I magistrati italiani, e specialmente quelli milanesi, hanno un non so che di soprannaturale, oserei dire ..marziano. Utilizzano la giustizia a proprio uso e consumo, se l'imputato serve a loro tornaconti, ecco che colmi di un sacro fuoco, si bisticciano sui tempi e le priorità: nessuno vuole che il proprio processo, certamente il più importante in assoluto, vada in prescrizione. Ed allore botte e spintoni fra di loro, alla faccia dei garanti della legalità. Io ricordo, invece, che in altre occasioni, certamente meno nobili per loro, ma non prive del massimo interesse per il povero cittadino, fanno di tutto per allargare i tempi delle udienze, così da godere delle prescrizioni e togliersi del lavoro davanti. Di tutta la riforma della giustizia, prendo con gaudio e soddisfazione l'articolo che prevede la responsabilità dei giudici e quindi le sanzioni a cui saranno sottoposti, semprechè si riesca ad approvarla: facciamo gli scongiuri.
Stativi buoni.
Roy
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