Cecile Kyenge: ministro da dimenticare.
KYENGE PARLA E I CONSIGLIERI LEGHISTI LASCIANO L’AULA.
LEI:
"ATTACCHI INTOLLERABILI, O SMETTONO O NON VADO ALLA FESTA DELLA LEGA".
UN ASSESSORE SU FB LA PARAGONA A UN GORILLA
A Cantù la Lega
contesta il ministro Kyenge: 2 consiglieri del Carroccio abbandonano
l’aula, un altro uscito dal movimento tempo fa, dà libero sfogo al
razzismo: “Il lancio di banane? Meglio di quello di una noce di cocco”.
Lei minaccia Maroni di disertare la festa della Lega-Romagna sabato
prossimo a Cervia...
Oggi abbiamo appreso che l'ineffabile Cirino Pomicino, il ministro Dc condannato per tutto, è stato nominato vice presidente delle Autostrade SpA...?...
Una donna di colore nero, nata da padre poligamo nella Repubblica Democratica del Congo, orgogliosa, a suo dire, della nascita e delle tradizioni condivise della sua gente, amica di qualcuno, diviene parlamentare della Repubblica italiana nelle fila del Pd che provvederà a farla nominare dal Pd Letta, ministro del suo governo.
Vorrei che si determinasse il sostantivo ministro, secondo la lingua italiana che non prevede 'la ministra' o 'la presidente' o, ancora, 'la consigliera'......
La signora, come spesso accade, avendo ricevuto l'investitura, ha pensato che questa fosse un riconoscimento divino, e che pertanto, dovesse miracol mostrare.
La poverina, italiana perchè moglie di italiano, sfodera continuamente idee e proposte di legge, per meglio farci realizzare la sua natura soprannaturale.
Cecilia, invece, è una persona di intelligenza media, poco acculturata, almeno per la storia del nostro paese, e per quella dello ius soli che anticamente veniva adottato sporadicamente per poter effettuare censimenti più o meno veritieri.
Donare cittadinanze a tutto spiano solo perchè si calca il territorio di un Paese, è una forma riduttiva e mortificante del cittadino che per discendenza ha apportato il proprio contributo di vita, lavoro e cultura alla propria terra.
Gli Usa, il Canada, le Americhe latine si differenziano dai paesi europei che hanno adottato lo Ius soli, per qualche regola: i problemi di convivenza, intanto, sono visibilmente più profondi dei nostri.
In definitiva smettiamola con l'ipocrisia ed i tornaconto: non abbiamo bisogno di una legge sulla cittadinanza, di un pluripregiudicato vice presidente delle Autostrade, di un 'ministro' che minaccia di non andare dove nessuno la vuole e di una Lega razzista che chissà per quale prurito, invita alla sua festa il ministro congolese.
Vorremmo, invece, meno disoccupati, riduzione delle prebende parlamentari e dei pensionati d'oro, instaurazione del reddito di cittadinanza, che si annullassero le spese per armamenti e grandi opere e le banche, rinpinguate con il nostro denaro, aprissero i forzieri per aziende e piccoli imprenditori........
Stativi buoni.
Roy
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