martedì 30 novembre 2010

Il ministro senza cultura.

Bondi è proprio l'essenza del nulla: ex comunista ora estremo lecchino di Berlusconi. Dopo il cedimento della casa del gladiatore, non si è voluto dimettere perchè non si è sentito responsabile, ha provveduto a sistemare i suoi parenti e nelle more ancora non ha effettuato un intervento di messa in sicurezza a Pompei. Intanto crolla pure la casa del moralista ed il finto prete latita. Aveveamo proprio bisogno di circondare l'Italia di gente così: Zaia, Rotondi, Bondi, Bossi, Calderoli...niente. Gli italiani attendono risposte che non avranno, si continua a giocare, si straparla, i bravi studenti, alla stregua di chi li opprime, opprimono gli altri con azioni illiberali. Noi dobbiamo capire loro ma loro se ne fregano di chi lavora, di chi va in autostrada, di chi prende il treno. Se soffro io, soffri di più tu. Questo è lo spirito democratico che pervade queste logiche di sinistra che poi fanno del male alla politica. Gli studenti che rispondono al ministro Gelmini dandole del tu con arrogante scostumatezza, lanciano messaggi inquietanti di comportamento; sicuri di non essere strumentalizzati ed altrettanto certi della giustezza delle proprie azioni, senza infingimenti, senza un momento di dubbio, senza incertezze: anche il generale Custer era uomo certo e deciso quando mandò al macello migliaia di soldati per suoi errori di valutazione. Beati questi superuomini di nuova generazione che hanno tutto ben delineato nella propria mente, sicuri della ragione.
Ho sempre diffidato di chi ha solo certezze nella vita.
Stativi buoni.

Roy

Il ministro senza cultura.

La riforma di Maria Stella

Mi piace molto il doppio nome per una donna, la rende importante, perchè tali sono le donne specialmente per chi capisce che sotto sembianze delicate c'è forza e determinazione, a parità di condizioni, credo superiori a quelle del maschio. Molte volte mi è capitato di sperimentarlo e per mia fortuna ne ho tratto sempre benefici. Questa signora dall'aria trasecolata, mostra un carattere tosto, ha presentato non certo da sola, una riforma universitaria di rottura, con le sue luci e qualche opacità, forse, queste ultime, determinate da una visione sbagliata delle priorità di una nazione del ministro Tremonti, ma che con i giusti accorgimenti non penso peggiori la situazione scolastica nazionale. Da sempre il denaro attribuito alle università viene speso male e mai a favore degli studenti, la Gelmini lo ha stigmatizzato certo non per ridurlo ma per utilizzarlo meglio, ed ecco che Tremonti ha preso l'occasione al volo ed ha ridotto gli emolumenti: ora università che avevano corsi con un discente vengono penalizzate, giustamente, ma i baroni strumentalizzando i ragazzi, fanno la rivolta con il classico" armammoce e iatece". I finiani hanno imposto, da bravi politicanti, di togliere l'articolo che prevedeva risultati qualificanti per poter avere migliorie di stipendio, così da salvaguardare, evdentemente qualche amico. Nella media europea e mondiale le nostre università sono indietro, manco nelle prime 200, quindi produciamo poco e male, abbiamo raddoppiato le sedi per far posto a nuovi docenti che non hanno a chi insegnare. E' la solita storia, si toglie il pane dalla bocca di chi era abituato a sguazzare. Una mia ex mi disse quando chiedevo in tempi magri economia: ma a casa mia siamo abituati... Così con le clientele dei governi democristiani e socialisti abbiamo creato posti che non c'erano: pensate che De Mita in Campania per accontentare tutti si è inventato il doppio primariato negli ospedali e la doppia gestione negli Enti con società parallele...sic!
Non siamo mai contenti perchè alla fine ci sta bene quello che abbiamo.

Stativi buoni.

Roy

lunedì 29 novembre 2010

Il delirio d'onnipotenza di Berlusconi

A questo punto credo che il capo del Governo usi qualcosa di chimico. Wikileaks ci apre i top secrets amricani in cui viene descritto come un irresponsabile malato sessuale, incapace di governare lucidamente, e lui ride, lo subalternano ad un altro malato ex KGB qual'è Putin, e lui ride: non basta sfiduciare un individuo così, ma bisogna internarlo. Oggi non ride più ed accusa: le prostitute con le quali si accompagna sono state pagate. Certamente lo sono state, sono donne a pagamento, ma il problema è questo o la subalternità a Geddafi ed a Putin? L'inconsistenza politica internazionale o le sue esibizioni a culo nudo? Questo signore purtroppo vive in una dimensione determinata dai soldi e dal potere, ormai è tanto al di là del reale che sarebbe inutile fargli capire l'ovvio; la gente soffre e non vuole conoscere i particolari delle cazzate, sa solo che quest'uomo non era quello che pensava, questo squilibrato deve lasciare il passo a più persone che almeno si salvaguardino a vicenda, perchè credo anch'io come Feltri che non c'è al momento ricambio.
E dire che gli avevo creduto.
Stativi buoni.

Roy

sabato 27 novembre 2010

Giorgio Bocca l'antitaliano

La rubrica di Bocca sull'Espresso di questo mese canzoneggia i presunti lamenti del sud, mai ricco, sempre inferiore al nord, con autostrade e sviluppo che noi ci sognamo. Dimentica che l'Italia era Napoli e la Sicilia, dimentica che i rifiuti radioattivi ed inquinanti che hanno determinato l'inutilizzo delle discariche che lui menziona, sono anche suoi e dei suoi compaesani, dimentica che la prima autostrada italiana è stata la Napoli Pompei, dimentica, inoltre, che se fa ridere lui ed i suoi paesani dalle scocche rosse, la costruzione eterna della Salerno Reggio, lo si deve anche alle imprese nordiche che lavorano male. Anche le industrie sudiste vengono attaccate perchè incapaci di stare su un mercato e quindi, destinate al fallimento, mentre la FIAT chissà se sarebbe progredita se non avesse avuto uno Stato compiacente che le copriva le magagne a suon di quattrini dei contribuenti, anche sudisti, caro Giorgetto. Lo storico De Cesare che ci accusa di immobilismo industriale, non considera, ma come potrebbe se è uno storico, che la politica dei governi volle annullare lo sviluppo territoriale fondato su attività esigibili quale l'agricoltura, il turismo per privileggiare proprio il nord che privo di risorse si era inventato industrie che lo penalizzavano in Europa dovendo approviggionarsi all'estero della materia prima.
Le aziende di "ignoranti" contadini del sud che vivono in condizioni bestiali possono essere d'esempio nel mondo per l'organizzazione e la resa sui mercati. Credo che staremmo meglio se non fossero mai nati individui come questo giornalista, astioso e bugiardo.
Stativi buoni.

Roy

venerdì 26 novembre 2010

Berlusconi deve restare

IL problema non è Silvio, ma coloro che gli lasciano mano libera; è come un bambino che vuole raggiungere le sue aspettative che solitamente non combaciano con le nostre, quelle serie di chi si deve confrontare quotidianamente con la vita, quella dura che non ti lascia margine d'errore, altro che le cazzate di chi non soffre i problemi e che come si dice "spulletrea", nel senso che fa il galletto che si crea le ragioni dell'esistenza perchè ha tutto e si annoia. Ora dobbiamo assistere all'avvento di un'altra realtà iper: Luca di Montezemolo, altro rampollo illuminato che si sente capace, pure lui, di risolvere la crisi italiana, figlio dell'altra Italia, quella del godimento a iosa. Anche questo signore che non sa manco quanto costa un litro di latte, saprà farsi carico di disagi che non conosce.
Allora spartiamocela questa nazioncella tanto chi oserebbe opporsi alla forza del denaro, non c'è speranza che un umano vada al governo capace di sentire l'ansia del domani, l'angoscia del presente, e forse se pure accadesse quanto durerebbe? Dopo un pò " puro 'o police ce vene a toss.." ed il nuovo capo del governo imparerebbe e se non lo facesse resterebbe poco a cavallo. Credo, quindi, che se il governo restasse sotto controllo di qualche oppositore a Palazzo Chigi, come insegna la storia stessa di questa sede austriaca, ritornerebbe una forma di irredentismo storico atto a riportare l'Italia agli italiani, quelli veri. Un rispasto con la nomina di ministri veri e non pupazzi ridicoli che ogni tanto come fa la Gelmini si immedesimino in un ruolo che non è il loro e tentino perfino di firmare un futuro che non gli appartiene. Hanno scoperto che Fini e Casini si sono accordati per prendere in mano Governo e Quirinale; embè? Tutti fanno conti e conticini, mica è osceno se qui, quo e qua abbiano le legittime aspirazioni, l'importante è che non succeda.
Stativi buoni.

Roy

mercoledì 24 novembre 2010

il nord solidale.

Chiunque pensi che da solo riuscirà a gestire meglio il quotidiano non è di questo mondo: è di oggi la dichiarazione di Luca di Montezemolo che volendo entrare in politica ritiene che bisogna fare squadra, da soli non si raggiungono grandi obiettivi. Il Veneto, la Lombardia, il Piemonte, la Liguria, il Molise ritengono di fregarsene delle sofferenze altrui, anche il cattolicissimo Formigoni, abituato agli imbrogli elettorali per raggiungere i suoi fini, non ha pietà, la carità che legge nel Vangelo domenicale gli scivola addosso. Tutti siamo Cristiani e Cattolici, anche i preti pedofili, tutti amiamo la famiglia e riteniamo che sia fondamentale per la crescita e l'unione di uno stato salvo poi circondarci di amanti e tradire bellamente il sacramento matrimoniale. Insomma siamo un popolo di mendaci assertori dell'ovvio che messo alla prova dà il peggio. Quest'Italia che festeggerà i suoi 150 anni di unione è pervasa da una striscia di odio razziale legata alla roba ed al benessere ad ogni costo, crepi chiunque purchè gli affari vadano sempre meglio, non mi interessa se muore il figlio di un altro purchè non sia il mio: ma veramente pensiamo di essere al riparo da ogni bruttura? l'esperienza ultima del Veneto avrebbe dovuto far riflettere, ma niente, i rubicondi contadinotti " non ne fanno stima" come si dice da noi.
Bene, il sud ce la farà perchè l'Italia è il sud, e questi signorotti con le scocche rosse saranno ancora i nostri vassalli.
Omaggio a Formigoni e Zaia, esempio di se stessi.
Stativi buoni.

Roy

L'euro, un mostro

Quando Prodi gioiva della sua capacità di farci entrare nell'euro tutti sapevano che fine avremmo fatto, ma nessuno ci ha salvato. Già questo ci dovrebbe far capire da che razza di uomini politici siamo rappresentati, di destra o sinistra sono degli inetti: qualunque nome facciamo da Bersani a Bossi, da Casini a Fini, non possiamo rilassarci un attimo, questi fanno vergogna.
Tutti al governo, tutti distruttori di questa povera Italia e noi con essa, da quando è stato utilizzata questa moneta iniqua siamo stati penalizzati del 50% per gli stipendi e chiunque avesse già un reddito misero oggi si trova nella più bieca povertà.
Berlusconi interviene a Ballarò per difendere le sue scelte, con veemenza ed arroganza, offeso per le bugie, secondo lui: ma quando mai ha preso posizione contro i problemi seri dei poveri cittadini? Non ha mai sofferto la gravità dell'offesa prodiana, cambiare un euro con quasi lire 2.000, ridurre alla disperazione i cittadini senza intervenire preventivamente su quanto sarebbe accaduto. Già nella conversione immediata si sapeva che tutti avrebbero arrotondato, poi l'arrrotondamento sarebbe diventato aumento ed infine raddoppio d'equivalenza: la Fiat Panda che nel 1999 costava lire 9.000.000, nel 2001 € 9.000,00. Nessuno dei nostri governanti, Berlusconi in testa ha pensato che cambiando semplicemente gli stipendi senza adeguarli e permettendo ai commercianti ed allo stato di trasformare ogni biglietto da lire 1.000 in un euro, saremmo sprofondati nel dramma. Sono sorti i "compro oro", le finanziarie, i vecchi banchi di pegno di epoche tristi del passato. L'usura è decollata e mentre i poveri aumentavano a dismisura, i ricchi diventavano sempre più ricchi. Tutto questo ha fatto comodo a Berlusconi che ha lucrato con le sue aziende come non mai, i suoi utili sono raddoppiati, le accise salivano, le assicurazioni e le banche festeggiavano: ma fino a quando? Il limone spremuto non si può rispremere, i nodi sono venuti al pettine, il debito pubblico è salito alle stelle ed il PIL è sceso, in Europa i segni evidenti di Grecia, Portogallo, Irlanda e piano piano verrà il turno di tutti. Credo ci voglia un calmiere governativo per tutto con minimo e massimo e mantenerlo fino ad una ripresa vera in cui la pizza tornerà ad essere il cibo dei poveri di una volta.
Stativi buoni.

Roy

lunedì 22 novembre 2010

La voglia matta di Casini

Il bluff ante elezioni scorse di voler correre da solo fu visto ed il buon Pierferdinando si trovò spiazzato, fuori dal governo, alla luce dei fatti odierni con grandissimo disappunto. Le vicende ultime le conosciamo, si sta inventando di tutto pur di sedersi con Berlusconi, e sì che tutto quanto inventa ogni giorno con denominazioni ad effetto pare non colga, anzi si sta giocando quella piccolissima credibilità donatagli dal Vaticano: oggi siamo al governo d'armistizio...! Ma è scoppiata la guerra? Siamo nel ridicolo, qui ormai si spara di tutto, ed anche una giornalista come Lucia Annunziata si presta all'infantilismo di questo pseudo politico e chiede a Maroni un pensiero poetico sull'armistizio. Il Ministro sogghignando risponde divertito ad una domanda non domanda, ma seriamente afferma che da che mondo è mondo governa chi vince le elezioni e non il contrario. Mi pare giusto, ma dovendosi confrontare umanoidi si fanno proposte da ritardato e, chissà, vuoi vedere che qualcuno abbocca? Io penso che basterebbe sedersi ed aspettare, Silvio è entrato tanto nel pallone che ormai fa tutto da solo, si castra, si violenta, si autodistrugge. E' la parabola della discesa irrefrenabile che renderà tutto compiuto e finalmente non sentiremo più parlare di quest'ometto ridicolmente aggrappato alla patta dei pantaloni.
Stativi buoni.

Roy

venerdì 19 novembre 2010

sarà difficile scegliere un governo

La lega si pubblicizza degnamente in tv, pagano tutte le tasse nel paese, vogliamo affrancarci da queste sanguisughe dell'Africa del nord: Castelli chiede, ma stabilisce che il sud deve risolversi i problemi da solo.
Gli abitanti del nord non chiedono ma pretendono, in maggior ragione per il fatto che si è dato un aiuto perfino ai meridionali, loro mantengono l'Italia, noi siamo dei mangiapane a tradimento.
Poi dobbiamo assistere alla saga Saviano che controlla come due scolaretti Fini e Bersani che da bravi leggono, badando a non fare errori, il dettato. Bocciati.
Formigoni da onesto ciellino, in pieno spirito caritatatevole, asssurge con la declamazione dell'indisponibilità lombarda ad aiutare Napoli e chiarisce che Vendola deve vergognarsi nell'associare la 'ndrangheta e la mafia al nord, territorio di brave persone che nulla hanno a che fare con la malavita: loro sono solo gli evasori per antonomasia, quelli che non pagano gli stipendi ed i contributi come il Bologna calcio, quelli che uccidono mamme, padri, figli, cani, gatti e chi più ne ha...Il Ministro Raffaele Fitto per il rapporto fra le regioni si è permesso di chiedere collaborazione alle altre amministrazioni territoriali, ricevendo sprezzanti dinieghi;
ecco finalmente chiara ed inequivocabile la vera faccia dei contadinotti settentrionali, legati alla roba descritta da Giovanni Verga, vogliono fucilare sul posto gli sciacalli, vorrebbero uccidere chiunque tocchi i loro interessi e vadano a quel paese i poveri ed i negri, muoiano tutti ma dateci i soldi. Ma che bell'Italia ci ritroviamo, questo è il federalismo, la secessione, l'allontanamento forzato dei meno fortunati, l'aberrazione dei rapporti umani e solidali.
Voglio il federalismo, ma ricordiamoci di queste manifestazioni quando fra qualche anno i paesanotti verranno a chiederci il lavoro come hanno sempre fatto nei tempi che furono.
Stativi buoni

Roy

giovedì 18 novembre 2010

avevo un amico spacciatore

E' un ricordo di quando ero giovanissimo, il periodo in cui eravamo tutti amici ed in un paesotto com'è la mia città non si poteva fare certo gli schizzinosi, eravamo pochi e quindi ti prendevi quello che passava la parrocchia. C'era uno di noi che era sempre informatissimo sui prezzi della droga, delle differenze fra di esse, dove si poteva procurarla e così via;
quando gli chiedevamo come potesse conoscere tanti particolari ci faceva fare la figura dei retrogradi; non chiedevamo più. Un giorno scoprimmo che era lui stesso uno spacciatore.
Vedendo Saviano in tv provo sempre un disagio, quell'aspetto sofferto, credo artatamente, fa parte del personaggio, l'abbigliamento dimesso fa sì che possiamo anche compatirlo perchè i soldi che gli piovono addosso e che chiede alla RAI non si avvertono: lui soffre e noi con lui...! Lui è un grande scrittore ed anche paraculo, ci ha trascinato con il suo Gomorra nello squallore più infimo e sì che bastava ogni tanto ricordare quanto di maestoso ci fosse a Napoli ed in Campania, ma niente, andava meglio così, le turpitudini si trovano a Milano, Verona ed in qualsiasi interland degradato del mondo: grazie a lui la realtà criminale napoletana annulla la fantasia.
Bravo, ogni detrattore ha attinto a piene mani, le pubblicità degli altri paesi europei sconsigliano il turismo campano, la spazzatura è solo la rappresentazione di ciò che siamo e guai ad aver pietà: se ci conosci ci eviti. Ecco quindi il buon Robertino che partecipando a trasmissioni fiume in Rai indottrina antimafia, polizia e carabinieri: ma come fa? Non lo so, forse è della CIA o del Mossad!
Stativi buoni.

Roy

mercoledì 17 novembre 2010

Napoli ed il Veneto

Il colera napoletano si sta sviluppando proditoriamente ma sembra

che nessuno voglia preoccuparsene più di tanto, ormai siamo abituati ai disagi di questa città contraddittoria, genio e sregolatezza, osannata e vituperata e forse per questo passibile di unanime condanna.

Che importa se soffre e nostri fratelli, figli come noi, senza colpa debbano subire questa continua maledizione;

quella delle istituzioni che atavicamente approfittano di questa gente, quella dell’altra parte del paese che forse per manifesta inferiorità cerca il riscatto aggredendo e disprezzando per quanto si sono prodotto con le proprie mani.

Non è così, il popolo napoletano ha qualità e potenzialità al di sopra dell’umano, tante volte ha dimostrato quanto vale nella sofferenza e nella capacità di strabiliare per le sue intelligenze che hanno fatto storia nel mondo. Oggi il Veneto soffre, non si aspettava che potesse accadergli quanto succede a popoli meno organizzati, meno ligi, meno preparati, meno ricchi: purtroppo non è così, la malavita organizzata, quella stessa che fa parte di altre realtà, fa affari con le amministrazioni,controlla i suoi politici, sversa tranquillamente materiali radioattivi ed inquinanti, approfitta e fa profitto.

Oggi chiede aiuto, si raccolgono offerte, ma chissà se darebbe la disponibilità delle sue discariche a Napoli, se proporrebbe il suo contributo italiano, se libero dai legacci stupidi e ciechi di cosiddette logiche padane, solidalizzerebbe con i fratelli dell’unità d’Italia: vedrebbe finalmente la verità dettata dalla carità, da quella misericordia descritta nel vangelo che dona serenità e pace.

Questa è forse la colpa che imputo maggiormente a questo governo di superuomini toccati dal Signore, la sacramentazione del denaro che può tutto e che spinge tutto, grazie al quale un uomo fisicamente ridicolo, anziano ed impotente, possa pubblicamente vantarsi delle sue arguzie sessuali. L’abominio della razio comportamentale introdotta in questo paese sull’orlo del disastro economico, ci trasporterà alla distruzione morale, causa dell’annullamento dei valori familiari, fondamento del futuro di uno stato.

Come si è sempre detto i soldi non fanno la felicità ed è vero ma se utilizzati giustamente possono aiutarci ad ottenerla.

Stativi buoni.

Roy

lunedì 15 novembre 2010

L'Italia dell'Harakiri

Ieri abbiamo assistito all'ultimo atto di un campionato mondiale di F1 condotto splendidamente da un pilota con le palle come Fernando Alonso, vanificato dalla visione scellerata di una dirigenza che dovrebbe starsene a casa a fare la calzetta. Neanche per un minuto hanno pensato che bisogna guardare la luna e non il dito che la indica: mentre pensavano stupidamente a marcare anche al cesso Weber, perdevano di vista la matematica dimenticando che l'altro pilota, Vettel, stava vincendo la corsa..!Pieni di sè, hanno buttato alle ortiche un vantaggio che non poteva ammettere una sconfitta e per di più così cocente.
Berlusconi, vincitore delle scorse elezioni con un vantaggio stupefacente, distrugge tutto per una politica insulsa. Chiama politicanti di mestiere gli avversari confermando la sua insipienza: voleva diventare il padrone d'Italia, quasi riuscendoci, senza saper rinunciare agli stravizi ed all'arroganza di potere, perdendo in un sol colpo tutto quanto guadagnato.I professionisti della politica, quando si saranno sbarazzati dell'inconsistente Bersani, vero alleato del primo ministro, non riesco proprio a scrivere con la maiuscola, schiacceranno questo milanese da bere riducendolo in frattaglie così minuscole che non sentiremo più parlare di lui. I sondaggi lo danno vincente, hanno ancora la maggioranza...chiacchere, Berlusconi è finito, se non lo fosse continuerebbe a governare, mentre è con le spalle al muro e si è consumato tutti i bonus.
E' evidente che in questo paese di grandi uomini, noi ragioniamo con i più piccoli scambiandoli per quelli di prima, togliamoci dalle scatole questi signori inetti e ricominciamo.
Stativi buoni.

Roy

venerdì 12 novembre 2010

l'unità d'Italia compie 150 anni

Io mi sento italiano, ma veramente, non so chi lo avverta così profondamente, perchè vedo un'acredine furiosa nelle discussioni, nei dibattiti, in qualsiasi occasione di confronto.
Tutti contro tutti nelle situazioni topiche quando dovremmo essere uniti: un pò come fanno gli americani, mi vedrei impegnato a fare mio il problema altrui e quindi accantonare le antipatie o i preconcetti. La natura e la nostra inconsistenza ci stanno provando da tempo, i problemi sono tanti e quel popolo di bistrattati che risponde al nome, spesso offensivo, di extracomunitari o clandestini, si impegna per noi prima nei lavori umili che nessuno, anche il più povero vuole fare, e poi nel dare una mano per riaggiustare il distrutto: mi riferisco alle frane ed agli alluvioni che stanno provocando morte e distruzione. Ed allora, perchè nessuno vuole risolvere il problema spazzatura napoletano, che non è una colpa campana ma un'esigenza generata da contingenze incomprensibili? L'unione di un paese è la sua disponibilità ad accollarsi come si fa in famiglia, il problema di qualche sua parte: perchè capiamo che a chiunque può capitare un'evenienza veneta, un terremoto, un dramma ma poi non vogliamo che Napoli scarichi la spazzatura al di fuori dei suoi confini? La spazzatura è la peste che descrisse il Manzoni se non viene controllata, ma se un paese libero e forte dimostrasse la propria grandezza, basterebbe spalmare anche un camion per comune d'Italia e non buttare i soldi e la dignità in Svezia o in Germania. Si darebbe così il tempo e la possibilità di organizzare lo smaltimento in loco con quel che si decide, termovalorizzatori, thor od altro, ma senza ansie e guerre sociali.
Pensiamoci e facciamo autocritica, il 150° anniversario sta per arrivare.
Vulimmoce bene.

Roy

mercoledì 10 novembre 2010

vorrei avere la bontà di un cane.

E' di oggi la notizia di una mamma malata di diabete che è morta nel proprio bagno ed è stata vegliata dal bimbo.
La pulizia dell'anima di un bambino gli rende difficile pensare alle brutture della vita: la mamma stava dormendo e lui è rimasto lì con lei. Quest'ometto pulito aveva piacere a godere dei suoi giochi accanto alla sua mamma, perchè non restasse sola in quella strana posizione in terra, forse avrebbe avuto bisogno di lui, e lui era lì. Lo sguardo di uno dei tanti randagi che incontro in strada mi apre il cuore, proprio come quello di un bimbo che attende le decisioni della propria mamma o dell'adulto di turno: il padrone lo picchia e lui gli lecca la mano, qualunque sia la cattiveria che gli facciamo subire la perdona immediatamente ed anzi è pronto ai sacrifici più incredibili per chi lo fa soffrire, ma nulla è più importante per lui della speranza di una carezza, di uno sguardo.
Non dimentichiamo quanti animali abbandonati dalla cattiveria del padrone donano il proprio amore a chiunque lo richieda, quante veglie accanto al cadavere del padrone o quanti giorni all'addiaccio sempre allo stesso posto perchè il suo carnefice lo ha abbandonato. In abbruzzo nel dopo terremoto per giorni e giorni abbiamo visto in tv un cane fermo in attesa accanto ad una chiesa danneggiata, quante volte abbiamo saputo di cani che portati a diversi chilometri di distanza anche dopo mesi di viaggio hanno ritrovato la casa dove avevano riposto il proprio amore, dove come dei bimbi innocenti ed ingenui speravano di ritrovare affetto. La misura degli uomini si ha dalla capacità di essere caritatevoli, solo attraverso la dedizione agli altri siano essi umani o animali o vegetali si percepisce la grandezza: solo l'amore, quello che non chiede per sè ci rende veramente unici.
Vi voglio bene.

Roy

lunedì 8 novembre 2010

la novità: Fini...

Ieri abbiamo ascoltato l'ultima scempiaggine: Fini si erge come il famoso gallo sullo iazzo a salvatore della patria sciorinando cazzate galattiche a difesa di una scelta che altro non è se non la ricerca di nuovi spazi per i propri tornaconto. A questo punto sono seriamente in imbarazzo, l'Italia crolla, le intemperie la fanno da padrone, la cultura viene messa all'angolo, i ladri imperversano, il cognato si intesta una casa di proprietà AN, la gente povera sta sempre peggio e lui..? Lui si propone nuovo primo ministro e chiede al socio Berlusconi di dimettersi.
Ma come, non aveva promesso in tv le sue dimissioni quando si fosse scoperto che il suo degno cognato è il proprietario dell'appartamento a Montecarlo?
Quindi ora dobbiamo, da bravi bambini, associarci alle decisioni di questi signori che ci trattano come ritardati, Bersani continua nella sua inconsistenza, Ventola non si capisce che vuole, Di pietro alla stregua di Bossi sta a guardare perchè comunque vadano le cose diranno " l'avevo detto", Casini è l'ambiguità fatta uomo, un colpo qui uno là e vedrete che cadrà ancora in piedi con quella sua miseranda percentuale che gli consente di perpetrare i propri interessi. Chi altri....ah dimenticavo l'uomo che lavora tanto e quindi dobbiamo concedergli qualche evasione, qualunque sia, perchè lui lavora...
Presidente, ridicolmente dimentica che altri esseri umani, certamente più di lei vorrebbero lavorare senza averne possibilità, lo farebbero senza infingimenti ed una volta a casa starebbero con la propria famiglia e la propria anima.
Stativi buoni.

Roy

domenica 7 novembre 2010

le assicurazioni

Compagnie, alcune importanti, stanno disdettando contratti atavici con clienti che non solo non hanno prodotto sinistri ma che in tempi di vacche magre hanno contribuito a sostenere le imprese stesse.
Questo bel paese, pieno di poesie come Marchionne a capo della Fabbrica Italiana Automobili Torino, grande e capace di retribuirlo come fosse un emiro, deve la propria fortuna ad uno stato prigioniero dei vecchi sindacati che lo ricattavano continuamente, e pertanto elargiva miliardi a pioggia perchè questa azienda non creasse ulteriori problemi al sociale.
Gli Agnelli ci hanno marciato da sempre, non ci hanno mai rimesso un forchettina d'argento per pagare gli stipendi di chi lavorava per la loro "grandezza", mettevano immediatamente tutti in cassa integrazione e ci pensavamo noi a pagare le loro perdite. Non hanno mai avuto a cuore il benessere di qualcuno ma solo ed esclusivamente il proprio: hanno utilizzato le rottamazioni chieste a gran voce per poi aborrirle quando il super manager, sbagliando, ha ritenuto di non averne più bisogno, come per dire noi non abbiamo bisogno di voi, semmai è il contrario. La casta delle assicurazioni ebbe la capacità di rendere obbligatoria l'RCA automobilistica ma solo per l'automobilista alla mercè delle Compagnie che fanno e disfano a proprio piacimento, aumentano i premi, evitano la clientela scomoda, pongono condizioni capestro. Ma come funziona? La legge è uguale solo per gli indifesi? L'utente deve assicurarsi per forza, ma l'impresa può rifiutarsi o imporre ricattatoriamente prezzi inammissibili. E' la vecchia storia di questa nazione abituata a spremere il cittadino figlio di un dio minore, è il drago che ci azzanna e ci arrostisce, un vampiro che succhia e uccide.
Noi subiamo ma se ci rompiamo credo sia giusto ricordarsi di Terzigno.
Stativi buoni.

Roy

venerdì 5 novembre 2010

Il Veneto e Berlusconi

In quest'ultimo fine settimana è accaduto l'apocalisse, il maltempo ha colpito il fortissimo nord, il nord federale che tutto risolve da sé e che, in ginocchio, chiede aiuto come noi poveri meridionali;
certo loro si sono affrettati a chiarire che hanno fatto per bene ogni cosa mentre il governo, lo stesso del governatore Zaia, fino ad ieri ministro, non ha reagito puntualmente. Questi signori più di altri politici e politicanti che si avvicendano nei vari governi, hanno "na facc'ecuorno" come non mai: pensate che Berlusconi ancora caldo del caso Ruby, si è affrettato ad approvare una legge sulla prostituzione...sic! e Zaia che ha schifato fino ad ieri gli extracomunitari, gli stessi che stanno aiutando i nordici sconfitti, e i meridionali sempre pronti alla questua, quest'uomo di governo, si lamenta di se stesso facendo finta di nulla. Ognuno sconfessa quanto ha asserito due minuti prima, e se mi è permesso, vorrei dire che questi ladroni non sanno manco rubare. Li hanno scoperti tutti, si sono creati i problemi da soli ed ancora filosofeggiano.
Il governo nato sotto auspici inimmaginabili, dopo una legge elettorale nefanda da stato dittatoriale, con una maggioranza alla camera mai esistita nella storia repubblicana, è riuscito a scalzare sé stesso da una situazione di potere a prova di bomba: lo stato di grazia era così evidente che si era perso il gusto del rischio e quindi si è voluto creare il nemico dal nulla e distruggere quanto costruito. Ma che bravi, visto che Fini privo d'importanza e visibilità si agitava perchè spogliato del diritto di contare, lo estromettono cruentemente dal PDL creando il martire alla riscossa. Da qui in avanti gli errori sempre più marchiani di Berlusconi che aggiunge acqua bollente all' acqua calda.
Piccolo consiglio: Silviù fai l'ometto, rinnega te stesso se vuoi governare, ma se vai alle urne dopo quanto hai combinato fino ad ora, non sarai mai più nessuno.
Se mi sbaglio lo vedremo.
Stativi buoni.

Roy