lunedì 11 aprile 2011

L'Europa, il Governo, gli industriali

Quando un governo si muove in luoghi internazionali, sarebbe buona norma, se non amor di patria, dimostrare unione e condivisione, destra, sinistra e centro. In Italia, purtroppo, abbiamo solo interessi privati, tutti pensano esclusivamente al proprio orticello, per quanto lercio sia: ha ragione la lega quando parla di secessione, altro che unità finta come quella cantata dalla sinistra che pur di raggiungere le poltrone, fa di tutto per ridicolizzare, come se ne avessimo ancora bisogno, il governo che, invece, alla faccia di tutti si sta comportando dignitosamente, intostandola all'Europa che è un carrozzone comandato da pochi ed al quale subalterni eroi di sinistra hanno regalato il culo. Non possiamo dire che lo Stato sia venuto fuori alla grande nell'ultima vicenda di Marchionne che, spalleggiato dalla Marcegaglia, ha fatto i porci comodi suoi: la stessa che oggi chiede interventi statali per andare avanti. Vecchia abitudine italiana di antica viltà: fare che cazzo vuoi salvo poi chiedere pietà quando sei in difficoltà.
Stativi buoni.

Roy

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