Mario Monti e Mario Draghi...la servitù bancaria...
FEBBRAIO 2012:
SCOPRIAMO CHE IL GOVERNO MONTI HA VERSATO 3 MILIARDI
DI EURO ALLA BANCA MORGAN STANLEY PER CHIUDERE
UN DERIVATO SOTTOSCRITTO
NEGLI ANNI ’90.
LA CORTE DEI CONTI AVEVA PROMESSO UN’INDAGINE, MA DOPO UN ANNO
TUTTO TACE.
QUAL È STATO IL RUOLO DI MARIO DRAGHI,
DIRETTORE GENERALE DEL
TESORO NEL PERIODO 1991-2001,
CON UN FIGLIO CHE LAVORA A MORGAN STANLEY,
E DEL SUO SUCCESSORE (E MINISTRO) DOMENICO SINISCALCO, POI CAPO DELLA
STESSA BANCA IN ITALIA?
POSSIBILE CHE DIETRO QUEGLI SWAP CI FOSSE INVECE UN PRESTITO VERO E
PROPRIO,
E CHE UN FUNZIONARIO MINISTERIALE NON AVESSE IL POTERE DI
FIRMARLO?
È LA TESI DELL’ “ULTRA VIRES”
(alla lettera: oltre le forze è una
espressione latina per indicare che il soggetto non può invocare una
limitazione della propria responsabilità)
,
UNA DELLE ACCUSE AL
DIMISSIONARIO MINISTRO PORTOGHESE.
PERCHÉ LA MAGISTRATURA,
TANTO SOLERTE CONTRO BANCHE E COMUNE PER I
DERIVATI MILANESI,
NON CHIEDE COPIA DI TUTTI GLI SWAP DEL TESORO, ANCORA
SEGRETI?
NON È FORSE L’UNICO POTERE DELLO STATO RIMASTO FUORI
DALL’INCIUCIO ZIO/NIPOTE?
Le storie intrecciate dei poteri, ogni tanto vengono scoperte: Napolitano doveva intervenire a favore della Banca Morgan Stanley, e chissà di chi e cos'altro.
Fatto è che si è creato il più grande inciucio della storia repubblicana, senza destare alcuno scalpore nè in Italia e tantomeno all'estero: una magistratura attenta anche alle notti d'amore segrete di Berlusconi, in simili occasioni, credo ben più importanti, tace.
Ricondurre le cose alla semplificazione di destra e sinistra, di Pd e Pdl, diventa ragione per gli stupidi;
i poteri sono al governo, non lasciano l'osso e mi fa tenerezza Beppe Grillo che ancora grida e si raccomanda a Napolitano: il condannato che chiede al boia di smontare il patibolo prima dell'impiccaggione....
Stativi buoni.
Roy
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