Alla fine c'è la Camusso e basta, gli altri sindacati si allineano, Bonanni, poi, è andato ad Avellino per la festa dell'illustre sconosciuto Giuditta, il cognato di Mastella, ma non si è confrontato con gli operai IRISBUS in sciopero da mesi: ma d'altra parte che avrebbe potuto dire se non di accettare supinamente le decisioni dei suoi compari della FIAT. Angeletti, altro oggetto strano, è una chimera con valutazioni altalenanti senza una linea precisa, delle quali facciamo volentieri a meno. Lo sciopero generale indetto è una forma di protesta che ha voluto far conoscere a tutti la situazione incontrollabile della politica italiana, un paese nel quale vanno difese in modo assoluto ed incontrovertibile le posizioni dei ricchi che, ovviamente, non porteranno nulla di buono. Il limone è stato spremuto, aumentando l'IVA, cioè la tassa sui consumi, si deprimerà contemporaneamente domanda ed offerta, i ricchi compreranno sotto costo ed il paese andrà allo sfascio. Tutti lo capiscono, in Francia sono gli stessi benestanti a chiedere di pagare una tassa di sostentamento per il paese, solo con Berlusconi non si riesce a capire che stiamo un passo dal baratro che accoglierà tutti: prima i poveri, ma dopo sarà triste anche per gli altri. Ha detto il 'ministro' Rotondi, altro unto dal Signore, che rimpiangeremo Silvio dopo un quarto d'ora: certo non c'è da stare allegri con il panorama di facce toste che ci circonda, ma perseverare è diabolico.
Stativi buoni.
Roy
Stativi buoni.
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