Don Verzè escluso dalla gestione dell’ospedale dopo il ‘piccolo inconveniente’ di un miliarduccio di debiti. Il prete volante, ha anche l’aereo privato, s’inventa un espediente degno della più antica scuola clericale, quella, per intenderci, che ha permesso al governo della Chiesa di stare in sella per 2011 anni…! Pensate ai nostri che non riescono a superare l’anno e mezzo senza pericolo di caduta. Mario Cal, il suicida amministratore, ha fatto un bel regalo al prete in cravatta, se di questo si tratta, ma non voglio pensare …, si è addossato ogni colpa per l’ammanco miliardario, ed il buon don Mario, giacca e crocifisso…ringrazia. E allora che fa? Con un piede nella fossa non rinuncia a comandare, non potendo controllare più il complesso sanitario, impone immediatamente una modifica statutaria al CDA dell’università Vita e salute che, di fatto, gli attribuisce tutte le prerogative di nomina. Quindi i primari ed i componenti del CDA verranno designati personalmente dal manager in ‘odore di santità’: l’ospedale S. Raffaele sarà ostaggio di questo diavolo. Alla faccia del dolore per la perdita del suo fidato collaboratore, questo sant’uomo non se ne fotte di nessuno, ma si preoccupa di come uscirsene alla grande e non perdere il potere. Avete capito bene, questo prete di nome, ormai pateticamente alla disperazione, pur di riconquistare il reame, camminerebbe sul cadavere della madre. Spero che scoprano presto le sue colpe e lo mandino in galera, o almeno in un ospizio per disturbati mentali. Se li conosci li eviti mi disse un sacerdote parlando dei suoi colleghi.
Stativi buoni.
Roy
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