lunedì 31 gennaio 2011

Bocchino: lo dice la parola stessa

Questo piccolo grande uomo, alla stregua di Dustin Hoffman nel western, improvvisamente, da illustre sconosciuto, se non per le mazzate elettorali subite nella sua Napoli, diventa punto di riferimento del gruppo, anzi gruppitiello, finiano: finiano significa appartenere ad un club il cui rappresentante, la stella cometa, è un signore di nome Gianfranco Fini. Pensate, Fini, un signor nessuno che se non avesse goduto di un apprezzamento, direi leggero, di Silvio Berlusconi, nel 1994, sarebbe morto e sepolto nella propria insulsaggine. Bene, Bocchino, ormai cresciuto finanche in altezza fisica, porta la voce al posto di Fini:...! E allora, ripete spesso il buon Ezio Greggio in striscia la notizia, di che vogliamo parlare? Hanno accocchiato lercie figure in ogni conta, ma passeggiano mantenendo atteggiamenti sornioni, di chi la sa lunga ed ha molte frecce al proprio arco: ma quali frecce, ma quale arco, il signor Bocchino non riuscirebbe manco a tenerlo in mano un arco, figuriamoci a tenderlo. Purtroppo Berlusconi deve rispondere oltre dei peccati più evidenti, anche della consacrazione di gente come Casini e Fini, uomini di grande spessore politico, abili esclusivamente nell'odiare chi gli ha dato vita, ormai specchio della propria inconsistenza.
Dio ci salvi dai vigliacchi.

Roy

sabato 29 gennaio 2011

Il coefficiente di pericolo sociale

Subiamo l'ennesimo attacco giudiziario per far cadere il governo di destra e ricordiamo l'avviso di garanzia a Berlusconi nel 1994 mentre presiedeva un consiglio mondiale sulla criminalità, determinando il primo sputtanamento universale di uno stato, voluto al suo interno da un potere che prima di tutto avrebbe dovuto salvaguardare il buon nome dell'Italia; i magistrati e la sinistra in genere, non hanno in gran considerazione il bene comune. Il tornaconto ad ogni costo: muoia Sansone con tutti i Filistei. All'apertura dell'anno giudiziario anche i relatori si lamentano della mole inevasa di atti, si determina una selezione per importanza e gravità, ma postilla: se si tratta di Berlusconi scoperto con le dita nel naso, aprire fascicolo immediatamente e tralasciare tutto. Alla luce delle sommosse così vicine nel mediterraneo, sarebbe opportuno chiedersi, lo dico anche ai sapientoni del nuovo polo, se l'Italia sia a rischio; ma già noi siamo i più bravi, figuriamoci, ma quale rischio corre un paese così dritto che si accartoccia su se stesso per una faccenda di sesso: siamo un popolo di disturbati, con manie moralistiche. Pensate che c'è un coefficiente che rappresenta uno stato di pericolo sociale, questo segnale ci avverte che siamo vicini a possibilità di insurrezioni e gravi agitazioni nel paese: disoccupazione nella crisi economica, disagio sociale, incertezza del futuro fanno lievitare il pericolo che si avvicina a quota 40, campanello d'allarme di possibili sommosse. L'Italia in questo momento ha raggiunto il coefficiente 34.
La domanda sorge spontanea: ma non sarebbe opportuno interessarsi dei problemi veri invece delle..puttanate?
Stativi buoni.

Roy

venerdì 28 gennaio 2011

i globalizzati della politica

C’è una globalizzazione mondiale della politica: più o meno tanti malati che operano per il proprio ego, il ritorno economico o per entrambi.

Dovunque ti giri scopri questi capi di stato o di governo o ad alti livelli nella pubblica amministrazione, idonei per uno studio neuro psichiatrico. Hanno tutti un’esigenza straordinaria di gratificante appagamento ed un’ acredine mascherata, passerebbero sul cadavere dei figli, figuriamoci quanto sono attenti ai problemi del cittadino. Ah, poi tutti moralisti quando si tratta dell’avversario: pensate a quel bell’uomo della Boccassini, giudicata dal CSM, ma cane non mangia cane, per atti osceni, assolta perché questa rossa astiosa ha invocato la privatezza, la stessa alla quale Berlusconi non ha diritto. Oggi il Procuratore Generale nella sua relazione annuale ha descritto i problemi gravissimi di intasamento della giustizia e dell’abilità “magistrale”, mò ce vò, nel far uscire le notizie segretate per il proprio uso e consumo: questi abilissimi investigatori, mai hanno scoperto come facessero i giornalisti ad avere i verbali chiusi in cassaforte. Ma via libera ad una indagine universale su pruriti sessuali, purchè si riesca una volta per tutte, a liberarsi del cavaliere, che per la sua dabbenaggine infantile, meriterebbe parecchi paccheri.

Stativi buoni.

Roy

martedì 25 gennaio 2011

Fiat- Chrysler

Bè certo è carinissimo, Marchionne dopo essere riuscito ad avere il 25% gratuitamente di una azienda decotta, ponendo sul piatto la disponibilità Fiat ad utilizzare per la casa americana la propria tecnologia, sta mettendo in essere un progetto di rivitalizzazione delle due aziende in difficoltà, incredibile da credere: una commistione fra i modelli già in produzione Chysler ed accessori Fiat. Una fabbrica di mostri, con questa nuova invenzione del manager che tutti ci "invidiano", si è scoperta l'acqua calda; ma tant'è, Obama gli ha dato fiducia perchè non aveva santi da appendere, non come la Merkel che ha capito il bluff Opel, ed il caro AD pensa che o è bravissimo lui o gli americani e gli italiani portano l'anello al naso. Ma fa lo stesso perchè senza soldi, promettendo qua e là, noi gli paghiamo un altro anno di cassa integrazione, gli teniamo in caldo gli operai e lui se la mena con gli USA sperando in nuovi contributi sulla parola.
Per me questo è Marchionne, un finto che fa progetti finti ed imbroglia la gente.
Vedremo.

Roy

lunedì 24 gennaio 2011

Il Vescovo di Padova

Monsignor Mattiazzo, equilibratamente ha detto il suo pensiero su questi soldati che muoiono nelle cosiddette missioni di pace. Parlando con chi c'è e c'è stato ho capito che questi ragazzi vanno in guerra: si spara e si è sparati, ma si guadagnano € 6000,00 mensili, utili per il mutuo e per organizzare il proprio futuro. Altro che pace, il Ministro La Russa trova disdicevole che si scoprano gli altarini: ci prendono per il naso perchè vorrebbero che gli italiani coprissero le macchinazioni del governo, con il proprio consenso; tutto alla luce delle...ombre: proiettili all'uranio che provocano tumori, imboscate, mine, conflitti a fuoco. Poi quando si muore, godono tantissimo nel farsi pubblicità con i funerali di stato, ai quali partercipano con il viso triste e la mano poggiata sulla bara, salvo poi resistere fino alla Cassazione per non pagare risarcimenti : al diavolo questi valorosi davanti al denaro. Ipocriti dell'ultima ora. Anche nel film di Checco Zalone, che bella giornata, Rocco Papaleo, militare, spiega così la ragione delle missioni all'estero.
Però si esce dal coro che vuole Borsellino, Saviano ed i morti in Afghanistan eroi contro la propria volontà: la moda è questa. Il Vescovo è in minoranza e pertanto, dovrà uniformarsi, se non vuole ritorsioni.

Stativi buoni.

domenica 23 gennaio 2011

Boccassini, Saviano e Castelli

Bè Saviano sputa nel piatto in cui mangia: la Mondadori di Berlusconi gli edita i libri, ma lui preferisce che venga distrutta dai magistrati, ai quali dedica una laurea honoris causa in giurisprudenza, dell'università di Genova. Non ho capito i meriti speciali di questo scrittore che genera guai a chiunque osi contestarlo, la moda è che lui sia un eroe: informatissimo sulla camorra e su chiunque abbia un nesso con essa, anche il più insignificante; ripeto, ancora una volta, ma come fa ad essere così informato? Comunque prima o poi lo sapremo, fatto sta che il " geniale " napoletano non ha capito che se si lascia a dei magistrati lo spazio per decidere a priori, senza ragione, di controllare qualcuno, perchè presto delinquerà, questi preveggenti con o senza sfera di cristallo, potrebbero decidere di fare altrettanto con noi. La gravità secondo me è questa, saremmo controllati a prescindere, perchè invisi o antipatici, e pensate, in un paesino dove tutti si conoscono, quante faide giudiziarie potrebbero innescare giudici paesani. Il sottosegretario Castelli, invece, merita una risposta alla sua arrogante convinzione di essere superiore ai meridionali perchè in Italia solo il nord paga le tasse e produce più PIL: dati statistici dimostrano che la più grande evasione fiscale è prodotta dal settendrione d'Italia ed essere più ricchi, vorrei spiegare, ovviamente senza essere capito, non determina il grado culturale e sociale di un territorio; semmai potrebbe agevolarlo, ed infatti, vedo Castelli, i suoi amici leghisti e chiunque lo condivida, doppiamente colpevoli per la scarsezza d'evoluzione mentale ed operativa raggiunta.
Ma saglitivenne.

Roy

venerdì 21 gennaio 2011

l'italia italietta

Tira più un pelo di fica che un carro di buoi.
Così dicevano i nostri vecchi, e purtroppo è la verità: un' Italia schierata ad ogni livello per assistere o meglio sentirsi coinvolta, in squallide vicende di sesso. Mi diceva mio padre che qualunque attività fraudolenta sarebbe stata tollerata dallo stato, ma quando si fosse trattato di prostituzione, giammai. Evidentemente il sesso è la coperta che copre ogni ferita, tutti si sentono in diritto di dire qualcosa, fra i tanti, guarda caso, di solito i più accaniti sono sempre quelli che dovrebbero stare zitti: se non per pudore, almeno per non essere ripresi. E invece parla il Vaticano, con problemi immensi di pedofilia e riciclaggio; parla la sinistra disponibile agli omosessuali, ai trans, all'amore di gruppo, alle comuni, al divorzio, all'aborto, all'eutanasia. Tutti guardano nella casa di fronte, ma non vedono nella propria. Ora si cavalca la tigre, giù botte, l'occasione per poter finalmente sconfiggere un avversario troppo tosto: non già con argomentazioni o capacità politiche, perchè incapaci di porle, ma vigliaccamente, utilizzando metodi da gestapo. La procura milanese, rappresentata degnamente dal livore della Boccassini, crede di poter divenire, ancora, arbitro della res publica; decide di perseguitare, alla stregua dello stato con il cittadino, Silvio Berlusconi, reo perchè incurante del peso sociale di questa magistratura. L'ordalia ininterrotta ha un non so che di disumano, poche menti malate hanno reso sgradevole agli occhi del cittadino, tutto un sistema giudiziario. La sinistra, incapace ed inetta, così come quella frangia di destra impazzita, furbamente, sfrutta le truppe giudiziarie, fingendo di fare un servizio alla gente, che invece, rimane terrorizzata da questa forma subdola di terrorismo ideologico.
Speriamo che me la cavo.

Roy

martedì 18 gennaio 2011

L'Italia delle fughe

Anche i nuotatori vanno via dal bel paese, l'ha fatto la tennista Pennetta, oggi scopriamo che la campionessa olimpica nonchè mondiale, si trasferisce in Francia perchè qui non siamo capaci di allenarla...! Federica Pellegrini, fiore all'occhiello dello sport italiano non può allenarsi in strutture inadeguate, con preparatori non all'altezza. Ma come, avevammo appena inaugurato a Roma, in occasione dei mondiali di nuoto, un villaggio megalattico che ha fruttato tanti soldi a personaggi di cui si è persa traccia, ed oggi scopriamo che tutto era stato fatto solo ed esclusivamente per lucro economico e neanche un pò sportivo. Bè ringraziamo anche questo governo che non si discosta molto dal precedente se non per l'ampiezza del debito pubblico: però trovano giusto pagare meno gli operai.
Stativi buoni.

Roy

lunedì 17 gennaio 2011

Vttorio Sgarbi depositario della cultura universale

Ieri, domenica, ascoltando RAI 1, c'è stato un intervento del solito Sgarbi che tacciava d'ignoranza l'intera platea, invitata a studiare; sempre con i toni accesi che il buon Vittorio impone a se stesso, sicuro di mantenere alto l'ascolto, prenotandosi così un altro invito lautamente retribuito.
E' tenero l'atteggiamento di questo intellettuale sui generis, disposto a tutto pur di colmare i propri bilanci evidentemente spesso in rosso. L'argomento era la differenza fra lingua e dialetto: lingua quella veneta, antica e rappresentativa, poco più di un dialetto, quella napoletana. Nessuno dubita di uno Sgarbi studioso, oltretutto non saprebbe fare altro; il problema è che qualche volta, evidentemente alla ricerca di conferme preconcettuali, lo fa male. La differenza fra idioma e lingua è nulla, utilizzata, quella napoletana, nel Regno delle due Sicilie per documenti ufficiali, ma ancora prima fin da 79 a.c.; nel 960 si trovano opere letterarie scritte in napoletano: 10.000.000 sono le persone che lo parlano, mentre circa 3.000.000 sono quelle che conoscono il veneto, prodotto da una contaminazione fra il latino volgare ed il venetico. Comunque si parte dal XIII secolo. Trovo stupido infognarsi in queste disamine, ma se volgliamo farlo, siamo pronti, pur di zittire per un pò quella "capra" di Vitty.
Stativi buoni

Roy

sabato 15 gennaio 2011

La sinistra è ferma

Tutti vogliono il potere, specialmente quelli che sanno di non meritarlo. La sinistra italiana continua ad offendersi offendendo: tenta da anni un defenestramento di Berlusconi, l'unica spiaggia. E' vile e mortificante per tanti uomini del PD che devono dividere gli spazi con personaggi senza idee: l'unica, ripetuta e finora inconcludente, è la fine del cavaliere. Sono talmente avviliti da se stessi che non tentano neanche più una reazione; soccombono perfino davanti a personaggi come Renzi o Chiamparino che nella loro difficoltà a cercare un pensiero, sembrano finanche nuovi, tanto è vecchio questo partito. Il buongiorno si vede dal mattino, e Veltroni fece di tutto per renderlo stanco senza averne il diritto: prendendo in prestito frasi americane che nulla avevano in comune con la nostra realtà, si è affrettato ad uscire di scena senza manco avere il coraggio di ammettere la propria inconsistenza, adducendo ritiri ameni africani. Cerchiamo gente vera, troviamola senza pedigree, sul territorio, gente come Landini o Michele Emiliano.
Stativi buoni.

Roy

La Boccassini e Berlusconi

Interessi privati in atti d'ufficio. Questo magistrato astioso fa le sue scelte in base ad un'aspettativa di gratificazione che le sfugge da anni: Silvio Berlusconi è un osso troppo duro per lei.
Infatti, credo, avrebbe maggior successo se solo non fosse condizionata dal livore; è manifesto, basta guardarla: è divorata dall'acredine.
Non è bello che in un momento in cui, per l'eccesso di crimini, la notizia è di ieri, bisogna fare una selezione per risolvere prima i più gravi e tralasciare le stronzate, che intervengano questi atteggiamenti da primadonna. E' veramente abominevole che se Berlusconi sputa sul marciapiede, venga immediatamente aperto un fascicolo su di lui; l'associazione magistrati non si accorge dell'abnormità comportamentale di suoi aderenti che da magistrati farebbero bene ad aprire un fascicolo sulle proprie capacità mentali. Quest'Italia da sottosviluppo è attenta al nulla, ma lascia scappare sempre l'interessante.
Stammoce accuorto.

Roy.

venerdì 14 gennaio 2011

La menzogna e Silvio

Berlusconi mente come un bambino che non sa che è stato scoperto.

Ma come fa un presidente del consiglio a dire continuamente tutto ed il contrario con una candidezza sconcertante. Ecco perché io penso che sia veramente malato: ossessionato dal delirio d’onnipotenza crede fermamente che nessuno può scoprirlo; mi ricorda una scena teatrale con Eduardo De Filippo, nella quale un attore per nascondersi si infila sotto un tavolo tipo bar, totalmente scoperto, o il mio gatto che si nasconde sotto un lenzuolo lasciando fuori la coda. E’ avvilente.

Stativi buoni.

Roy

Marcegaglia e la confindustria

Bene, i primi effetti di annullamento delle lotte sindacali vengono dal Presidente di Confindustria che promette assunzioni per 250 unità, ma tenendo da parte i contratti nazionali che pure dovrebbe rispettare, visto che li ha firmati; questi signori rispettano solo i propri utili, Marchionne ha aperto un'autostrada: i prediletti del Signore si affrettano a ritirare il biglietto. Quindi € 300,00 di risparmio, su € 2000,00: non sono pochi. Ma che importa, intanto altro che poullover di cachemire si compra il gruppo delle acciaierie di donna Emma.
...?
Roy

Alemanno ed il Gran Premio

Non mi pare molto lucido questo sindaco, per così dire, di rottura. Si fa sorprendere da situazioni a dir poco imbarazzanti nella sua giunta; assunzioni ed incarichi a go gò, di cui non ne sapeva nulla; e va bè, crediamoci, ma organizzare un Gran Premio di formula 1 a Roma senza prima discuterne con Ecclestone, mi pare proprio infantile. E si che se la poteva evitare questa brutta figura: ora di chi è la colpa?
Signor sindaco, mica è obbligatorio continuare da primo cittadino.
Statti buono.

Roy

mercoledì 12 gennaio 2011

Libero di morire

Testamento biologico, eutanasia, libertà di vivere la propria morte.

Ognuno ha la sua risposta seppure mal delineata, ma credo che come si sbaglia con la pena di morte determinata da un tribunale, ad opera di magistrati che operano nell’intimo di un impegno professionale che mai simile a se stesso, probabilmente è in errore, così incomprensibilmente dentro di noi resta per sempre una sensazione amara, difficile da coprire.

Libertà di vivere ma non di morire, anche per laici lontani dalla fede, ci si accorge che dare la morte perché migliore della vita è un adempimento contro natura: la vita è un’espressione potente del nostro essere, i gesti spontanei nella conservazione del nostro spirito vitale, sono la conferma di un atteggiamento connaturato: è come respirare o proteggersi il volto ad un segnale di dolore.

Vulimmuce bene.

Roy

Campania felix

Una Campania malandata ed in ginocchio viene rappresentata da Findomestic Banche come il paese del Bengodi.

Uso spesso l’espressione “siamo circondati” perché da qualunque parte ci giriamo lo prendiamo in saccoccia; tutto ed il contrario di tutto, Avellino, capoluogo agli ultimi posti in qualsiasi classifica nazionale, assurge a capofila nei consumi italiani: evidentemente qualcuno ci buggera.

Nei negozi avellinesi c’è il vuoto totale, ma poi, magicamente, i gestori registrano entrate più che lusinghiere; l’amministrazione fa acqua da tutte le parti, però il sindaco fino a qualche mese fa risultava fra i più graditi; la viabilità, i rifiuti, le buche, lo sviluppo progettuale della città è nullo, ma qualcuno tesse elogi. Bè, cari signori vuol dire che va così: i coperchi sotto e le pentole sopra.

Stativi buoni

Roy

martedì 11 gennaio 2011

Il sindaco di Bari

IL sindaco di Bari ha indetto una sorta di novità burocratica: la caccia al fannullone.

Chiunque potrà fotografare dipendenti comunali che invece di lavorare, impegnano diversamente il tempo retribuito dal cittadino. Noi parliamo di truffa allo stato con un finto disappunto, perché sotto sotto ammiriamo finanche il furbetto di turno che riesce a percepire lo stipendio senza grande impegno: quante volte troviamo impiegati pubblici che si intrattengono leggendo il giornale o chiacchierando, eppure facciamo spallucce, come se fosse qualcosa contro cui non abbiamo né la forza o la capacità di opporci. Striscia la Notizia ha più volte evidenziato con servizi scomodi la triste realtà, ma se in qualche caso si è posta una toppa, generalmente non accade nulla, o se pure, dopo un po’ torna tutto tale e quale. Con una scusa basata anche sull’atavica mancanza di etica lavorativa, Marchionne sta crocifiggendo i lavoratori italiani; per un peccatore penitenza maggiore, certo tanti sono ligi al dovere, anzi sopportano perfino il dileggio dei fannulloni, ritenuti furbi, ma la scaltrezza è una dote insita nell’umano, che poco a poco entra nel quotidiano e dalla quale non si riesce più a liberarsi. Abbiamo urgenza di un corso adattivo comportamentale con continua e severa sorveglianza:

l’italiano se lasciato a se stesso, va a ruota libera. Bene sta facendo il sindaco pugliese, Michele Emiliano, che difende le casse comunali da fetenti imbroglioni, chiamandoli a rispondere del documentato; questi signori, anzi, se avessero un proprio dipendente come se stessi non avrebbero alcuna remora a liberarsene, manifestando questa volta, un rammarico misto a sorpresa e disgusto.

Stativi buoni

Roy

sabato 8 gennaio 2011

Salerno e De Luca

Salerno è la città campana più avanzata; una amministrazione che da anni stila progetti di sviluppo e di vivibilità con risultati egregi riconosciuti da tutti. Già qualche anno fa stagisti di amministrazioni del nord hanno studiato il fenomeno per loro magico, vista la scarsa considerazione per tutto quanto meridionale; eppure sappiamo che le intelligenze sudiste hanno sempre imposto il proprio pensiero in qualsiasi contesto mondiale ed in ogni settore. Un sindaco determinato e serio ha cambiato radicalmente la fisionomia della città, ha voluto ed ottenuto che Salerno diventasse punto di riferimento come, d'altronde, è giusto che fosse con quella strabiliante realtà limitrofa conosciuta in tutto il mondo: la costiera amalfitana e sorrentina. Il Natale con la coreografia curata di quest’anno, insieme alle occasioni di interesse collettivo, ha fatto la differenza; nulla frena la continua evoluzione del capoluogo del cilento: De Luca, forse prima dell’analista francese Fitoussi o dell’inglese Jil Matheson, ha capito che gli indici misuratori del benessere o del progresso assoluto di un paese, non possono risolversi nel decimale del Pil: anche i voti per stabilire il valore di uno studente vanno da uno a dieci o addirittura da 18 a 30. La gamma di variabili va allargata; il benessere psico fisico, comportamentale, politico, sociale oltre naturalmente all’istruzione, la salute, le reti sociali e via così. I governi disattenti perché formati da benestanti agevolati in tutte le condizioni, non tengono conto di tutto ciò e quindi si attendono solo risultati economici che poi consentano di organizzarsi per una migliore vivibilità: non è così, De Luca lo ha capito, dove non esiste una sicurezza economica, crea le condizioni intelligenti per iniziarne una. Questo sindaco è una risorsa e prego Dio perché regali anche a noi una possibilità-

Stativi buoni.

Roy

W l'Italia

Quest’Italia unita è costata secoli di sangue: uomini veri credevano in un ideale ed hanno sacrificato se stessi.

Tre milioni di italiani votano per la Lega, partito anti Italia, attento a qualsiasi ritorno economico, disinteressato a logiche solidali. Ma questo l’ho già detto tante volte, nulla di nuovo, Berlusconi ha sdoganato questi signori che rappresentano il 10% dell’elettorato, così come un 10% possiede il 50% della ricchezza del paese.

Noi subiamo logiche determinate da pochi, gente che da posizioni di preminenza adotta strategie fini ad un tornaconto che non è quello del popolo italiano, sistemi che mettono in ginocchio l’Italia che non è la loro patria, ma un luogo dove praticare affari. Quindi leggi ad personam, giustizia per ricchi, finanza per pochi, utilizzo del gioco d’azzardo per fare cassa alla faccia della crisi e dell’indigenza creando stati di sudditanza psicologica.

Santorre di Santarosa, il conte Confalonieri, Silvio Pellico, Mazzini, si rivoltano nella tomba scoprendo per chi hanno dato il sangue; D’Azeglio e Gioberti impegnati in riforme che contemplassero uno sviluppo economico unitario per le speranze italiane, resterebbero allibiti. Garibaldi finalmente, partendo dal sud riusciva insieme alle truppe del Regno di Sardegna ad ottenere un prima unificazione italiana annettendo il Regno delle due Sicilie alle Marche ed all’Umbria.

Vorrei che questi quattro gatti del nord-est si studiassero la storia, riguardassero i ruoli di chi ha creduto e quale sia stato il proprio, capissero finalmente che senza un Silvio malato di potere, non avrebbero futuro e che hanno raggiunto i loro massimi, checché ne pensino.

In questi anni di governo hanno provveduto a fare man bassa dei fondi statali, sei volte superiori a quelli stanziati per il sud che si vede anche bloccata l’erogazione del 50% ; Roma ladrona non ha saputo fare di meglio, forse perché durante le ruberie non ha pensato solo a se stessa ma anche agli altri; mentre questi leghisti operano scientificamente, attenti a non lasciare manco le briciole: con il federalismo intendono dare il colpo di grazia al resto del paese perchè da conti fatti , il sud perde fino all’60% mentre il nord guadagna fino al 105%. Ma la pacchia è finita, la campanella della fine della ricreazione ha squillato, e se non se ne sono accorti, godrò di più.

Stativi buoni.

Roy

mercoledì 5 gennaio 2011

La considerazione brasiliana

IL caso Battisti non è da ascrivere ad una mera decisione d’incompatibilità con le aspettative italiane, non è più una sottovalutazione dei crimini commessi, ma uno schiaffo al nostro sistema giudiziario, uno sberleffo al governo da operetta che meritiamo.

Un Ministro minaccia ritorsioni, un altro sconvolgimenti nei rapporti fra i due paesi: Berlusconi con la sua solita mancanza di buon gusto, assicura il Brasile che nulla cambierà con l’Italia.

Sono nauseato da come gli interessi privati la facciano da padrone, questo Silvio commediante recita ancora il canovaccio che gli compete; dice e disdice, promette ma poi non mantiene: il Ministro brasiliano infatti, forte della conoscenza di questo marziano che si spaccia da capo del governo, ha subito detto che sarebbe stata una tempesta in un bicchiere d’acqua.

Credo quindi che se cerchiamo un po’ di giustizia sociale, dobbiamo affidarci alla cabala: solo per caso potremmo avere soddisfazione nelle aspettative. La benzina aumenta a dismisura senza ragione apparente: le accise fanno bene al bilancio statale. Le tariffe assicurative sono doppie rispetto alla media europea, ma va bene così; i ticket sanitari aumentano, le file anche; giorni e giorni di lavoro dedicati ad operazioni burocratiche, ma lo stato si riforma; tutto procede alla grande, i sondaggi danno ragione alla destra.

Non ci resta che piangere.

Roy

lunedì 3 gennaio 2011

Il tempo, un attimo

Conoscere, conoscersi, scambiare un pò d'anima. E' bellissimo affermarsi nuovamente nell'immaginario di chi ci ascolta e che ascoltiamo: uno sguardo d'intesa fa bene allo spirito, ci rende felici d'esserci. Perchè dura così poco l'entusiasmo del nuovo, perchè non facciamo che il quotidiano sia sempre novità, mantenendo la meraviglia di un bambino, l'emozione di una scoperta?
Il tempo ci condiziona alle sue scadenze che, ahimè, diventano sempre più vicine, più aggressive, tanto da soggiogare anche i momenti belli. Dobbiamo stare con i piedi per terra, dobbiamo restare freddi e disillusi, lontani dagli entusiasmi che ci porterebbero all'errore: non possiamo vivere il presente con la stessa intensità di quando non facevamo calcoli, di quando eravamo. Scindiamo la nostra giornata e apprendiamo con estasi che salutarsi con un abbraccio ci rende migliori, felici solo mantenendo vivo lo stupore di un continuo ed irrefrenabile divenire.
Stateve buoni

Roy