Convenzione riforme, Berlusconi: “Io presidente? Stavo scherzando”
Il
Cavaliere, in un'intervista a Canale 5, fa un passo indietro e
smentisce di aver mai puntato veramente a presidere la Convenzione:
"L'ho buttata lì, era una battuta".
Inoltre, l'organismo è "tempo perso,
allungherebbe il processo di cambiamento".
Poi attacca: "E' auspicabile
che gli italiani imparino a votare, tutti danno la colpa ai poveri
politici, ma io non mi ritengo tale"-
Infatti lui non è e non è mai stato un 'politico', insieme a quasi tutti i suoi colleghi, ha usato Parlamento ed italiani per svolgere il proprio sporco lavoro d'interesse personale, dimenticando che era lì per noi, per occuparsi della 'Polis', la Cosa Pubblica.
Dopo aver constatato che nessuno se la sentiva di affidarsi ad un personaggio con condanne sul groppone ed un curriculum vergognoso, se ne esce con la solita dichiarazione infamante per chi è uomo, negando e deridendo chi gli ha creduto...!
Quelli che si beccano soldi ed onori perchè inseriti nelle liste Pdl, lo osannano, lo difendono, falsamente, visto che sono lì per se stessi, e fanno il loro gioco senza una briciola d'amor proprio.
Il nostro Silvio, intanto, continua la sua esistenza dicendo e non dicendo, minacciando e ritrattando, senza pudore come gli è solito;
ma la tragedia sta nel fatto che 15 mln di italiani votandolo, condividono il suo stesso Dna.
Stativi buoni.
Roy
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