"Per Grillo in Sicilia un'atroce sconfitta. I grillini si facciano qualche domanda"
L'attacco dell'Elefantino: "Privi della cultura filistea di Giannini e della passione rivoluzionaria di Pannella"
...e fa la solita magnifica performance di piazza dell'attore cabarettista, ma come leader politico si rivela una macchietta,...
Dopo il successo siciliano, l'energumeno giornalista non ce l'ha fatta più: è sbottato per la bava che gli produceva l'evento. Beppe Grillo che l'ha più volte apostrofato 'cruentemente' continua ad avere successo, mentre lui non lo vogliono manco 5 minuti in TV. Quando è troppo è troppo, questo guitto della prima ora da solo, senza piegarsi apparentemente ai poteri forti che gestirebbero la nostra vita, fa quello che vuole: in qualche anno ha raggiunto e superato il partito del caro Cavaliere che non solo gli dà una mano nel quotidiano ma pare anche lo ascolti. Ecco allora che questo 'saltimbanco' ci straccia tutti quanti, in una nuotata conquista un territorio difficile e tradizionalmente riserva di caccia della destra, la terra che ha partorito la fortuna berluscon..ifera. Non è concepibile. Il buon giornalista deve essere capace di smontare l'insmontabile, sovvertire la realtà, convincere del contrario con ogni mezzo...? Ed ecco la disamina farneticante del tre: non è il primo partito in Sicilia che conta ma essere arrivato terzo con il candidato a Presidente...? Il popolo si è astenuto, la vittoria, qualunque sia, è senza valore perchè hanno votato...in pochi...? Raccontare che in una competizione che come ognuna è unica ed irripetibile, conti solo il risultato e che se Alonzo arriva primo a Monza, negli annali non è riportato se Vettel ha rotto o se la corsa è stata ridotta, credo sia lapalissiano. Conta il vincitore. Nell'agone elttorale niente è scontato, lo dimostra la sonora sconfitta del PDL oltre a quella IDV che pochi mesi fa aveva ottenuto il Comune di Palermo. Tutte le analisi, post 'operatorie' non hanno valore: sono sterili, ridicole. Le valutazioni poi, sulle capacità politiche le trovo infantili; il valore politico di Beppe Grillo non lo abbiamo ancora scoperto perchè non ha mai governato. Se poi si confonde la politica con capacità elettiva, vuol dire che abbiamo perso i buoi e cerchiamo le funi. Tanto per chiarire esistono individui o gruppi specializzati, l'America tanto cara all'elefante insegna, che vengono ingaggiati per preparare un' elezione.
Questi impostano i discorsi, l'abbigliamento, la gestualità, gli atteggiamenti, perchè si possa raggiungere l'obbiettivo: di politica non c'è nulla. Purtroppo vedo che dobbiamo confrontarci con simili realtà che non preludono a nulla di buono: i fatti ne sono la dimostrazione. Quando si confonde la parola nobile che Aristotele coniò per indicare 'l'amministrazione della Polis', o per darle un significato moderno la politica è l'occuparsi in qualche modo di come viene gestito lo stato o sue substrutture territoriali, con l'abilità tutta da definire eticamente, di indurre, oggi con qualsiasi mezzo, l'elettore al consenso di questo o quel candidato, significa qualificarsi immediatamente per quello che si è. Credo che avremmo bisogno finalmente di giornalisti corretti e commentatori onesti.
Stativi buoni.
Roy
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