Un Parlamento intollerante con le minoranze, non si aspettava una resistenza vera: abituato a far passare di tutto per quadrare i propri conti d'interesse, non ha saputo controllarsi quando il gruppo grillino ha tentato di occupare i banchi del governo, fra l'altro vergognosamente vuoti.
La mossa di "lesa maestà" del M5S ha fatto balenare nell'immaginario di Dambruoso e compagni un presagio che andava immediatamente rimosso dalle coscienze che forse manco hanno.
Allorchè l'insulsa Boldrini, mai parlamentare, trovatasi per unzione a ricoprire la carica che da 70 anni è riservata alle esperienze, ha voluto lasciare un segno del suo passaggio utilizzando un cavillo che nella storia di questa triste Repubblica, mai, mai nessuno aveva osato mettere in essere: la ghigliottina (tagliola)...!
Metodo dittatoriale che impedisce all'opposizione di espletare il ruolo.
Oggi si da la colpa al M5S perchè, dopo aver avvertito che avrebbe reagito duramente, lo si è messo alla prova; l'atteggiamento dei grillini, intanto, non era tale da creare le reazioni violente della maggioranza: sedersi al posto dei ministri aveva valenza di denuncia per l'atto antidemocratico subito.
Invece un ex magistrato deputato..questore...?...assale una piccola signora del Movimento, già bloccata dai commessi, per colpirla con un ceffone tirato di spalla: Stefano Dambruoso dovrà rispondere del vile gesto a chiunque lo incrocerà in strada, in Parlamento, in macchina o al cesso....
Laura Boldrini, il signor nessuno miracolato che molto opportunamente, dimostrandosi quello che è, si è chiusa nelle ''sue stanze'' lanciando strali e minacce alla violenza di coloro che l'hanno subita.
Questa è l'Italia che vogliamo e che rivotiamo.
Stativi buoni.
Roy
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