LA RIVOLUZIONE ROSA DI RENZI:
DOPO LE BOSCHI E LE MADIA,
LE MARCEGAGLIA E LE TODINI,
DUE TIPINE CRESCIUTE PIÙ NEI TALK SHOW CHE NELLE RISPETTIVE AZIENDE DI FAMIGLIA,
E UNA MANAGER VERA COME PATRIZIA GRIECO,
CHE PERÒ SALE DALLA MINI-OLIVETTI DI OGGI, CHE FATTURA 260 MILIONI DI EURO, A UN COLOSSO DA 80 MILIARDI COME ENEL...?
GIÙ LE MANINE DA GIANNI DE GENNARO!
RENZI LO VOLEVA FAR FUORI CON LA DALEMIANA MARTA DASSÙ
MA POI È INTERVENUTO RE GIORGIO E MATTEO HA INGOIATO IL ROSPO.
RENZUSCONI DUE, LA POMPETTA: “IL GRUPPO MARCEGAGLIA HA PAGATO TANGENTI PROPRIO ALL’ENI,
COSÌ COME SCARONI AVEVA PAGATO TANGENTI ALL’ENEL PRIMA DI DIVENTARNE AMMINISTRATORE DELEGATO NEL LONTANO 2002.
ANCHE QUESTA È CONTINUITÀ”.
Come volevasi dimostrare: il meraviglioso che batte i piedi e sembra voler ingoiare il mondo intero, non è altro che un piccolo buffone di corte agli ordini dei poteri forti che l'hanno messo là.
Non fa nulla se la Marcegaglia e famiglia hanno scheletri nell'armadio per condanne penali, non fa nulla che una che non ha mai fatto niente nella vita, oggi diventi, per unzione divina, Presidente Eni...?
Moretti, un altro buffone che ha distrutto Ferrovie di Stato, a Finmeccanica per poter espletare l'altra grande missione di stare sempre su un piedistallo, e così quel De Gennaro tristemente famoso ma protetto (perchè?) da quel signore intoccabile al Quirinale, si, proprio il vecchietto che dice e disdice, se ne va ma resta.
Mi vergogno di questi italiani che votano e rivotano sempre gli stessi;
mi vergogno di questo putridume che mi circonda;
mi vergogno che ancora si debba subire la violenza morale ed economica di questi lestofanti che si dividono il Paese, mentre noi stiamo a guardare come se vedessimo un film.
Stativi buono.
Roy
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