venerdì 10 agosto 2012

Un Tae Kwon do da dimenticare.


Ricordavo un'arte marziale divertente, accattivante, con tecniche combinate ed affascinanti. Ritrovo una competizione olimpica ridicola: due atleti che, a braccia abbassate si guardano, si prendono le misure, si colpiscono alternatamente con dei calcetti obbrobriosi. Non sembra uno sport da combattimento, piuttosto la pantomima di un gioco per bambini. E' possibile portare alle Olimpiadi una competizione mimata dove non c'è una tecnica vera che sia la produzione di una strategia che diverta ed esalti gli atleti ed il pubblico? Pensavo che il Karate con il suo regolamento artificioso e cervellotico, avesse raggiunto l'apice, purtroppo devo ricredermi: al peggio non c'è mai fine.
Stativi buoni.
Roy

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