

INCITA ALL’ASSASSINO DI UN POLIZIOTTO?'' 


Renzi, Grasso, Alfano...chi più...?

Di chi avevamo ancora bisogno perchè qualcuno prendesse in mano una situazione squallida che ci ha resi, ulteriormente, se ce ne fosse bisogno, lo zimbello mondiale.

Restiamo il Paese che non conta un cazzo da nessuna parte, sempre all'erta per ossequiare e servire, piegati a 90 gradi, schifati da tutti: il Brasile ci spernacchia tenendosi un assassino, gli Usa, tra Cermis, Silvia   Baraldini o ancora il povero Nicola Calipari ucciso in un posto di blocco americano, manco si sono mai scusati.

Non parliamo delle considerazioni in Europa.

Quindi, al servizio di una cariatide senza Dio, gli italiani sopportano il terzo primo ministro, più incapace ed insopportabile dei due che lo hanno preceduto: Matteo Renzi, il magnifico, colui che non si fa crescere l'erba sotto i piedi, l'immediato, il Flash Gordon degli anni 2000...!

Presente allo stadio Olimpico di Roma, insieme a quasi tutto il governo, ha assistito inerme ed inebetito alla vergogna dell'inno fischiato e delle trattative tra le istituzioni ed il figlio di un camorrista inneggiante ad un assassino.

Si trasformava  in atto visibile e documentabile, come è accaduto in ogni parte del mondo intero, senza un momento di dignità, senza che il sangue ribollisse, dimenticandosi immediatamente di essere il Superman indicato dal Mago Merlino napoletano, la viltà spudorata del capo del governo italiano che assisteva spalleggiato dal capo del Viminale e del Senato, allo stupro istituzionale in diretta universale...!

Dopodiché bugie e coperture, coperture e bugie: 
l'arte codarda nella quale eccelliamo noi, la politica ed i media corrotti e servi.

Stativi buoni.
Roy

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